Un team tutto al femminile quello di Dicocibo. Il locale è stato aperto il 10 gennaio 2011 da Chiara Guarnerio, Silvia Scalzi e Roberta Spagnoli. Amiche e anche socie di un’agenzia pubblicitaria.
Il leit motif dell’arredamento è il bianco e nero. All’entrata si viene accolti da un trompe-l’oeil black and white. Pavimenti in legno, pareti bianche ed una tutta nera che viene usata come una lavagna dove scrivere gli eventi del mese e anche come sfondo per il palcoscenico dove ogni venerdì si esibiscono a turno gli artisti.
Tavolini bianchi con piani in vetro dove prendono posto libri vari sia di cucina che di altri argomenti, apparecchiati con tovagliette bianche di carta con profili neri come se fosse quadri appesi con tovaglioli di carta che riprendono l’arredamento. Ed è illuminato da tante lampadine “nude”, che pendono dal soffitto.
I coperti sono trentacinque, ma per cene private a buffet arrivano fino a cinquanta. Un locale simpatico, giovane e divertente, veramente sui generis, dove i piatti nel menù sono proceduti da nomi di fantasia.
Come benvenuto mi hanno portato uno stuzzichino: una fettina di polpettone con verdure. Poi ho assaggiato la “Contadinella”: zuppetta di polenta con radicchio, cannellini e crema di gorgonzola, un piatto sfizioso e decisamente particolare. Poi la “Carbonara sbagliata” ovvero spaghetti alla chitarra trafilati al bronzo con carbonara di asparagi.
Infine per finire in dolcezza un “dolcedolce”: crumble di mele con gelato. L’alternativa al dolce invece è il “dolcecaffè”, ovvero un caffè accompagnato da gianduiotti di pane al cioccolato, brutti ma buoni alle mandorle e bicchierini golosi.
Chef del Dicocibo è Antonio Policastro.
Pane e grissini sono contenuti in una borsina da shopping di plastica. Carta dei vini senza pretese che conta una decina di etichette.
Il ristorante, forse un po’ penalizzato dalla zona dove è ubicato, (ed è un vero peccato!) è aperto per pranzo dal lunedì al venerdì, giorno in cui di sera organizzano una cena con spettacolo a tema che varia settimanalmente, per esempio c’è quella dedicata al Festival di Sanremo o al Brasile, piuttosto che al sud, oppure recital di cabarettisti o cantanti.
Buon rapporto qualità – prezzo.
Via Antonio Cecchi 10
20146 Milano
Tel. 338 – 3850830
Apertura da lunedì a venerdì dalle 11 alle 15 e il venerdì anche la sera con spettacolo dalle 20.30
P.S. Amuse- bouche, acqua e coperto sempre inclusi!
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