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Il cioccolato frena l’invecchiamento cognitivo

E’ vero che il cioccolato frena l’invecchiamento cognitivo? Pare proprio di sì.

Da uno studio svolto da équipe di ricercatori dell’Università dell’Aquila coordinata dal professore Giovanbattista Desideri, della Divisione Geriatrica, si è scoperto che i flavonoli del cacao, anti-ossidanti, sono dei veri e propri alleati del cervello, e che un modesto consumo quotidiano abbinato ad una dieta equilibrata è in grado di frenare il deperimento cognitivo che ogni anno interessa oltre il 6% delle persone con più di 70 anni.

Non importa se sia in polvere, sotto forma di tavoletta o di bevanda, l’ultimo potere del cacao pare sia quello di contrastare l’Alzheimer. Oltre da essere un antidepressivo e un antiossidante, nonché buono, aiuta a migliorare le funzioni dei vasi sanguigni e a ridurre la pressione, ed ha anche il vantaggio di contrastare l’invecchiamento delle cellule cerebrali.

Il merito è dei flavonoli del cacao, trattasi di composti appartenenti alla classe dei flavonoidi. Questi componenti naturali del cacao, nelle giuste dosi, sarebbero in grado di aiutare a frenare il declino cognitivo.

Lo studio ha coinvolto novanta persone anziane già interessate da un declino cognitivo lieve, condizione che comporta la perdita di memoria e che può progredire fino ad arrivare alla demenza e all’Alzheimer.

I pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi, a ciascuno dei quali è stata somministrata una quantità variabile di bevanda contenente flavonoli per un periodo di otto settimane. Le quantità distribuite sono state rispettivamente di 990 mg, 520 mg e 45 mg. Per isolare l’effetto dei flavonoli del cacao inoltre sono state inibite tutte le altre sostanze che possono contenere questi composti come il tè, l’uva, io vino rosso e le mele.

Alla fine dell’esperimento i volontari sono stati sottoposti ad alcuni test neurofisiologici per misurarne la memoria, a breve e lungo termine, i riflessi cognitivi, la velocità di pensiero ed è risultato che coloro che avevano assunto i flavonoli in dosi medio-alte sono risultati i più bravi e hanno fornito la dimostrazione scientifica che i flavonoli funzionano, mantenendo il cervello più giovane e reattivo.

Lo studio dei flavonoli del cacao apre adesso la strada, per ridurre l’effetto insulina-resistenza, nel tenere sotto controllo la glicemia  e nel migliorare la funzione cardiovascolare, tutte funzioni che va no a beneficio del cervello.

A questo punto, in attesa di altre importanti scoperte in merito, beviamoci pure una bella tazza di cioccolata o mangiamoci un pezzo di tavoletta di cioccolato senza doverci sentire in colpa.

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