E’ da quando li ho conosciuti qui, che volevo andare a trovare Gennaro Castiello e Gennaro Marciante all’Acqua Pazza di Cetara (Sa), piccolo borgo sul mare sulla costiera amalfitana.
E finalmente ci sono riuscita. Il locale è carinissimo, piccolino, ma con un bel dehors sotto il portico, su una pedana di legno, per l’estate. Arredato in stile marinaro con tante ceramiche della vicina Vietri sul Mare dappertutto e il simpatico ed originale logo creato dall’artista cetarese Ugo Marano, che è diventato il simbolo del ristorante e lo contraddistingue. Mise en place semplice, marinara-chic, con i tre simboli della cucina campana: limone, olio extravergine d’oliva e colatura di alici.
L’Acqua Pazza ha compiuto il 24 luglio vent’anni di apertura. Dalla piccola sala inaugurata nel 1994, all’ampliamento e alla ristrutturazione del locale curata dall’architetto Raffaele Vitale, quanta strada per i due soci amici: Gennaro Marciante, chef, e Gennaro Castiello, maitre e sommelier. L’amore per il territorio che li circonda, la costiera, la cucina di pesce e la passione per il buon vino sono gli ingredienti che li ha tenuti saldamente uniti in questa avventura.
Mi danno il benvenuto con alici stagionate in botte di castagno 12 mesi, servite con pane tostato e olio evo. Solo questa entrée vale il viaggio. Una Falanghina Campo delle Mandrie 2012 accompagnerà tutto il mio pasto.
Poi mi fanno assaggiare ben tre antipasti: tartare di di gamberi rossi con lattughina, fragole e arancia con un tocco di colatura di alici; nasello con patate al vapore e bottarga di tonno rosso e olio evo ed infine alici in tortiera con biscotto di grano saraceno che, come spiega Gennaro C., è il piatto tipico dei pescatori che mangiano quando rientrano dalla pesca e cucinano proprio sulla barca.
Come primo i famosi spaghetti con colatura di alici, piatto che mi hanno fatto conoscere i due Gennari a Milano e che tutte le volte che lo mangio è una vera goduria (quasi come il foie gras ;-).
Sazia, salto il secondo e passo direttamente al dessert, consigliatomi sempre da Gennaro: tortino di mela annurca (mela campana) con gelato fior di fragola. Una vera bontà!
Chiudo il pranzo con liquore di finocchietto selvatico e caffè.
Che dire? Sono uscita super soddisfatta e non solo per i gustosi piatti che ho mangiato, ma anche per aver rivisto i due Gennari. Spero che in futuro ci sarà un’altra occasione. Ho trovato la cucina dell’Acqua Pazza molto equilibrata, semplice, molto curata e con i sapori decisi proprio come piace a me. Carta dei vini ben strutturata, con un’ampia selezione di etichette del territorio.
Vicino al ristorante c’è la sala con il tavolo – lampadario, ovvero un originalissimo tavolo che, attraverso delle corde, sale o scende a seconda del bisogno, viene usato per cene private o per clienti che lo richiedono durante la prenotazione, nella stanza sono esposti i prodotti che producono.
Sì perché Gennaro & Gennaro hanno una piccola azienda artigianale insieme ad altri tre soci e producono, secondo metodi antichi e tradizionali, piccole quantità di colatura e alici sotto sale, rispettando i tempi di stagionatura del prodotto, invecchiato in botti di castagno e ottenuto esclusivamente da alici pescate nel golfo di Salerno.
Corso Garibaldi 38
84010 Salerno
Tel. 089 261606
Chiuso il lunedì
P.S. Bravi Gennarì & Gennarì! Continuate su questa strada per altri vent’anni.
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