La ceramica è di moda
Diario di una It-girl

La ceramica? E’ di moda!

Metti una serata d’estate a Brera, nella centralissima Via Fiori Chiari, nell’omonimo spazio, che è diventato per tutto il periodo dell’Expo sede di Casa Abruzzo e che dal 25 al 27 giugno ha ospitato “La Ceramica è di moda”, progetto ispirato ai motivi cinquecenteschi delle ceramiche dei Castelli.

Una brillante idea per valorizzare le eccellenze abruzzesi avuta da Cecilia Greco, presidente del Polo Moda Inn che ha pensato a tre concept moda legati al food e all’arte. Ognuna delle aziende presenti ha creato una linea di prodotti ispirati alle famose ceramiche abruzzesi, tanti piccoli capolavori nel vero senso della parola. Per me è stata anche l’occasione per conoscere tante piccole e grandi realtà di una regione che, purtroppo, conoscevo poco.

Il Cravattificio Santo Stefano ha realizzato una cravatta con decori cinquecenteschi, un papillon, una pochette da uomo, un plastron per occasioni formali e una fascia con decorazioni di cristalli montati a mano. Orli e cuciture sono interamente fatti a mano, Le cravatte di Italo Ferretti sono anche le preferite da Barak Obama.

Ripani, azienda produttrice di pelletteria, ha presentato due borse gioiello, con rosono in pietre dure e nappe di seta cruda, una borsa da braccio di forma circolare che ricorda il piatto della ceramica Castellana e un classico rivisitato: la Kelly bag in versione di raso in seta imprimé.

Montaliani, azienda produttrice di camicie su misura dalle stoffe stupende, ha portato due camicie con intagli e decori ad arco moresco, grottesche e mascheroni di ispirazione cinquecentesca, pareo sartoriale ed espadrillas coordinate.

Metal – Service invece ha firmato due cinture in nappa invecchiata in botte, intagliate a laser, con fibbie cloisonné, con semi in oro, cristallo di rocca, turchesi e perle naturali; una custodia per tablet stampato con decori di ispirazione castellana, un portacravatte, due bracciali intrecciati a mano che ricordano i canestri abruzzesi.

Anche Germaine Bombampete, titolare di Villa Eta, brand di cosmesi bio-naturale di cui vi parlerò in un post a parte, ha dato il suo contributo al progetto creando uno speciale packaging in ceramica con decori  di Castelli per i suoi prodotti a base di olio extra vergine abruzzese.

E che dire delle originali etichette limited edition in ceramica della cantina Piattelli, di cui ho assaggiato l’ottimo vino bio?

Presenti anche le aziende Ceramiche Simonetti, Studio 52 di Daniela Faiani e Di Giosaffatte Art con le loro bellissime ceramiche.

Ciliegina sulla torta: aver conosciuto lo stylist abruzzese Filippo Flocco, con i quale sono subito entrata in sintonia, creatore di alta moda e abiti da sposa in Teramo, ma anche consulente stilistico di aziende che portano il loro prodotto in tutto il mondo. E anche Eliana Casaula, insieme a Filippo Flocco qui nelle vesti di direttori creativi di Casa Abruzzo.

Ospite d’onore dell’inaugurazione l’affascinante Jo Squillo.

Buffet tutto abruzzese con il pane De Giorgis, l’olio evo Bombampete, il Pan Ducale, i formaggi e i salumi dell’azienda agricola Fracassa e il miele dell’Apicoltura Marcacci.

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