I paradisi francesi d'Oltremare
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I paradisi francesi d’Oltremare

Il paradiso? Lo trovate nei territori francesi d’Oltremare, dodici fra isole e territori nei luoghi più belli del mondo. Sei destinazioni per sognare: l’isola della Réunion, le isole di Tahiti, Nuova Caledonia, le isole di Guadalupa, Martinica e Saint Martin.

Sono riserve della biodiversità a livello mondiale, dove è ricchissima la vita vegetale e animale, spesso con specie endemiche. Questa diversità naturale è estremamente favorita dalla conformazione naturale dei territori: isole, atolli, barriere coralline che hanno contribuito e contribuiscono a preservare la natura.

Ecco passo per passo i coup de coeur di queste splendide isole:

Rèunion, l’isola “speziata”, intensa e vivace, caratterizzata da 30 km di spiagge chiare, dagli atolli di Saint-Gilles, Saint-Leu e Saint-Pierre, dalle foreste lussureggianti con i tre luoghi naturali: Mafate, Salazie e Cilaos e dai Pitons, affascinanti montagne con circhi e scarpate, dal 2010 Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Paradiso del divertimento con più di 70 attività: passeggiate a cavallo, in mountainbike o in 4×4, randonnées su 1000 km di sentieri segnalati, parapendio, elicottero o ULM, surf e pesca sportiva. Senza dimenticare la cucina creola dai sapori speziati.

Tahiti, 118 isole e atolli suddivisi in cinque arcipelaghi. isole della Società, Tuamotu, Marchesi, Australi e Gambier, con spiagge da sogno: di finissima sabbia bianca, rosa di origine corallina e nera vulcanica. Le isole della Polinesia Francese costituiscono il territorio marino più grande del pianeta e sono la destinazione romantica per eccellenza: infatti dal 2009 gli stranieri possono celebrare il loro matrimonio e sposarsi legalmente. La leggendaria ospitalità della popolazione locale si può vedere già all’arrivo all’aeroporto, con i canti accompagnati dalla chitarra e dall’ukulele e dal dono di un tiaré, il fiore simbolo delle isole. E tra le sorprese che riservano queste isole anche la produzione di vino. Tre i vitigni: Carignan, Moscato d’Amburgo e Italia, da cui nascono vini rosé, bianchi e spumanti. Il vigneto di 11 ettari sorge a Rangiroa, in un piccolo motu (isolotto) a un’ora di barca dal villaggio di Avatoru, in mezzo alle palme e in riva al mare e si vendemmia due volte l’anno.

Nuova Caledonia, una perla nel cuore dell’Oceano Pacifico, con la più grande laguna del mondo, aggiunta nel 2008 nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco. E la seconda barriera corallina più estesa al mondo dopo quella australiana. Tra le curiosità: il cuore di Voh, un cuore disegnato in modo del tutto naturale dalle mangrovie e visibile dall’alto a bordo di un ultraleggero. L’isola dei Pini (Nokan Hui) dove sembra di camminare sull’acqua. Si possono effettuare visite in uno dei villaggi dove abitano i Kanak edentrare in contatto con i loro affascinanti usi e costumi. Da luglio a settembre invece il sud della laguna diventa il luogo prediletto delle balene che si possono ammirare con uscite in giornata oppure mini crociere.

Le isole di Guadalupa. L’isola dalla forma di una farfalla è divisa tra Basse-Terre e Grand-Terre, la prima, al contrario del nome, è caratterizzata da montagne verdi a picco sul mare, tra cui il vulcano della Soufrière immerso in un grande parco nazionale di 17.000 ettari (il 7° di Francia), oltre a bellissime spiagge e al Grand Cul-de-Sac Marin, Riserva Mondiale della Biosfera del comandanate Cousteau, Patrimonio dell’Unesco; la Grand-Terre invece è una pianura di origine calcarea, con piantagioni di canna da zucchero e spiagge di sabbia bianchissima, dove ha sede anche la capitale coloniale Pointe-à-Pitre. Da visitare anche le isole minori: Les Saintes, 9 isolette, di cui solo due quelle abitate, la spiaggia del Pain de Sucre lambita dalle acque turchesi con le saintoises, le barche  di origine bretone e normanna usate dagli abtianti per andare a pesca: la Désirade prima Riserva Naturale Geologica di Francia e d’Oltremare, in cui si trovano le rocce più antiche delle Antille e scenari da fine del mondo come Pointe du Grande Abaque. Da non perdere la Riserva Naturale di Petite-Terre abitata da una sorprendente colonia di iguane; Marie-Galante famosa per la produzione di canna da zucchero e rum (qui si possono degustare i migliori rum del mondo), per le spiagge incontaminate e per osssevare le tartarughe marine che depongono le uova.

Martinica. Il fiore dei Caraibi, l’isola fa parte delle Piccole Antille o “Iles au Vent”, e si caratterizza per la diversità e la bellezza dei suoi paesaggi: il nord si divide in foresta tropicale e spiagge di sabbia nera, invece il sud offre spiagge di sabbia dorata e una successione di baie tranquille e punteggiate da isolotti per la felicità degli appassionati di sport nautici. L’isola è divisa tra l’Oceano Atlantico e il mar dei Caraibi. Tra i must da fare: sicuramente il bagno nella baia du François che ospita “la Baignoire de Joséphine” (la vasca da bagno di Joséphine, prima moglie di Napoleone), un vero banco di sabbia nel mare; una passeggiata nell’Anse Dufour e nell’Anse Noire, una accanto all’altra, si distinguono perché una è di sabbia bianca, mentre l’altra nera è di sabbia nera. In Martinica si può sperimentare anche sport estremi come il canyoning, oppure il kajak, la canoa, oppure per chi ama camminare il trekking, attraverso 400 km di sentieri di randonnée. Infine ci si può fermare nei paesini, dove nei “pitts” , piccole arene si svolgono i combattimenti tra galli o manguste. Di sera ci si lascia invece trasportare da una béguine, una mazurca magari accompagnato da un colombo de cabri (piatto a base di carne molto speziata), granchi ripieni, accras (frittelle) e da tutte le altre delizie della cucina creola.

Saint Martin. E’ l’isola friendly, chiamata anche l’isola dei pittori per i suoi colori, che spaziano dal verde, al blu, al turchese e all’oro, che sono sempre stati fonte d’ispirazione inesauribile per i più grandi pittori. che espongono nelle numerose galleria dell’isola. Meta della navigazione da diporto e di crociera l’isola offre numerose attrattive: 37 spiagge, dalle oceaniche, tra cui la famosa Orient Bay di sabbia dorata, a quelle selvagge e solitarie di Basses Terres, ovvero Baie Rouge, Baie aux Prunes, Baie Longue, Muller Bay; Grand Case, villaggio di pescatori diventato la capitale gastronomica delle Antille, che si anima tutti i martedì da gennaio ad aprile con il più grande mercato artigianale dell’isola e poi la fattoria delle farfalle e l’isolotto di Pinel, riserva naturale ad accesso limitato, con un sentiero di eco-snorkeling per scoprire la fauna e la flora marina.

E voi, quale di questi paradisi volete visitare?

Info: www.france.fr

 

 

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