Ho un debole sia per la Svizzera, che per il lago Lemano, per me il più bello del mondo, e quindi non potevo non visitare Losanna, una delle città più affascinanti della Svizzera, situata nel cantone di Vaud ed affacciata sul lago, dove, dopo Ginevra, è il secondo centro urbano per importanza.
“Un Villaggio Internazionale con tante tradizioni che la fanno sembrare come un grande villaggio”, l’ha definita Anna Decoro, la guida che mi ha accompagnata nel tour della città.
La città ha avuto numerosi ospiti illustri: Coco Chanel durante la seconda guerra mondiale ha soggiornato al Beau-Rivage Palace, e ha poi acquistato una casa nel 1966 sulle alture di di Sauvabelin, David Bowie si è sposato in Municipio con la sua Iman ed ha abitato diversi anni in collina. Tra gli altri “famosi” che hanno risieduto qui: Hugo Pratt, creatore di Corto Maltese, lo scrittore Georges Simenon, ma anche Stendhal e Voltaire.
Se volete saperne ancora di più, leggete la mia personale lista dei 10 ottimi motivi per cui Losanna merita di essere visitata.
1) Su è giù per i colli con la metro sonora
Losanna è costruita su tre colline: Cité, Le Bourg e Saint-Laurent, con tre ponti: il Pont Bessières costruito tra il 1908 e il 1910 dall’architetto Eugène Jost e che collega la Cité al quartiere Caroline, lo Chauderon lungo 240 metri ed eretto nel 1905, e il Grand Pont del 1844, e con due fiumi, Louve e Flon, che scorrono ancora ma sono stati interrati.
Ed è l’unica città svizzera dotata di metro, inaugurata nel 2008, interamente automatica e telecomandata, e per la particolare configurazione di Losanna, il tratto di quasi sei chilometri, formato da due linee, la 1 e la 2, presenta il più grande dislivello del mondo di una metropolitana, 336 metri con un’inclinazione massima del 12%.
Ma ciò che mi ha colpito di questa metro sono le fermate sonore. Alcune stazioni della linea 2 vengono annunciate oltre che con il solito comunicato vocale, anche in un modo simpatico ed originale: con un suono legato al luogo o al personaggio a cui sono dedicate. Quindi a Flon si sente l’acqua del fiume, a Riponne -Maurice Béjart (famoso ballerino e coreografo) il Bolero di Ravel, a Ouchy, il porto di Losanna, lo stridio dei gabbiani, alla stazione il fischio del treno, al Chuv, Centro Ospedaliero Universitario, un colpo di tosse, mentre a Epalinges, capolinea a nord e in campagna, il cinguettio degli uccellini.
2) La cattedrale di Notre-Dame
E’ la principale chiesa protestante di Losanna, tappa del Cammino di Santiago all’epoca in cui Losanna era città episcopale ed è anche l’edificio gotico più importante di tutta la Svizzera. Consacrata nel 1275 dall’Imperatore Rodolfo di Asburgo e da Papa Gregorio X, al suo interno vi è un grande rosone, considerato patrimonio artistico europeo, caratterizzato da un bellissimo equilibrio di colori, in cui è rappresentata la visione del mondo ai tempi del medioevo attorno alla figura del Dio creatore, con gli abitanti della Terra rappresentati come esseri mostruosi.
Da ammirare anche il portone laterale con statue e dipinti e l’organo, la cui cassa a forma di angelo è stata disegnata nel 2003 da Giorgetto Giugiaro. E se non soffrite di vertigini potete salire i 224 gradini della torre campanaria per ammirare da lassù il panorama della città e del lago. Qui dalle 22 di sera alle 2 del mattino di ogni giorno si rinnova il rito del Guet, il “guardiano” che sorveglia sulla Cattedrale, e che annuncia le ore a piena voce. Una tradizione che dura da più di 600 anni e che in origine serviva per prevenire gli incendi.
3) Il centro storico medioevale
Il centro storico di Losanna si sviluppa sulle tre colline, a partire dalla Cité, dove si trova la Cattedrale, fino alla rue du Bourg, la via che prende il nome dall’omonimo colle fino a quello di Saint-Laurent.
Si parte dall’Escaliers du Marché (la scalinata del mercato), una rampa di legno coperta del XIII secolo che collega Notre-Dame a place de la Palude, uno dei luoghi più pittoreschi della città, con il Municipio seicentesco, la fontana Renaissance su cui troneggia una statua simbolo della giustizia e un orologio da cui ogni ora, dalle 9 alle 19, escono alcune figure animate da meccanismi interni al suono del carillon.
La città vecchia è caratterizzata da strade e stradine lastricate e pedonali costellate di caffè, bistrot, botteghe artigianali e atelier d’arte. Rue du Bourg è la strada dello shopping che ospita, in edifici del XVII e XVIII secolo, le boutique con i marchi più prestigiosi. Nella scenografica piazza Saint-François, punto nevralgico della città con filiali di banche, la Posta Centrale e il grande magazzino di lusso Bon Genie (il mio preferito svizzero), si trova l’omonima chiesa costruita nel periodo medioevale, che ospitava un convento di frati francescani.
4) Flon
E’ il successo architettonico di Losanna. Il Flon, che inizia da place de l’Europe, da quartiere di vecchi magazzini, costruiti nel 1894 con la nuova tecnica del cemento armato e dei tetti piani, dopo una sapiente ristrutturazione ad opera di un team di architetti, è diventato una vivace area con ristoranti, bar, boutique, cinema, locali notturni, bowling e spazi espositivi. La sua pianta ortogonale anche se contrasta con gli edifici che la circondano, si integra perfettamente con la città medioevale.
In quello che è diventato il cuore della movida, dove i losannesi si ritrovano per incontrare gente, e dove i negozi lanciano le nuove tendenze, vi consiglio di fermarvi a bere un calice di vino su uno dei tetti piatti, o fermarvi a prendere nella spiaggia di sabbia, che d’inverno si trasforma in pista di pattinaggio (l’entrata è gratuita, si paga solo il noleggio dei pattini).
Inoltre wifi gratuito in tutta l’area, tanto che sono stati allestiti degli speciali spazi arredati per coloro che lavorano in rete.
5) Città Olimpica e un tuffo nell’acquario
Dal 1915 Losanna è sede del CIO, Comitato Internazionale Olimpico, da quando appunto il Barone Pierre De Couberti la scelse per farne la culla dei Giochi Olimpici Moderni. La città nel 2020 ospiterà i Giochi Olimpici invernali della Gioventù, in attesa di questo grande evento si può visitare il Musée Olympique, un grande spazio didattico ed interattivo, dove si racconta la storia delle Olimpiadi dalle origini ai giorni nostri, attraverso l’esposizione di cimeli di vario tipo: foto, filmati e medaglie donate dagli atleti e perfino le torce olimpiche.
Il museo è circondato da un parco con pista di atletica e arricchito da opere di artisti di fama internazionale, come Fernando Botero, August Rodin e Niki de Saint Phalle.
Merita una visita anche il nuovissimo Aquatis Aquarium-Vivarium, aperto lo scorso ottobre, che ha già superato i 195.000 visitatori. E’ l’acquario-vivaio d’acqua dolce più grande d’Europa, con un percorso che si articola in 5 biozone e 12 ambienti naturali, ognuno dei quali ha una sua specifica scenografia che comprende 46 tra acquari, rettilari e terrari, con 300 specie vegetali e 10 mila pesci dai cinque continenti.
6) Andar per musei
In cima alla lista dei musei da visitare la Collection de l’Art Brut, in italiano arte grezza. Termine coniato nel 1945 dal pittore Jean Dubuffet per indicare quadri, sculture e altre opere realizzate da persone perlopiù con problemi di depressione, anche psichici, ricoverate in manicomi o anche carcerate, che non sapendo come trascorrere le proprie giornate si sono messe a dipingere. Tutte rigorosamente autodidatte, creano opere spontanee, a volte anche infantili, ma che trasmettono grandi emozioni, proprio come è successo a me.
Il Mudac, unico museo della Svizzera dedicato alle arti applicate contemporanee, dove vengono allestite periodicamente esposizioni temporanee, nazionali ed internazionali, sui temi della grafica, del design e dei mestieri d’arte. Proprio accanto si trova il Museo Storico di Losanna, dove sono custoditi oltre 550’000 reperti tra opere ed oggetti che testimoniano la storia locale: artigianato, industria, economia, belle arti. E’ dedicato interamente alla fotografia invece il Musée de l’Elysée, mentre alla Fondation de l’Hermitage, residenza ottocentesca dei banchieri Bugnion, è esposta una collezione di oltre 650 opere di artisti espressionisti e post-espressionisti, e, al piano seminterrato è presente un’importante raccolta di porcellane cinesi.
7) Il mercato a km.0
Un trionfo di colori, sapori e profumi. Il mercato di Losanna si svolge il mercoledì e il sabato dalle ore 8 alle 14.30 ed è sicuramente un appuntamento da non perdere per chi visita la città. Le bancarelle vendono prodotti locali, formaggi, frutta e verdura, carne, birre, e sono collocate tra place de la Riponne e place de la Palud, rue du Bourg e place Saint-François. Tutte queste bontà si possono anche degustare sul posto in un’atmosfera molto mediterranea. Al mercato si trovano anche rigattieri, prodotti biologici e banchi di fiori, ha attirato la mia intenzione un signore che vendeva delle rose, molto probabilmente provenienti dal giardino di casa sua (foto sopra).
8) La Chocolatière
Fondata nel 1970 dal maître chocolatier Jean-Claude Currat, La Chocolatière è un pluripremiato laboratorio artigianale, attualmente diretto da Mercedes Assal di padre svizzero e madre peruviana. All’interno delle due boutique, a Mont Repos e a Escaliers du Marché, vengono organizzati corsi per imparare a preparare praline ed altre dolcezze al cioccolato e si possono fare acquisti golosi o fermarsi per gustare una tazza di cioccolata calda o fredda.
9) I vigneti di Lavaux
Lavaux con i suoi 800 ettari di vigne terrazzate, digradanti verso il lago Lemano, costituisce la più ampia zona vitivinicola della Svizzera. Dal 2007 i vigneti sono diventati Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Grazie al microclima mediterraneo si producono soprattutto bianchi, in cui fa da padrone lo Chasselas, secondo vitigno per produzione vinicola coltivato in Svizzera.
I vigneti si possono visitare a piedi o in bicicletta, ma secondo me, il mezzo migliore è il treno, il Lavaux Express.
A bordo di questo trenino giallo e blu si può percorrere un suggestivo tour tra Cully e Lutry, facendo tappa in qualche cantina per una degustazione guidata di vini autoctoni. Io mi sono fermata dai Freres Dubois, azienda nata nel 1927, di 25 ettari (15 di proprietà e 10 affittati) dove ho assaggiato Braise d’Enfer, Délazaey-Marsens De La Tour entrambi 100% Chasselas e Le Petit Versailles, rosé Vadois, blend di Pinot Noir e Gamay.
Per rientrare a Losanna, prendete, come ho fatto io, il battello Belle-Epoque Montreux da Cully: il panorama delle vigne viste dal lago è imperdibile!
10) Consigli per mangiare e dormire
Hotel de la Paix, quattro stelle, costruito nel 1910, situato nel cuore della città a ridosso del centro storico. Le camere, recentemente rinnovate, sono elegantemente arredate in legno chiaro e quelle disposte a sud hanno tutte un terrazzino da cui si gode una vista mozzafiato sul lago e sulle Alpi.
Importante: per ogni giorno di permanenza in hotel i turisti hanno a disposizione la Lausanne Transport Card, una carta gratuita che consente di viaggiare illimitatamente su tutti i trasporti pubblici.
Blue Lézard: gradevole bistrot aperto nel 1992, con cucina di ispirazione francese preparata con prodotti freschi e anche biologici. Nel seminterrato c’è la cave, con serate di musica dal vivo e clubbing.
Brasserie de Montbenon: ampio locale situato in un edificio centenario all’interno di un parco, con una delle più belle terrazze vista lago di Losanna, lo chef resident François Grognuz. coniuga la cucina tradizionale vadois con quella contemporanea.
La Pinte Besson, una delle “pinte” più vecchie della città, aperta nel 1780 da un mercante di vino locale, che aveva ottenuto l’autorizzazione a vendere la sua produzione, chiamata così perché la pinta era appunto una misura della portata del vino ovvero 93 centilitri. Offre piatti della tradizione locale e svizzera, come fondute, Rösti, poi taglieri di salumi e formaggi e anche pesce autoctono come il féra, il coregone del lago Lemano.
TOM café, il nome è l’acronimo di The Olympic Museum, ed è il locale dell’omonimo museo, arredato in stile moderno, colorato e sportivo, ha una grande terrazza vista lago. Alcuni piatti del menu sono stati chiamati con i nomi delle varie discipline sportive e delle città olimpiche. Il sabato e la domenica organizzano dalle ore 11 alle 14.30 il brunch con una ricca scelta di piatti caldi e freddi, dolci e salati.
Aquatis restaurant, di fronte all’Aquatis Aquarium-Vivarium, ambiente luminoso e modernissimo,. Lo chef Alain Favre propone una cucina franco-svizzera, contemporanea, colorata e fresca che ha come protagonista l’acqua dolce, la fattoria e il pascolo.
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