Tutto nasce da una mela. Una mela che cinquant’anni fa originò il lievito madre, che oggi Riccardo Antoniolo lavora amorevolmente per 70 ore per trasformarlo in un lievitato della Pasticceria Otto100 di Bassano del Grappa (Vi): il panettone.
Il panettone l’ho scoperto a Chef Emergente Nord Italia 2013, mi è subito piaciuto per la morbidezza e la fragranza, tant’è che ne ho comprato subito uno da far assaggiare a monamour che adora i panettoni (quelli buoni!).
Il panettone è fatto con i seguenti ingredienti: farina di frumento 00, burro da panna per affioramento, tuorli d’uovo, zucchero, sale, lievito madre derivato dalla mela, miele millefiori di montagna, vaniglia in bacca Bourbon Madagascar, arancia candita in Piemonte e uva passa.
In questo modo, oltre ad essere molto buono da mangiare, risulta anche altamente digeribile.
Come si assapora? Ad una temperatura di 20°-25°. E’ ottimo accompagnato da una crema di mascarpone o in alternativa di zabaione.
Bella anche la confezione. Il concetto scritto sulla scatola che lo contiene è: “ieri eravamo parte di un albero, oggi siamo un dolce di Natale, domani saremo al 100% riciclabile e biodegradabile. Infatti circa l’80% della fibra impiegata deriva da materiale di riciclo e solo il 20%, necessario per garantire lo standard prestazionale, è fibra vergine ricavata con criteri di sostenibilità ambientale. I collanti, tutti naturali, derivano da amido di mais o fecola.
Penso che a questo punto, il modo migliore per giudicarlo sia assaggiarlo. Quindi vi consiglio di acquistarlo.
La Pasticceria Otto100 non produce solo dolci, ma è anche ristorante e si possono mangiare delle ottime e particolari pizze.
Penso che presto andrò a visitarlo.
Buon Natale a tutti e…buon panettone!
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