10 ottimi motivi per visitare Eindhoven
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10 ottimi motivi per visitare Eindhoven

Non sarei mai stata ad Eindhoven se non avessi partecipato all’inaugurazione ufficiale del Brabante del Nord come Regione Gastronomica Europea 2018.

Quinta città per importanza dell’Olanda, è conosciuta come città della cultura progressista. Non per niente il logo di Eindhoven365, società di marketing che si occupa dello sviluppo della città, sono tre righe a zig zag bianche o rosse su sfondo nero, rappresentano: technology, design e knowledge, tecnologia, design e conoscenza. Eindhoven è stata una piacevole scoperta, non è solo la patria della Philips, ma è una città che riserva un sacco di sorprese e mi piacerebbe tornarci ancora, magari in una stagione più calda.

Intanto ho stilato una classifica dei 10 ottimi motivi, secondo me, per i quali merita di essere visitata.

1)  De Markt e Stratumseind

E’ il cuore di Eindhoven, un po’ come Piccadilly Circus lo è di Londra. De Markt, la piazza del mercato è antica quanto la città, è infatti menzionata nel 1232 quando il centro acquisì il titolo di città. E’ circondata da locali, soprattutto bar e ristoranti con dehors, molto frequentati dai turisti di passaggio. Ogni sabato del mese si svolge un mercatino delle pulci e alimentare. Gli edifici di rilievo sono il palazzo che attualmente ospita il Kentucky Fried Chicken e quello della Heuvel Galerie al cui interno c’è anche il casinò della catena Holland Casino. Da fotografare i due lampioni intrecciati a formare un cuore.  Stratumseind è il corso principale di Eindhoven, che taglia il centro in senso longitudinale. Va dalla chiesa di Santa Caterina al ponte sul Dommel, è un’isola pedonale e si anima soprattutto di notte. E’ la strada con più pub di tutta l’Olanda: in 200 metri vi sono una 40na di locali aperti 24/7 che propongono cucine di ogni tipo: sushi, american fast food, italiana, greca, cinese e molti con musica dal vivo, latino americana o heavy-metal. Insomma ce n’è per tutti i gusti.

2) Sint-CatharinakerkChiesa di Santa Caterina

Chiesa cattolico romana dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, si trova Catharinaplein, all’inizio di Stratumseind, e fu costruita in sostituzione della fatiscente chiesa di Santa Caterina medievale. Costruita nel 1867 in stile neogotico, è sovrastata da due torri alte 67 mt. (Torre di Maria e Davide). Il carillon è stato donato dalla Philips nel 1966 e realizzato dalla Bell, si può sentirlo suonare alle ore 12 e più volte durante il giorno. All’interno della Sint-Catharinakerk c’è anche un organo a canne di grandi dimensioni. Se si è fortunati si può assistere a dei concerti suonati con lo stesso. Il tema della ruota, ricorrente nelle vetrate della chiesa e in altri elementi, ricorda il martirio di Santa Caterina d’Alessandria, morta dopo essere stata torturata legata a una ruota.

3) Museo Philips

Eindhoven è chiamata la città della luce o la “fabbrica diventa città” proprio perché qui nel 1891 è nata la Philips, che ha iniziato producendo lampade a incandescenza, per arrivare oggi ad essere una delle più grandi multinazionali del mondo. Nel museo Philips c’è un percorso cronologico, che ripercorre le diverse di evoluzione dell’azienda: da quando il fondatore Gerard Philips cominciò a produrre semplici lampadine, fino alla radio, la televisione, agli apparecchi per l’igiene personale e le macchine mediche professionali. All’interno del museo c’è anche uno spazio interattivo dove scoprire come le scoperte (scusate il gioco di parole) e le intuizioni dei ricercatori aziendali siano poi diventati prodotti usati in tutto il mondo.

4) Museo Van Abbe

Il Van Abbe è uno dei migliori musei di arte moderna e contemporanea d’Europa. Fu costruito nel 1936 dall’architetto A.J. Kropholler per ospitare la collezione di opere dell’imprenditore del tabacco Henri van Abbe. Una raccolta che conta 1000 sculture, 700 dipinti e 1000 opere su carta. Il museo detiene una delle collezioni più grandi al mondo dell’opera di El Lissitzky, pittore, fotografo, tipografo architetto e grafico russo, esponente di punta dell’avanguardia russa. Nella collezione ci sono opere di Picasso, Braque, Kandinsky, Chagall, Mirò, Bacon, Mondrian e Léger. Oltre che artisti del dopoguerra: Joseph Beuys, Marcel Broodthaers, Anselm Kiefer, Jannis Kounellis, Rebecca Horn e Sigmar Polke.

5) Birra a volontà

In Olanda c’è una vera cultura per la birra. Un tempo veniva prodotta solo all’interno dei monasteri, poi sono sorti i grandi birrifici con marche conosciute in tutto il mondo. Con gli anni sono nate anche delle piccole realtà artigianali con prodotti di nicchia. Come potrete immaginare, dappertutto si beve birra ed è anche un mezzo per socializzare. Bionda, scura o rossa in Olanda viene servita in bicchieri da 0,25 litri, ovvero circa la metà di una pinta americana. Nel centro di Eindhoven si trova De bierbrigadier, dove potete trovare birre di ogni tipo (particolare quella al cioccolato) in lattine e bottiglie dalle etichette originalissime e anche una selezione di sidri. Il proprietario, che sembra uscito dal far west, organizza periodicamente delle degustazioni abbinate, per esempio, a formaggi.

6) Il paradiso dei ciclisti

L’Olanda è famosa per le biciclette. Grazie al territorio pianeggiante, al clima abbastanza mite, alle distanze brevi e alle infrastrutture perfette, vi sono infatti più di 32.000 chilometri di piste ciclabili, la bicicletta è uno dei mezzi migliori per esplorare il Paese. In tutte le città quindi anche ad Eindhoven, la maggioranza degli abitanti si sposta in bicicletta, in tutte le strade è presente una pista ciclabile, quindi quando si attraversa la strada bisogna fare attenzione, oltre alle automobili, anche che non arrivino ciclisti. Ad ogni modo l’Olanda è uno dei cinque Paesi con il più alto livello di sicurezza stradale, gli automobilisti olandesi sono abituati alla presenza dei ciclisti nel traffico e vi prestano molta attenzione. Pensate che ad Eindhoven e a Veldhoven, hanno risolto io problema degli incroci affollati, costruendo Hovenring, uno spettacolare ponte strallato circolare, costruito dallo ipv Delft, studio olandese specializzato nella progettazione di ponti. Sicuramente un’ottima soluzione per il traffico, ma anche una vera opera d’arte. Inoltre utilizzando la bicicletta si rispetta l’ambiente, contribuendo allo sviluppo di una società sostenibile e fa bene anche alla salute!

7) Architettura & Design

Il tour nell’Eindhoven del design e dell’architettura inizia dai birilli gialli volanti, progettati e realizzati da due artisti, Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, per festeggiare l’anno 2000, lunghi fino a 8 metri e larghi quasi 3, presi nel momento in cui la palla da bowling li fa saltare. Non a caso si trovano alla fine della John F. Kennedylaan, una lunga strada che dal centro va verso la periferia e che rappresenta un’ipotetica pista da bowling. La scelta del colore giallo è stata fatta di proposito per ravvivare le giornate grigie e piovose olandesi e anche il quartiere dove sono posti. Nel centro della città sorge De Blob, opera dell’architetto italiano Massimiliano Fuksas, un edificio futuristico d’acciaio e vetro alto 25 metri, che funge da entrata al centro commerciale De Admirant. Accanto vi sono altre due costruzioni realizzate nello stesso stile, attraverso le quali si accede ad un parcheggio sotterraneo destinato ad accogliere 1700 biciclette. L’Evoluon, chiamato anche disco volante, per la visione notturna che ricorda quella di un’astronave appena atterrata sulla Terra, è stato aperto nel 1966 come museo della scienza, per festeggiare i 75 anni della Philips. Attualmente è un moderno centro per congressi ed eventi. Lo Strijp-S è il quartiere creativo per eccellenza di Eindhoven. Sorge su un terreno industriale di 26 ettari appartenuto in passato alla Philips, sul quale vi sono diversi edifici storici, sapientemente riconvertiti in un moderno campus con spazi abitativi, lavorativi, culturali e di svago. Il quartiere brulica di artisti, designer, produttori teatrali e musicisti. Io aggiungerei anche il Vesteda Toren, grattacielo di 27 piani che ricorda il Flatiron Building di New York.

8) Cucina creativa e sorprendente

Per una gourmet come me è stata una vera gioia e sorpresa scoprire a Eindhoven tanti ristoranti emergenti. Una vera fucina del buon cibo raffinato e creativo, in locali accoglienti, moderni e che mi hanno ricordato tanto Londra, la mia città preferita. Tra gli indirizzi da annotarsi in agenda: Vane, ristorante e sky-bar sul roof top, al 13° piano dell’hotel NH Collection Eindhoven Centre, guidato dall’executive chef Casimir Evens che propone eleganti piatti con influenza esotica; EMMA restaurant, bar e patisserie, di proprietà di Ruud Adriaens e Joost Saris lungirmiranti imprenditori di successo, il primo fondatore della pasticceria Pinkie, il secondo di una società di catering di successo. Cucina a 360° dai gustosi piatti, ai golosi dolci, che si possono anche acquistare nell’angolo pasticceria, ai cocktails sofisticati in un ambiente trendy dominato da grandi quadri che richiamano la pop-art e da una serra di piantine di erbe aromatiche e verdure usate in cucina. Kazerne mix di eat-drink-design, grande spazio multifunzionale: caffè, ristorante, galleria d’arte con mostre temporanee e laboratori vari. Qui l’executive chef Carlos Blankers delizia i palati con piatti con materie prime stagionali che strizzano l’occhio alla cucina italiana e l’utilizzo di molte verdure, tanto che in carta sono presenti diverse proposte vegetariane. Il nuovissimo Downtown Gourmet Market, concept restaurant, elogio del cibo di strada con 21 differenti tipi di proposte gastronomiche tra cui le accattivanti patate di Pim’s Potatoes e Squisito con proposte tutte italiane. E per il dopocena un gin & tonic da Mood, uno dei quattro locali della chef cinese Eveline Wu, magari preparato da lei stessa.

9) Dormire con vista o nel design

Sta a voi la scelta, sono entrambi situati in posizione centrale, io li ho provati e ve li consiglio tutti e due. L’NH Collection Eindhoven Centre, hotel della nota catena, è stato inaugurato nel 2017 e fa parte del Groene Toren, la Torre verde, elegante grattacielo che rappresenta un famoso punto di riferimento nel cuore della città. 132 spaziose e luminose camere, grazie alle finestre a tutta parete. Le stanze ai piani alti godono di una vista panoramica sulla città. Inntel Hotel Eindhoven è un art hotel con camere una diversa dall’altra, situate nella ex fabbrica della Philips costruita nel 1909, dove sono state create le prime lampadine. Alcune suites sono dislocate nella vicina Light Tower con soffitti originali alti 4 metri. A disposizione degli ospiti anche una Spa.

10) A un tiro di volo

La città è facilmente raggiungibile, anche a tariffe molto convenienti, con la compagnia aerea Ryanair. Il centro si raggiunge con un bus (linea 400 e 401) che dal piazzale davanti all’aeroporto porta direttamente alla stazione centrale di Eindhoven. La linea 400 non effettua fermate intermedie, ma il viaggio in entrambi i casi dura circa una ventina di minuti. Il prezzo singolo è di 5 euro e il biglietto si può acquistare nelle appositi distributori vicino alla fermata dell’aeroporto oppure alla stazione ferroviaria di Eindhoven.

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