Metti una sera a Milano, metti che sono invitata a pizza & champagne a Al V Piano Attico Gourmet, metti che mi accompagna monamour che non ama guidare a Milano, metti che partiamo in anticipo pensando di trovare traffico sulla paullese e che invece in un’oretta arriviamo, troviamo un parcheggio blu nella stessa via e con almeno tre quarti d’ora d’anticipo decidiamo di sederci nella hall del Grand Hotel Palace Visconti.
Notiamo delle persone ferme davanti all’entrata dell’hotel, anche una macchina della Polizia, lì per lì non ci facciamo caso e non ci chiediamo nemmeno il perché. Ci sediamo nella lussuosa hall dell’hotel, tra una sbirciatina agli specchi in cui mi compiaccio del look black & white che ho scelto per la serata, e lo sfoglio di alcune riviste per far passare il tempo, e per lo stesso motivo mi guardo attorno e vedo degli uomini con tute o giacche con stemma rosso-giallo eil disegno della lupa. Chiedo a monamour, perché io non so assolutamente niente di calcio, e finalmente realizziamo che si tratta della Roma! Mi accerto con il concierge ed infatti mi conferma che la squadra della Roma è ospite in albergo perché la sera dopo ci sarà la partita Inter vs Roma. Ora capiamo le persone che sostano fuori, la Polizia e tutto il resto… Io, ribadisco, non ci capisco niente di calcio, so giusto che nella Roma gioca Totti, che nella Juve giocava Del Piero e boh…
E’ arrivata l’ora di salire al ristorante e ci dimentichiamo della Roma e di Totti compreso. Verso le dieci, a metà giro pizza, dopo qualche bicchiere di champagne, mi viene un flash: ma se c’è la Roma c’è anche Totti!
Devo assolutamente intervistarlo! Ma non sullo sport, ma sull’enogastronomia, il mio campo! Chiederli se preferisce i tonnarelli o i bucatini nella cacio e pepe, qual è il suo piatto preferito, se gli piace cucinare oppure preferisce il ristorante…
Mi rivolgo alla ragazza mediorientale, in tailleur scuro, che funge da maitre di sala, e lei gentilmente si presta ad accompagnarmi giù nella hall. La seguo con iPhone e macchina fotografica (le armi del mestiere 😉 e intanto in ascensore, chiedo a Leyla (questo è il suo nome) la provenienza, mi risponde che è persiana. Mi piace questa risposta. persiana invece che iraniana, è molto più chic, più regale.
Chiedo di nuovo al concierge che mi indica due ragazzi in abito intero della security, gli spiego brevemente ciò che desidero, ma loro mi rispondo “ci vuole un appuntamento” e “è già a letto”. Accidenti è vero, a parte l’appuntamento, su quello si poteva anche sorvolare (ho o non ho il potere di Isabella?!?), in effetti l’ora è tarda e i calciatori, prima della partita, mangiano alle 7 e alle 10 sono già a nanna.
Risalgo al quinto piano, un po’ sconsolata e anche un pochino scocciata perché non ci ho pensato prima. Sgrido anche monamour, perché doveva suggerimelo, ma lui poverino mi risponde che pensava che il calcio non m’interessasse e poi la giornalista sono io. E’ vero, se c’è una “colpa” è mia, se voglio fare la giornalista d’assalto devo cogliere le occasioni, l’attimo.
Mi sono persa Totti..potevo fare uno scoop…
E vabbè, sarà per la prossima volta, comunque la sera dopo la Roma ha vinto, mi piace pensare che magari un po’ di fortuna gliel’ho mandata io…
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