Dal 9 al 17 agosto, il Su Gologone Hotel in Sardegna ospita una mostra speciale dedicata a Maria Lai, celebre artista sarda, in collaborazione con la MLB Maria Livia Brunelli Gallery di Ferrara/Porto Cervo. L’hotel, noto per la sua vocazione artistica, espone regolarmente opere di grandi artisti sardi, tra cui la stessa Lai, a cui è intitolata anche una suite. La mostra presenta un nucleo di opere inedite, intime e mai esposte prima, realizzate per familiari e amici. Tra queste, spicca un libro unico dedicato alla nipote, con una pagina ricamata applicata su ceramica, simbolo della memoria e della narrazione.
Maria Lai, affettuosamente chiamata “Zia Lola”, concepiva i suoi libri come strumenti “democratici”: al posto delle parole usava fili, così che anche chi non sapeva leggere potesse immaginare storie. L’ispirazione le venne da bambina, osservando la nonna rammendare le lenzuola, interpretando quei segni come un alfabeto segreto. Il libro è un elemento centrale nella sua arte, simbolo di memoria, narrazione e trasmissione del sapere.
Nelle sue opere, il libro si trasforma da oggetto cartaceo a linguaggio visivo, diventando una testimonianza tangibile di storie vissute. L’uso della ceramica, materiale tradizionale sardo, rafforza il concetto di permanenza e radicamento culturale, evocando la durezza e la resistenza della memoria popolare. In esposizione anche un disegno giovanile influenzato da Arturo Martini, un vassoio dipinto che richiama l’Arte Povera, e due opere su cartoncino: un’Annunciazione e una riflessione sull’Infinito, traforata su cartoncino blu. Il duo Bertozzi & Casoni rende omaggio a Maria Lai con una composizione ceramica creata appositamente per la mostra. L’opera dialoga delicatamente con la sua poetica, riflettendo sulla quotidianità e sull’eccesso di oggetti, parole e immagini del mondo contemporaneo. Inserita nel filone della ‘vanitas’ e del ‘memento mori’, la ceramica trasforma elementi comuni in allegorie della società consumistica.
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