Una mostra per celebrare l’amore, un tema molto caro a Terni, città il cui patrono è proprio San Valentino, protettore degli innamorati. “AMARSI. L’Amore nell’Arte da Tiziano a Banksy”, organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, e allestita negli spazi di Palazzo Montani Leoni, raccoglie le iconografie più note e appassionanti dedicate al sentimento che ha maggiormente ispirato gli artisti nel corso dei secoli. Il tema dell’Amore, con la A maiuscola, si sviluppa da quello più puro, come quello di una madre per il proprio figlio, all’amore seducente, in cui per secoli Venere e Cupido hanno sedotto e condannato i cuori di uomini e donne, fino alle relazioni più problematiche e ambigue descritte dagli artisti del Novecento.
E’ anche l’occasione per presentare per la prima volta al pubblico l’ultima opera acquisita dalla Fondazione Carit, ovvero una delle versioni più raffinate del dipinto “Venere e Adone” (1554 circa) della bottega di Tiziano Vecellio. Il percorso ricco di storie ed emozioni, si apre con un omaggio a San Valentino, che compare nel dipinto attribuito a Giambattista Volpato raffigurante il Santo che battezza santa Lucilla seo Civico, Bassano del Grappa), copia della grande opera di Jacopo Bassano, nel quale il giovane sacerdote restituisce la vista alla ragazza, a seguito della sua conversione al Cristianesimo.
A Terni arrivano la Venere di Ocriticum (Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo, Chieti) e due splendide ceramiche in cui Eros volteggia corteggiando una figura femminile allo specchio (Fondazione Sicilia). In mostra sarà rappresentata anche la scuola umbra di Pinturicchio con la Madonna con bambino della Fondazione Perugia, che si confronta con il raffinato fronte di cassone nuziale istoriato in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia e con una delicata e intima Vergine con bambino di stampo raffaellesco. E i maggiori maestri del Cinquecento, come Dosso Dossi, con il dipinto Psiche abbandonata da Amore (Unicredit Banca), nato in una Ferrara godereccia e al contempo neoplatonica, e Tintoretto, dalla cui bottega veneziana emerge un’elegante rappresentazione di Venere con le tre Grazie (Museo Nazionale di Capodimonte, in deposito presso la Camera dei Deputati), inno all’Amore ispirato all’armonia della Natura, fino al fiammingo Frans Floris, che rappresenta una raro abbraccio tra Adamo ed Eva mentre si consuma il Peccato Originale (Gallerie degli Uffizi).
Si prosegue con Cupido, Venere e Marte, straordinario capolavoro di Guercino, in arrivo dalla Galleria Estense di Modena. E poi la tela di di Antonio Canova, in cui Venere e Cupido si scambiano teneri gesti d’affetto, come quelli tra una madre e un figlio (Museo Canova, Busseto). E il celebre Bacio di Francesco Hayez, con cui l’Amore diventa un sentimento intrecciato con le istanze patriottiche del Risorgimento, di cui a Terni sarò esposto il bozzetto ad acquerello, proveniente dalla Pinacoteca Ambrosiana. Nell’ultima parte della mostra, dedicata al XX e XXI secolo, vengono messi in discussione tutti i principi d’Amore raccontati in precedenza, con Ettore e Andromaca, l’abbraccio d’addio di due enigmatici manichini, di Giorgio De Chirico (Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea). La mostra si conclude con Banksy, con lo sguardo inerme di una bambina a cui il vento ha sottratto un palloncino a forma di cuore (Balloon Girl, Collezione d’arte Fondazione Carit), un’immagine controversa, che non lascia indifferenti, un invito ad trovare la forma più idonea a ciascuno di noi per amarsi.
“AMARSI. L’Amore nell’Arte da Tiziano a Banksy”
Fondazione Carit – Cassa di Risparmio di Terni e Narni
Palazzo Montani Leoni
Cordo Tacito 49
Terni
Fino al 7 aprile 2024
Photo cover Banksy, Girl with Balloon
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