Chissà quanto volte ci siete passati per andare al lago oppure in uno dei parchi giochi tematici della zona, ma non vi siete mai fermati. Invece Peschiera del Garda merita di essere visitata e può essere anche un’ottima idea per un week-end diverso dal solito.
Dante l’aveva descritta “Bello e forte arnese“, e infatti la città è un vero gioiellino di architettura, arte e cultura.
Dal 9 luglio 2017 la Fortezza di Peschiera è entrata a da parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Vi consiglio di iniziare dal centro storico, ricco di palazzi, stradine, ristorantini e negozi vari. Io mi sono affidata a Claudia Scarmigliati, guida turistica dell’InfoPoint di Peschiera del Garda.
Prima tappa la Palazzina Storica, in stile neoclassico, costruita tra il 1852 e il 1854, quando Peschiera del Garda era una roccaforte austriaca. E’proprio qui, in una sala del primo piano, che l’8 novembre 1917, dopo la disfatta di Caporetto, avvenne lo storico convegno presieduto da Vittorio Emanuele III insieme agli alleati, per organizzare la resistenza sul fiume Piave. Nella sala sono conservati diversi cimeli, tra cui la scrivania del re, con calamaio e pennino per la firma. E’ anche sede del Museo Militare.
Attraverso il Parco Catullo, si raggiunge Porta Verona, ingresso cinquecentesco della città, dove non si può non notare lo spazio vuoto in cui era incastonato il Leone di San Marco, distrutto dalle truppe di Napoleone. E’ ancora visibile però la scritta in latino: “questa eccelsa immagine del leone ti dissuada dal provocare i veneti, giacché essi contro il nemico hanno il vigore del leone”.
Accanto si può visitare la Caserma dell’Artiglieria e l’Arsenale fatto costruire da Radetzky tra il 1854 e il 1857 ed ora sede dell’Archivio Storico e della Biblioteca e del Museo della Pesca e delle Tradizioni Lacustri, fondato dall’Associazione “Amici del Gondolin” con il Patrocinio del Comune di Peschiera del Garda.
Qui sono conservati numerosi oggetti legati alla pesca: ancore, canne da pesca in bambù, mulinelli, reti da pesca come la “Birba”, lunga ben 300 metri, e diverse imbarcazioni lacustri d’epoca, tra cui l’Anguillara, datata fine ‘800, usata, come si evince dal nome, per pescare le anguille, che erano così abbondanti nel lago e nei canali che circondano l’antica fortezza, che furono scelte come emblema sullo stemma della città di Peschiera.
Nel museo vi sono anche documentazioni fotografiche che testimoniano la cultura della pesca in questo territorio, come quella di Rosella Orlandi ultima e forse unica donna pescatrice, tuttora attiva all’età di 73 anni.
Proseguendo la passeggiata in direzione Porta Brescia, si arriva a piazza Ferdinando di Savoia, recentemente ristrutturata, meglio conosciuta come Piazza d’Armi, sulla quale si affacciano la chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo e il Carcere Militare.
Nato come “Ospedale della Guarnigione” negli anni del dominio austriaco e in seguito utilizzato come luogo di vigilanza e custodia, è un edificio che poteva ospitare fino a seicento feriti, in tempo di guerra, protetti da strutture a prova di bomba. Si eleva per tre piani fuori terra e appena sono entrata mi è venuto in mente il film Papillon.
Pensate che è stato attivo fino al 31 dicembre 2000, era uno dei carceri di massima sicurezza del Paese, e proprio per questo motivo nelle sue celle sono passati carcerati come Felice Maniero, Raffaele Cutolo e Kappler.
Da due anni è stato aperto al pubblico e si può visitare partecipando al Prison Tour. Io l’ho fatto e vi assicuro che è stata un’esperienza da brividi. Accompagnata dalla sola luce delle torcia ho visitato i gelidi corridoi, i lugubri sotterranei e le anguste celle di isolamento, mentre Claudia mi raccontava aneddoti e avvenimenti accaduti tra quelle mura.
Il tour è proseguito sull’acqua per visitare le antiche mura di Peschiera del Garda. Il giro è effettuato da Pentagono, a bordo di un Pontoon Boat, dura 30 minuti e viene effettuato ogni 35 minuti, tutti i giorni dalle ore 10 alle 18, nei periodi di bassa stagione è consigliabile telefonare per prenotare. Si parte dal Canale di Mezzo, passando sotto il Ponte dei Voltoni, poi dal Bastione San Marco, dal Canneto, Ponte Belgioioso, Bastioni Cantarane e Feltrin, fino ad arrivare a Porta Brescia, al ponte ferroviario “Sette Ponti” e alle Antiche Peschiere, per poi rientrare da dove si è partiti. Sono disponibili anche delle audioguide in lingua.
I percorsi guidati sono tre: Terra, tour a piedi tra i bastioni ed i luoghi più importanti di Peschiera del Garda della durata di 90 minuti; Terra + Acqua, 120 minuti, quello a cui ho partecipato io ed infine Terra + Acqua + Fuoco, di 240 minuti con in aggiunta la passeggiata a piedi della Fortezza.
Inoltre è presente anche una pista ciclabile di 45 km, che costeggia il fiume Mincio, e che collega Peschiera del Garda a Mantova.
Per info:: TourismPeschiera
GardaLanding
Dove dormire e mangiare:
Le Ali del Frassino, resort quattro stelle superior situato a un chilometro e mezzo dal centro di Peschiera del Garda, all’interno del parco dell’oasi protetta del laghetto del Frassino. Le camere sono distribuite in tre edifici sapientemente ristrutturati: la Limonaia, il Fienile e la Villa. E’ dotato di due piscine, di cui una a sfioro, una Spa con trattamenti speciali e il ristorante Ardea Purpurea dove gustare piatti del territorio e pizze gourmet e il Tuffetto aperto durante la bella stagione. A disposizione degli ospiti anche delle biciclette.
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