Oggi 19 marzo, oltre ad essere l’onomastico di tutti coloro che si chiamano Giuseppe e la festa dei papà, è anche una ricorrenza speciale. E’ infatti il compleanno del Maestro. Il soprannome con il quale è conosciuto da tutti Gualtiero Marchesi.
Ho incontrato Gualtiero la prima volta qualche anno fa. Ecco il racconto: in una calda sera di fine estate, mentre giro tra i padiglioni di Taste of Milano, dopo aver assaggiato alcuni piatti proposti dai vari chef presenti, tra cui la cipolla caramellata e soffiata di Matias Perdomo, arrivo allo stand del Marchesino dove seduto al tavolo insieme al Maestro c’è un giornalista che conosco e che si alza a salutarmi. Lui decide di aggregarsi a me nel tour, ma prima di lasciare lo stand vado a salutare Marchesi, che ho intervistato mesi prima via mail. Mentre mi avvicino lui per prima cosa, senza sapere ancora chi sono, si alza e mi dice in milanese “un basin” e mi bacia sulle guance…Ecco, il ricordo più bello che mi è rimasto della serata e di Taste of Milano è questo: il “basin” di Gualtiero Marchesi, il Maestro. Scusate se è poco.
Il secondo incontro è avvenuto qualche mese dopo: ero andata con un’amica a visitare l’Excelsior, il nuovo centro commerciale del lusso in Galleria del Corso, aperto solo da un mese. Siamo rimaste deluse, niente di che. In Italia questi centri arrivano sempre in ritardo e a Londra esistevano già almeno vent’anni fa e molto, ma molto più belli. Al piano sotterraneo un food-store, e al piano rialzato un bistrot dove ci siamo fermate a pranzo. Mentre stavamo aspettando i nostri piatti, guardo giù dalla balconata e sulla scale mobile che scende chi vedo? Ma il Maestro! Lo saluto con la mano e lui ricambia con un sorriso. Lo vediamo girare per il piccolo supermercato di prelibatezze. Si ferma al banco della frutta, guarda i prodotti sugli scaffali, scruta la carne nel reparto macelleria. Poi risale con il suo trench chiaro. Allora io mi alzo e vado a salutarlo e… voilà altri basin. Ecco la cosa più bella della mia giornata a Milano, con l’acquisto del cappottino di cammello di MaxMara!
Il terzo incontro ravvicinato è stato al Marchesino, il suo ristorante in piazza della Scala a Milano. Gualtiero è una persona squisita, è bello sentirlo parlare e nei discorsi mette sempre una citazione, e che citazioni… E’ spiritoso e simpatico. E’ il padre e il nonno che vorresti. E i suoi 84 anni non lo fermano, perché è una vera fucina di idee. Mi ha confessato che di notte dorme poco perché il suo cervello e la sua testa continuano a lavorare, a pensare a nuove idee da realizzare. Lasciata la Franciacorta nel dicembre 2013, entro fine anno concretizzerà un altro progetto: l’apertura di un ristorante e relais con venti camere e 13 suites al castello di Agrate Conturbia (No), vicino al lago Maggiore.
Auguri Gualtiero! …e cento di questi giorni.
No Comments