Visitare Parigi in 48 ore? Si può!
Certo per vederla tutta ci vogliono molti più giorni, ma se avete a disposizione solo poco tempo, per chi c’è già stato e per chi ancora non la conosce, ecco alcune mie dritte per trascorrere al meglio un breve soggiorno nella Ville Lumière, la città più romantica del mondo.
PETIT DEJEUNER
Angelina è sicuramente il posto ideale per consumare le petit-déjeuner. Andate nella sede storica, quella di rue de Rivoli, daventi ai Jardins de Tuileries e a due passi dal Louvre e da place de la Concorde. Le salon da thé è stato fondato nel 1903 dal confiseur austriaco Antoine Rumpelmayer, che lo chiamò così in onore di sua nuora Angelina. Qui nelle sale in stile Belle Epoque, potete fare colazione dove si sedettero Marcel Proust, Coco Chanel e tanti altri personaggi famosi. Vi consiglio la ricca petit-déjeneur Angelina composta da una bevanda calda a scelta, spremuta fresca di arancia o pompelmo o limone, croissant, briochine varie, uova cucinate come volete, pane, burro e confetture, miele, crema di marroni e macedonia di frutta, oppure potete scegliere le uova alla Benedict con una flute di champagne. Ottima la cioccolata calda e da provare il goloso Mont Blanc, specialità della casa.
MUSEO YVES SAINT-LAURENT
Merita assolutamente una visita il museo Yves Saint-Laurent dedicato al famoso couturier, inaugurato lo scorso autunno nel suo atelier in avenue Marceau, dove in trent’anni dal 1974 al 2002 il genio ha disegnato i suoi abiti. All’interno sono esposte le sue creazioni, una cinquantina di capi di haute couture, tra cui quelli più emblematici come lo smoking, la sahariana, la tuta, il trench, che sono la quintessenza dello stile YSL, passando per le sue collezioni ispirate alla Cina, al Marocco, alla Spagna e alla Russia. Nel museo si può visitare anche lo studio del sarto e sono presenti schizzi, fotografie e films. All’entrata si viene accolti dal volto di Yves Saint-Laurent ritratto da Andy Warhol, in uno dei suoi conosciutissimi multipli. In una piccola sala si può assistere al documentario dal titolo “Un’aquila a due teste” con la testimonianza di Pierre Bergé, compagno dello stilista. C’è la stanza dei bijoux, una parete di gioielli, ognuno racchiuso in una piccola teca. Ci sono gli accessori, i disegni di Saint Laurent e, in video, ci sono le testimonianze degli impiegati che per decenni hanno lavorato con lui in quelle stanze. Yves Saint-Laurent è stato il primo couturier ad archiviare sistematicamente i prototipi fin dalla sua collezione di esordio e ora finalmente tutto il suo lavoro, iniziato nel gennaio del 1955, quando è diventato l’assistente di Christian Dior, e terminato il 5 gennaio 2002, con l’annuncio del suo definitivo ritiro, è disponibile nelle sede del musée Yves Saint Laurent di Parigi, oltre che in quello di Marrakech, aperto una quindicina di giorni dopo quello nella capitale francese.
I MUST
Dato che 48 ore non sono molte, per visitare en passant un po’ tutta Parigi, l’ideale è prendere uno di quei bus a due piani che attraversano tutta la città, comodi, alcuni dotati anche di free wifi, con traduzione in tantissime lingue, tra cui anche l’italiano e che consentono di scendere e di risalire facendo sosta nei punti più interessanti. Il biglietto per un tour in autobus con BigBusParis con formula “hop-on hop off” di 1 giorno costa €33,00 e comprende l’accesso gratuito e preferenziale a molte delle attrazioni e soste previste, tra cui il Louvre, il Musée d’Orsay e l’Opéra Garnier.
DOVE DORMIRE e DOVE MANGIARE
Se cercate il lusso, ma discreto, a due passi da Faubourg Saint Honoré e dagli Champs Elysées, in un palazzo del 1897 appartenuto a Pierre Cardin si trova l‘Hotel Splendide Royal ultimo nato della Roberto Naldi Collection. E’ il più piccolo hotel a 5 stelle di Parigi. Solo 12 eleganti suite e junior suite distribuite nei sei piani, due per ciascun piano: luminose, arredate in stile classico con un raffinato tocco italiano con l’utilizzo marmi, boiserie, specchi e dotate di tutti i comfort per far sentire l’ospite come a casa attraverso anche un maggiordomo personale. Insomma un vero angolo di pace nel cuore di Parigi. A piano terra, aperto anche a clienti esterni, c’è il ristorante Tosca, un piccolo gioiellino, guidato dallo chef executive Vito Grippa, autore di una raffinata cucina italiana, d’impronta mediterranea, realizzata con prodotti freschi che arrivano direttamente dall’Italia. Al menu che mi ha preparato lo chef io ho abbinato lo champagne Arlaux Premier Cru Brut Rosé, ma la carta dei vini conta circa 150 etichette di cui la maggior parte italiane. E se avete voglia di pizza, perché no?, l’indirizzo giusto è Bijou, nome migliore non poteva scegliere Gennaro Nasti che ha aperto il locale nel 2016 ai piedi della collina di Montmartre, non lontano dal Sacre Coeur. Chiamarla pizzeria è veramente riduttivo. Gennaro crea, come le definisce lui stesso, delle pizze contemporanee, con impasti particolari studiati e sperimentati, preparate con materie prime tutte Made in Italy. Tra le pizze che ho assaggiato nella degustazione che mi ha preparato, ho apprezzato tantissimo quella con impasto a base di semola e champagne, avevate qualche dubbio? Più easy, l’Hotel Marceau Bastille, situato nel quartiere storico del Marais, vicino alla Bastille e alla Gare de Lyon e a pochi metri dalla fermata della metropolitana Bastille. Recentemente rinnovato, l’albergo è arredato in stile moderno con colori vivaci e accoglie all’interno della hall e del salon- bar una galleria d’arte con opere che cambiano tre volte l’anno e che si possono acquistare. Le 55 camere, dove predomina il color ciclamino, si suddividono in urban ed écolo. L’hotel dispone anche di una sala fitness.
SHOPPING
Al primo posto sicuramente le Galeries Lafayette per fare shopping sotto la cupola in stile Art Noveau di questi grandi magazzini aperti nel 1912, se si è fortunati si può capitare in una giornata di sconti speciali, proprio come è successo a me che ho acquistato con il 40% di riduzione una deliziosa borsa a tracolla molto primaverile. Oltre alle griffe storiche per lustrarsi gli occhi, come Louis Vuitton, bello il palazzo di sei piani sugli Champs Elysées che ospita la Maison, (pensate che fuori c’è sempre la coda per entrare!) Christian Dior, Chanel, ecc., io ho scoperto alcune boutique innovative come quella di Nelly Wandji, un concept store, che le definisce cabinet de curiosité, in cui ha raccolto il meglio delle creazioni africane: abiti, scarpe, accessori, quadri e tanto altro. Un capo da assolutamente da comprare è la casquette, il tipico baschetto nero che una vera parisienne deve possedere. Li trovate un po’ dappertutto e alla portata di tutte le tasche. Io, ça va sans dire, l’ho acquistato nero.
COME ARRIVARE
Se volete provare l’esperienza di viaggiare di notte ed arrivare riposati a Parigi scegliete come me Thello, giovane compagnia ferroviaria che propone collegamenti diretti tra l’Italia e la Francia a prezzi accessibili. Si prende il treno la sera alle ore 23.13 dalla stazione di Milano Centrale e si arriva la mattina dopo alle 9.55 alla Gare de Lyon, trascorrendo il viaggio in una confortevole cabina con bagno. Ad ogni passeggero che sceglie questa sistemazione viene data una trousse da viaggio con accessori per la toilette, pantofole e una bottiglietta d’acqua. A bordo, nella carrozza ristorante, viene servito un aperitivo di benvenuto e la mattina la colazione è offerta. Al ritorno la partenza da Parigi è alle ore 19.10 e l’arrivo in Italia è alle ore 6 del mattino. Per info e prenotazioni consultare il sito: www.thello.com
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