Il termine è tedesco, ma Wanderlust in tutte le lingue è sinonimo dell’innato desiderio di viaggiare, muoversi, conoscere, esplorare che caratterizza noi esseri umani. E in questo ultimo anno di limitazioni agli spostamenti abbiamo constatato quanto questo istinto sia davvero radicato: nei mesi in cui le condizioni lo hanno consentito, infatti, in molti hanno scelto di non rinunciare a vacanze e viaggi. Bit Milano, la Borsa Internazionale del Turismo, ha individuato le nuove tendenze di viaggio per il 2021.
Quasi tutti gli analisti e gli operatori prevedono una conferma del turismo di prossimità, in particolare in versione open air e nella natura. Secondo un’indagine di TripAdvisor, il 21% dei viaggiatori italiani prevede di rimanere vicino a casa, il 16% di raggiungere destinazioni che distano non più di 90 minuti dalla propria residenza e ben un terzo, il 33%, poco sopra i 90 minuti. Nel Regno Unito la percentuale di chi resterà vicino a casa sale al 24% e negli Stati Uniti al 29%.
E anche la tecnologia giocherà un ruolo. Secondo la ricerca di OPPO Smart Studies, le precauzioni igienico-sanitarie porteranno i viaggiatori a optare per un “turismo di precisione”: anche chi di solito ama la vacanza-avventura nel 2021 tenderà a progettare in anticipo in ogni dettaglio, utilizzando strumenti digitali e online. Un’indicazione importante per aiutare destinazioni e operatori a orientare le strategie, in linea con le proprie specificità.
L’Osservatorio sui Consumi di ShopFull conferma che il desiderio più diffuso tra i consumatori è tornare a viaggiare, prima opzione per oltre il 40% degli intervistati. E dato che l’emergenza ha inciso sulle capacità di spesa della classe media, la sfida per il 2021 sarà coniugare esperienze uniche, capaci di motivare i potenziali viaggiatori, con i limiti di budget. Quindi, rafforzando una tendenza già in atto da alcuni anni, il lusso si ridefinisce sempre più come possibilità di accedere a luoghi e momenti “once in a lifetime” piuttosto che come prezzo premium.
Un’altra grande sfida per il settore sarà riuscire a combinare l’esigenza di elevata pianificazione con il desiderio di spontaneità che, secondo un’indagine di Hotels.com, caratterizzerà il ritorno ai viaggi dopo un anno caratterizzato da molti obblighi e prescrizioni. Si punta dunque sulle “coccole”, proponendo upgrade, ancora maggiore cura per ristoranti, lounge e colazioni, escursioni ed esperienze nuove e originali fuori dall’hotel. Accanto a questi ultimi, si riconferma l’interesse per sistemazioni extra-alberghiere di charme come trulli in Puglia, case rupestri a Matera, agriturismi e B&B in dimore storiche.
Il sentiment diffuso tra gli operatori è che, al di là delle oggettive difficoltà, il settore si sia dimostrando resiliente e stia ridefinendo l’offerta per farsi trovare pronto al momento in cui la Wanderlust dei viaggiatori potrà di nuovo esprimersi appieno.
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