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A Bagnolo Mella (Bs) noKids e a Torino un caffè per gatti

Mentre in un noto locale di Bagnolo Mella (Bs) non accettano i bambini dopo le 21 e la polemica imperversa ancora sul web e sulla carta stampata, a Torino in via Amendola 6d apre il primo caffè per gatti.

Sì avete letto bene. Nella città dei salotti, domani, verrà inaugurato il MiaGola cafè, dove ad accogliere i clienti saranno proprio i gatti. Anche Torino così si adegua al trend, dopo città come Osaka, in Giappone, da dove ha avuto origine l’idea con il nome di Neko Cafè (neko significa gatto in giapponese). Il primo cat cafè europeo ha aperto a Vienna. Nel 2013 sono sorti locali simili a Monaco, Berlino, Madrid, San Pietroburgo, Budapest e Parigi e presto arriverà anche a Londra. L’idea italiana l’ha avuta Andrea Levine, volontaria in diversi gattili, molto affezionata ai piccoli amici a quattro zampe e proprietaria di due gatti Muffin e Cupacke. Sarà un locale con il personale tutto femminile, perché come spiega Andrea: “I gatti sono molto amati dalle donne. Voglio che sia sì un posto tecnologico, con il wi-fi per restare connessi con il mondo, ma anche un locale dove la gente possa incontrarsi e dialogare. Da sempre i gatti come i cani fanno incontrare le persone, i proprietari si scambiano idee e pareri sui loro animali”. A dare il benvenuto sei gatti da accarezzare e che faranno le fusa mentre i clienti sorseggeranno un tè, un caffè o un cappuccino, accompagnato da prelibatezze locali. A disposizione anche schermi che trasmetteranno video di canili e gattili del torinese, grazie alla collaborazione con lazampa.it. Il MiaGola Cafè è rivolto oltre che agli appassionati di gatti, anche a chi ha perso il gatto e/o non è in grado di mantenerlo, a coloro che sono lontano da casa e che devono rinunciare alla compagnia del proprio animale domestico, alle famiglie che vorrebbero prenderne uno, ma prima vogliono capire cosa comporti, per i single che trovano un nuovo ambiente per interagire, ma soprattutto per chi è stressato e cerca una pausa rigenerante perché lo sappiamo tutti che la pet therapy è la miglior terapia del mondo.

Invece per quanto riguarda il locale vicino a Brescia, nota pasticceria-pizzeria-ristorante, dove i bambini sotto i 10 anni possono entrare solo fino alle ore 21 ed accompagnati da un adulto, il proprietario ha dichiarato: “È una regola che abbiamo adottato 7 anni fa, e i nostri clienti sono felici, quelli a cui non piace possono andare da un’altra parte” replicano così da Sirani a Bagnolo Mella (Bs). Questa tendenza nokids nata oltreoceano è arrivata in Italia tre o quattro anni fa. A Bagnolo Mella (Bs) avevano anticipato i tempi applicando nel 2007 un cartello di divieto che invitava gli adulti ad essere responsabili e i bambini educati fino alle 21, perché dopo quest’ora sono ammessi solo gli adulti. Una scelta sicuramente provocatoria, che ha suscitato nell’ultima settimana un sacco di critiche negative, soprattutto su Tripadvisor, dove una cliente ha scritto “Ma se non volevano bambini dovevano aprire una gioielleria, non una pasticceria “

Perché scandalizzarsi? Si può dar torto a coloro che vogliono cenare tranquilli? Nessuno lo dice, ma tutti lo pensano.
I bambini, lo sappiamo tutti, al ristorante “rompono”, non stanno seduti, scorrazzano a destra e a sinistra, urlano, piangono e chi più ne ha più ne metta. Certo ci sono anche quelli che rimangono seduti per tutto il pasto, ma si contano sulle dita di una mano. La colpa però non è dei piccoli, ma dei genitori che non gli hanno dato un’educazione ed imperterriti non gli dicono nulla, facendosi forti sul fatto che pagano e quindi tutto gli è concesso. Se esistono resort, hotel, ristoranti e pizzerie per famiglie con bambini, perché non devono esistere anche locali noKids per coloro che vogliono godersi in santa pace una cena o una vacanza?

Ma oltre a tutte queste motivazioni, la scelta del locale del bresciano è dettata dal buonsenso, in quanto, come affermato da diversi nutrizionisti, far mangiare i piccoli dopo una certa ora e mandarli a letto tardi non gli fa sicuramente bene.

Insomma noKids e viva i mici? No, basta avere solo un po’ di buonsenso, andato smarrito da molti, purtroppo, in questi ultimi tempi.

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