Ho un sesto senso sulle belle serate e quella che si è svolta all’Excelsior di Milano per presentare il nuovo monorigine Kafa Forest Coffee della Lavazza è stata una di queste.
Ad interpretare questo monorigine primordiale è stato chiamato il nuovo tristellato Niko Romito, chef e patron del Reale di Castel di Sangro (Aq), che ha realizzato un menù tutto a base di caffè.
Francesca Lavazza, presidente del gruppo, ha spiegato che l’idea di questo nuovo caffè è venuta a Giuseppe Lavazza, vicepresidente, che, nei suoi viaggi alla ricerca delle migliori origini del caffè, è approdato a Kafa, nel centro dell’Etiopia. Qui le piante di caffè non vengono coltivate, ma crescono spontaneamente nella foresta pluviale. Le ciliegie sono raccolte a mano e danno origine a una produzione limitata di pregiato “forest coffee”. Per questa singolarità, nel 2010, Kafa è stata riconosciuta come “biosphere reserve” dell’Unesco, diventando patrimonio dell’umanità.
Nasce quindi un caffè monorigine super premium, 100% Arabica, che racchiude la fragranza della rigogliosa foresta etiope della regione di Kafa. Il prodotto sarà servito esclusivamente nei ristoranti stellati e nei bar, caffetterie e ristoranti di alto livello, oltre che in selezionati foodstore. Grazie al pacchetto di macinato disponibile negli stessi punti vendita, anche il consumatore finale potrà portarsi a casa il caffè etiope.
Prima di assaggiare i piatti preparati da Romito, ci hanno servito lo stesso Kafa aromatizzato con cardamomo, cannella e rafano, accompagnato da pop-corn zuccherati: davvero originale come aperitivo!
E siamo partiti con l’antipasto: acciughe, caffè, gin, salvia e yogurt, un accostamento di sapori molto particolare abbinato a Riesling Tradition Hugel 2010, poi brodo leggero di vitello e cannella con tortelli di manzo, una squisitezza, tanto che avrei fatto volentieri il bis!, accompagnato da Bianchi grilli per la testa (il nome è bellissimo!) Trebbiano d’Abruzzo Torre dei Beati 2011.
Come secondo Niko ha proposto Animelle, panna, limone e caffè. Non avrei mai immaginato che un giorno avrei assaggiato anche le animelle, però never say never ed ecco che le ho mangiate e assomigliavano tanto a del petto di pollo! Qui l’abbinamento vino è stato fatto con Villa Bucci Bianco Riserva 2009.
Un altro secondo consistente in capocollo, mandorle, caffè e misticanza con Terre di San Leonardo della Tenuta San Leonardo ed infine, la cena si conclude con un trionfo di dessert, ovvero Essenza, un dolce che è già in carta da quattro anni al Reale, e in cui protagonista è la polvere di caffè con riduzione di frutto della passione, pralinato di nocciole, mandorle tostate, cacao e genziana. Che dire? accompagnato da Barolo Chinato.
A chiusura della serata una tazzina di caffè Kafa Forest Lavazza. Of course!
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