Da oggi tutta la Lombardia è diventata zona rossa insieme ad altre 14 province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola e Alessandria. Tutte le nuove disposizioni sono valide dall’8 marzo fino al 3 aprile.
Vedendolo nelle varie immagini che circolano nel web, il #coronavirus mi ricorda una di quelle palline di gomma che si comprano per far giocare i cani.
Ma come si vive ai tempi del #coronavirus? O meglio come si può vivere bene?
Non voglio parlare o polemizzare su come sia stata affrontata questa imprevista epidemia, il virus e tutto il resto. Ho un mio pensiero che è quello che avremmo dovuto chiudere tutto subito (frontiere, negozi, aziende, scuole, uffici ecc.) dare un giro di volta drastico, restare tutti in casa, e sono convinta che la situazione si sarebbe risolta o si risolverebbe molto prima. Anche adesso con questa parziale chiusura, che ricorda molto il chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati, con tutto quel fuggi-fuggi da Milano, senza pensare che si potrebbero contagiare altre persone tra cui i propri cari. E’ un po’ quello che hanno fatto in Cina o no? Blindare tutto per un mese, curare i malati, i contagiati, continuare con la ricerca per trovare una soluzione a questa pandemia.
Cerchiamo innanzitutto di non vedere tutto nero, l’umore è importante. Continuare a rimuginare porta solo ansia che si trasforma in stress, e sappiamo bene che lo stress divora la mente e il corpo.
Vediamo lo stare in casa come qualcosa di positivo, un’occasione per dedicare del tempo solo a noi stessi e ai nostri cari. Possiamo riprendere a leggere oppure continuare a farlo se non abbiamo mai smesso. Ascoltare la nostra musica preferita, vedere un film comodamente seduti sul nostro divano. Organizzare in casa un aperitivo con la nostra metà o con la famiglia con cui abitiamo, siate certi che vi verrà molto più buono di tanti locali che propinano schifezze. Cucinate. Coccolatevi con il cibo. Preparate o provate a rifare le ricette della mamma, della nonna, della zia o quelle di un libro di ricette che avete acquistato ma non avete mai aperto. Potete anche cucinare una cena cinese, magari non sarà perfetta, ma sicuramente meglio di un “all you can it”.
Lasciare libero sfogo alla fantasia. Iniziate a scrivere quel romanzo che avreste voluto cominciare ma non lo avete mai fatto.
Pulite la casa. Pulire è uno dei modi per sentirsi meglio, come buttare via tutta la fuffa che si ha in casa, perché è come far pulizia anche in noi stessi. Aprite gli armadi e mettete in ordine, sistemate gli abiti per colore, eliminate capi che non mettete più da anni.
Telefonate a parenti che non sentite da tempo oppure a un amico di cui avete perso la strada, fategli sentire che ci siete. Alzate il telefono e chiedete scusa a chi avete fatto del male e con chi vi siete comportati scorrettamente.
Se avete dei bimbi in casa trovate qualcosa di divertente da fare con loro: leggere un libro insieme, preparare una torta, il gioco dell’oca (io ci giocavo sempre con mia nonna), Monopoli, Scarabeo, oppure giocate a carte. Raccontategli delle storie di famiglia, degli aneddoti, di come vi siete conosciuti (voi e il/la vostro/a marito/moglie). Ai bambini piace molto. Non parcheggiateli davanti alla tv o ad un video gioco.
Non uscite, se lo fate, fatelo solo per andare a fare la spesa o in farmacia, mantenendo le distanze di sicurezza. E se avete degli anziani soli come vicini, proponetevi per fare la spesa anche per loro.
Se volete vedere un amico, fatelo via Skype.
Alzate gli occhi dal vostro smartphone e dal pc e guardatevi negli occhi e pensate sono qui, devo solo aver pazienza, perché tutto passa.
Diario di una It-girl
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