Panthère de Cartier
Diario di una It-girl

Panthère de Cartier

E’ tornato!

Il Panthère de Cartier fa la sua rentrée alla grande.

Originale, unico e felino: questi gli aggettivi che meglio lo caratterizzano.

Icona nata negli anni ’80, un gioiello prima che un orologio, questa sua ambivalenza lo rende ancora moderno ed attuale.

Io mi sono subito innamorata di lui negli anni ’90 e finalmente nel 1996 è finito al mio polso il modello in acciaio con due rang d’oro.

Essenziale, autentico e sofisticato, questo esemplare riunisce in sé tutti i codici della Maison: un bracciale che avvolge il polso con le sinuose e morbide maglie in oro, viti sul quadrante per suggellare uno stile, angoli smussati per addolcire le linee di una forma quadrata, la celebre corona ottagonale ornata di uno zaffiro e i numeri romani. Così prende vita l’orologio più felino del repertorio Cartier.

Nulla è cambiato nelle linee, nel design, nel bracciale. L’orologio Panthère si contraddistingue per la rara capacità di oltrepassare il tempo, restando attuale più che mai e perfettamente in linea con il dinamismo di oggi.

Come tutti i grandi classici, la forza di questa creazione risiede nella capacità di firmare uno stile estremamente femminile, diventando l’alter ego, la proiezione della donna Panthère, dalla personalità libera, la cui eleganza flirta con il mistero.

E un Cartier, come un diamante, è per sempre.

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