Sorrento è la terra dei colori, dei profumi, dell’allegria, di un’estate che pare non finire mai.
Quando si arriva si è subito colpiti dalla quantità di alberi di limoni e arance che abbelliscono la ridente cittadina, situata a soli 46 chilometri da Napoli, nella penisola sorrentina.
Patria di Torquato Tasso, che qui nacque nel 1544 e terra delle Sirene (uccelli con artigli, testa di donna e seni), che. secondo la mitologia vivevano su un’isola collocata lungo la costa proprio al largo di Sorrento. Con un pizzico di immaginazione, si possono rivedere le agili navi greche solcare le onde ed Ulisse legato all’albero maestro per ascoltare indenne il pericoloso canto di queste donne mitologiche.
Il bel centro storico si sviluppa attorno a piazza Sant’Antonino con la Basilica dedicata all’omonimo Santo, protettore della città insieme ad altri cinque patroni (pochi se si pensa che Napoli ne conta ben 57!). Una chiesa che rappresenta il principale luogo di culto dei sorrentini nonostante la presenza poco distante della Cattedrale.
Il borgo, costruito sopra un alto terrazzo tufaceo, si snoda nella centralissima Corso Italia da cui partono le caratteristiche stradine, costellate da botteghe che vendono prodotti tipici. Da qui la vista abbraccia tutto il golfo di Napoli, con la maestosità del Vesuvio, fino alle suggestive isole di Ischia e Procida.
La città ha ospitato numerosi personaggi famosi come Goethe, Byron, Shelley, Lamartine, Keats e Leopardi, ed ha ispirato Ibsen nella scrittura di “Spettri” e Giambattista De Curtis che, sulla terrazza dell’Imperial Hotel Tramontano, ha composto la famosa canzone “Turna a Surriento” in onore alla Zarina che veniva proprio qui a passare le sue vacanze.
Sorrento è stata anche set cinematografico, qui infatti nel borgo marinaro di marina Grande venne girato il film “Pane, Amore e…” per la regia di Dino Risi e con gli attori Sophia Loren e Vittorio De Sica, e sono state girate numerose scene della fiction “Capri”.
Da visitare il Museo Correale di Terranova dove sono esposte collezioni di reperti greci e romani e di porcellane di Capodimonte, con una sezione dedicata alla pittura del XVII- XVX secolo, nel parco c’è anche un Belvedere dove si gode una magnifica vista sul golfo e proprio per questo motivo è scelto da moltissime coppie per unirsi in matrimonio.
Un’altra location preferita dai futuri sposi, soprattutto stranieri, è il chiostro duecentesco in tufo della chiesa di San Francesco, con al centro il maestoso albero del pepe. Adiacente ci sono i giardini pubblici della Villa Comunale, anche da qui si gode un’imprendibile vista che spazia fino a Napoli, oltre che sul porto di Marina Piccola da cui partono i collegamenti per tutte le isole.
Sorrento è conosciuta anche per gli intarsi in legno, la produzione napoletana per secoli arricchì e decorò le dimore dei re e dell’aristocrazia del regno delle Due Sicilie. A quella napoletana si aggiunse nella metà del XIV secolo, la produzione intarsiata sorrentina. Merita una visita il MUTA, il Museo Bottega dell’Artelignea, dove sono custoditi preziosi e pregiati esempi di questa produzione locale e documenta la cultura ed il paesaggio in cui essa nacque e fiorì.
A Sorrento occupa un posto rilevante l’enogastronomia. La specialità più famosa nel mondo è il Limoncello, liquore ottenuto da antiche ricette, dalle bucce di limone di Sorrento Igp, con alcol, acqua e zucchero. E la Delizia al limone, un dolce creato nel 1978 dal pasticciere sorrentino Carmine Marzuillo, si tratta di una torta fatta con una base di pan di spagna, bagnato con uno sciroppo a base di limoncello e farcita e ricoperta di crema a base di limone.
Un’altra specialità sono gli Gnocchi alla Sorrentina, fatti di patate, farina ed acqua e conditi con salsa di pomodoro con mozzarella fiordilatte, parmigiano e basilico. Quindi infornati in un piccolo tegame di coccio e serviti molto caldi.
Molto gustosi anche i Cannelloni alla Sorrentina, ripieni di ricotta di pecora, ragù napoletano e mozzarella fiordilatte.
Naturalmente in tutti i locali della città si mangia dell’ottimo pesce fresco.
Dove dormire:
Imperial Hotel Tramontano, uno degli hotel storici di Sorrento, a picco sul mare.
Dove mangiare:
Trattoria Emilia, aperta nel lontano 1947, si mangiano specialità caserecce sorrentine con vista sull’incantevole baia di Marina Grande.
Ristorante Museo Da Caruso, una sorta di museo dedicato al famoso tenore Carus,o dove vengono proposti piatti della cucina locale in chiave gourmet.
Ristorante ‘O Parrucchiano La Favorita, fondato nel 1868 da Antonio Ercolano, seminarista, che aveva imparato l’arte della cucina fra i fornelli del locale seminario arcivescovile, inventore dei Cannelloni Sorrentini, che si possono gustare seduti in una delle tante terrazze che si sviluppano nel bel giardino costellato da alberi di limoni e arance.
Cosa comprare:
dappertutto potete trovare prodotti tipici del luogo, se invece cercate qualcosa di diverso Unica Concept Store, è l’indirizzo giusto se volete portare a casa un gioiello particolare, un capo insolito o un accessorio d’arredamento. Rosaria Amuro, la proprietaria, va alla ricerca di originali brand nazionali e internazionali particolari da proporre alla sua fedele clientela.
Per info:
www.sorrentotourism.com
www.comune.sorrento.na.it
www.fondazionesorrento.it
www.fondazionebiagioagnes.it
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