Coltivate in giardino o anche sul balcone di casa, oppure acquistate al mercato o dal verduraio di fiducia, le erbe aromatiche sono piacevoli sia alla vista che all’olfatto e danno nuove sfumature di sapore ai nostri piatti.
Grazie al loro aroma gradevole e intenso, permettono di limitare l’uso di sale e condimenti grassi. Inoltre sono ricche anche di oli essenziali e il loro uso spazia dalla cucina, alla preparazione di infusi, liquori, medicinali, creme e anche profumi.
Le erbe aromatiche si possono utilizzare in diversi modi. Ecco alcuni accorgimenti per mantenere più a lungo la loro fragranza: acquistate fresche si devono immergere in un bicchiere d’acqua fredda e riporre in frigorifero, dove si manterranno per cinque o sei giorni; oppure si possono pulire le foglie, tritarle, pressarle in una vaschetta per il ghiaccio e conservarle in freezer, manterranno il profumo anche dopo tre o quattro mesi.
E possono essere anche le protagoniste principali di una ricetta, basta mixarle sapientemente con dell’olio extravergine di oliva ed ecco pronto un sugo facile, facile, per una serata estiva.
Le specie di piante aromatiche sono tantissime, ecco l’elenco delle principali, nonché le più usate in cucina:
Alloro: pianta sempreverde, diffusa nelle zone dal clima temperato. In Italia cresce spontaneamente nelle zone centro-meridionali e lungo le coste. Le foglie sono lucide, di un bel color verde scuro brillante, se tagliate rilasciano un profumo molto gradevole. E’ molto apprezzata anche come pianta ornamentale. E’ usato in cucina per insaporire stufati, selvaggina, brodi, marinate e minestre e alcuni salumi, per aromatizzare piatti di carne e pesce e per profumare intingoli.
Basilico: molto popolare nella nostra cucina, è una pianta erbacea con foglie ovali, setose e tenere dal colore che varia dal verde chiaro al verde intenso, con colorazione anche rossastra. Proviene dall’Asia tropicale, ma ormai è largamente diffuso in Europa, nelle Americhe e nell’Africa tropicale. In Italia famoso è quello ligure a foglie piccole e molto profumato. Con il suo aroma caratterizza molte salse, tra cui il pesto alla genovese e la salsa di pomodoro, ma è ottimo anche per minestroni e zuppe e non può mancare nella classica caprese.
Erba cipollina: è una pianta erbacea perenne e appartiene alla famiglia delle Liliaceae, probabilmente originaria dall’Asia. Cresce in prati, luoghi erbosi e di montagna fino a 2500 metri di altitudine. Forma dei piccoli bulbi dai quali partono steli cilindrici e vuoti. E’ impiegata fin dai tempi antichi per insaporire le pietanze più svariate e, grazie al suo colore verde smeraldo, per guarnire i piatti. Le sue foglie si usano intere o sminuzzate per profumare minestre, insalate, uova, pesci e formaggi freschi. Il suo aroma ricorda quello della cipolla, ma più delicato.
Maggiorana: appartiene alla specie Origanum, è originaria dell’Asia centro meridionale e dell’Europa, può crescere spontaneamente ed è favorita dai climi caldi, è infatti presente in tutto il bacino mediterraneo e mal sopporta le temperature invernali, viene dunque coltivata una volta all’anno. E’ usata per insaporire carni grasse, legumi, funghi e salse. E’ impiegata anche nella preparazione di tisane, per le sue proprietà sedative e antisettiche.
Menta: appartiene alla famiglia delle Labiate. Tra le più diffuse: la menta piperita, la mentuccia e la menta romana. La prima ha un aroma molto forte e deciso, mentre le altre due sono più delicate e più usate in cucina. Cresce spontanea in tutta Europa, nell’Asia minore e nell’Africa settentrionale. Le foglie sono ovali, colore verde chiaro. Si sposa benissimo con zucchine, frittate, macedonie, gelati e sorbetti. Si usa anche per preparare tisane digestive e purificanti e, in Marocco, un tè caldo rinfrescante.
Origano: è una pianta erbacea perenne, ha foglioline di color verde scuro, ovali arrotondate verso la base e con un minuscolo picciolo e sono profumatissime. In Italia è presente in quasi tutte le regioni, dalla pianura ai 1300 metri di altitudine. E’ una delle erbe aromatiche più utilizzate nella cucina mediterranea, soprattutto nell’Italia meridionale, per il suo profumo intenso e stimolante. Si usa in numerose preparazioni di carne, pesce, nelle insalate ed è l’ingrediente fondamentale delle pizze tradizionali, soprattutto della pizza margherita o della napoletana. Viene utilizzato anche nella preparazione della salsa di pomodoro e di molti altri piatti del sud e per conservare ortaggi sott’olio e sott’aceto.
Prezzemolo: originario delle zone mediterranee, cresce spontaneamente nei boschi e nei prati delle zone temperate, teme infatti il freddo. La caratteristica principale è che, in cucina, viene utilizzato quasi dappertutto sia per insaporire i cibi, sia per decorare. Ha inoltre la capacità di ravvivare l’aroma di altre erbe e spezie e proprio per questo, tritato finemente, è utilizzato nella preparazione di salse, antipasti, primi e secondi di carne, ma soprattutto di pesce. Va consumato e utilizzato a crudo per mantenere il sapore, nei piatti caldi invece va aggiunto a fine cottura.
Rosmarino: è un arbusto legnoso che nasce spontaneo nei paesi mediterranei, ma si è acclimatato anche nella zona dei laghi prealpini e nella pianura padana in luoghi sassosi e collinari. Può raggiungere grandi dimensioni, ha un aroma molto intenso, ha foglie verde argenteo e fiori color viola chiaro. Viene utilizzato per aromatizzare insalate e viene agiunto in molte pietanze come arrosti, intingoli e piatti a base di patate. Si usa anche nei paté di fegato di agnello, manzo, coniglio, anatra ed oca ed è ottimo su pane e focacce. I rametti di rosmarino servono anche per aromatizzare olio ed aceto, rendendoli più gustosi ed ahche più digeribili.
Salvia: è una pianta a portamento cespuglioso, con fusto molto ramificato e foglie di colore grigio-verde, molto aromatiche. Fino agli ’60-’70 veniva raccolta in Italia ed esportata in tutto il mondo. Attualmente il maggior produttore mondiale è la Turchia. Si usa in mille modi, soprattutto per insaporire particolari tagli di carne bianca come scaloppine e saltimbocca e dà un ottimo sapore ad olio, formaggi e verdure e specialmente al burro fuso per condire le paste fresche ripiene e non (tortellini – gnocchi – ravioli ecc.). L’importante è usarla a piccole dosi per non sovrastare il sapore dei cibi.
Timo: è una pianta che cresce in piccoli cespugli spontanei con fusto legnoso e foglioline grigio-verdi, estremamente aromatiche. Tipica delle regioni mediterranee, la si trova in Italia dal mare fino a 900 metri di altezza in terreni aridi, ghiaiosi e ben esposti al sole. Si usa con molta parsimonia per insaporire numerose preparazioni quali pesci, carni bianche e rosse, zuppe di legumi e cereali e verdure. Aggiunto alle carni conservate o alle salamoie rallenta la formazione di muffe.
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