Lo Splendore del Potere
Arte

In mostra a Milano, La Poesia del Potere, le opere di Amanda Panezo

Miglior location non poteva essere scelta per presentare le opere dell’artista Amanda Panezo. Il vernissage si è svolto ieri sera presso VMaison, nuovissimo boutique hotel cinque stelle, aperto solo da qualche mese nel quartiere di Brera, ed ispirato dal mondo dell’arte contemporanea e del design surrealistico. La Poesia del Potere è titolo della mostra, dove sono state presentate due composizioni modulari, chiamate da Amanda “Lo Splendore del Potere” e “L’Autunno del Potere”. Entrambi i dipinti sono composti ponendo le corone al centro dell’attenzione e l’artista, con la sua intuizione nella relazione tra significati opposti, usa i colori bianco e nero in un modo molto specifico che torna a indulgere nell’osservazione della circolarità che anima l’universo. Perfetta equazione che avvalora la teoria del tutto.

VMaison

“Lo Splendore del Potere”

Quest’opera rappresenta la realizzazione costruttiva del nostro potere personale, focalizzato su tutte le aree della nostra vita, compresi gli aspetti intellettuali, emotivi, creativi o materiali, che si rinnovano costantemente fino a raggiungere LO SPLENDORE, luce che illumina i sentimenti di fratellanza e di autostima, a prescindere dal ruolo sociale, morale e religioso. E confida nell’anima calma e costruttiva che ci porta a credere e realizzare pienamente le nostre aspirazioni, ed è che è ciò che seppellisce l’angolo vuoto e oscuro della nostra anima, inondandolo così di luce splendente in modo tale da spronarci verso il potere personale positivo, quello che ci aiuta ad uscire da ogni difficoltà.

L’Autunno del Potere

“L’Autunno del Potere”

L’AUTUNNO rappresenta le oscure grotte in cui giacciono nel vacuo le nostre più basse pulsioni, in cui impera l’arroganza. Dove l’amore, la fratellanza e la autostima de LO SPLENDORE si dissolvono. Quest’opera simboleggia L’AUTUNNO dello splendore del nostro potere personale. Là dove tutta la luminosità della luce è arrivata ormai all’apice della sua potenza, esso ci induce a restare dietro le quinte per rinnovare le nostre energie e riflettere sui valori smarriti e per ricostruire gli aspetti intellettuali, emotivi , creativi e materiali.

Tuttavia, la visione di Amanda non mostra toni tragici o disperati, ma estrapola dal disordine una linea positiva e ottimista. L’artista, attingendo a lontani miti cosmogonici, ricorre ad analogie tratte dal Pantheon induista: così come Siva, (Mahadeva) che è il Dio che distrugge l’universo e lo forgia di nuovo dalle sue stesse ceneri, la medesima divinità che salva il mondo ingoiando il veleno all’inizio del tempo (Nilakantha), il creatore d’arte è colui che non smette mai di ripetere che l’arte, la vera arte, non può essere creata o distrutta, ma può cambiare forma, o essere assorbita, perché dal caos nasce sempre l’ordine (Cosmos) e l’armonia.

Altea

Al Vmaison erano esposte anche Altea, una serie di opere rappresentanti sempre corone, soggetto Conte-Contessa.

Amanda Panezo

Chi è l’artista

Classe 1981, nata in Ecuador ma milanese d’adozione, Amanda Panezo, nel suo portfolio annovera numerose mostre nazionali ed internazionaliL’artista nella sua valutazione dell’Universo, torna alle origini Mesoamericane, quando aveva ancora un linguaggio elegante basato sull’armonia secondo un moto perpetuo taoista. L’osservazione è più importante della convenzione, anche se si frantuma in alcuni dettagli ambigui come nella Serie delle Corone, dove la presenza dell’accidentale e dell’apparente è suggerita, ma anche simbolizzata da un sistema articolato. I dipinti di Amanda non spiegano, ma fanno appello al lato sconosciuto e più profondo della natura umana, senza, tuttavia, alcuna connotazione oscura, né alcun semplicistico squilibrio. 

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