Andare fino in Toscana per uno cooking show?
Certo che si può, se l’evento è a Firenze, la culla del Rinascimento, e la location è il lussuosissimo Hotel Brunelleschi a due passi da Piazza del Duomo.
Un cooking show vegano che ha visto protagonisti Giusepe Bonadonna, chef executive resident del ristorante Santa Elisabetta e lo chef ospite Michele Maino, dell’Osteria Al 55 di Milano.
I due hanno realizzato un classico della pasticceria italiana: la Torta della Nonna, dolce le cui origini sono contese tra Arezzo e Firenze.
Giuseppe Bonadonna ha proposto la ricetta tradizionale della torta con la base di pasta frolla, il ripieno di crema pasticcera, ricoperta con un altro disco di frolla, spennellata con un rosso d’uovo e poi una volta cotta spolverizzata con zucchero a velo e pinoli.
Mentre Michele Maino l’ha preparata in versione vegana – crudista utilizzando anziché la pasta frolla, una pasta fatta con farina realizzata con noci e nocciole frullate, a cui ha aggiunto dei datteri in sostituzione dello zucchero e spennellata con burro di cacao. Per quanto riguarda la farcia, la crema pasticcera è stata sostituita con un impasto composto da burro di cacao, banane, curcuma in polvere per dare colore, pepe nero e burro o olio di cocco.
Purtroppo io non sono un’amante delle banane e quindi ho preferito la versione classica della Torta della Nonna, ma sono sicura che se Michele dovesse realizzarla con un altro frutto la gradirei moltissimo.
Per l’occasione lo chef Michele Maino ha donato al suo collega un menu vegano che sarà introdotto nella carta del ristorante Santa Elisabetta, visto il numero in aumento di persone che seguono questa tipo di alimentazione, e che è stato realizzato a quattro mani e che io, insieme ad un paio di colleghi, ho avuto il piacere di assaggiare la stessa sera in anteprima nel suggestivo ristorante, un gioiellino con soli sette tavoli, situato al primo piano della Torre Pagliazza, la più antica di Firenze.
Il menu è stato introdotto da un amuse bouche: crema di topinambur con erba aglina accompagnato da Prosecco di Valdobbiadene Valdo Doc Extra Dry. Come antipasto paté di piselli e gelato di cipolla di Tropea caramellata, seguito da un risotto ai porcini mantecato al miso bianco. Il secondo piatto è stata una mimesi della classica tartare di carne, realizzata con carote nere, insalata di sedano, patate novelle, semi di canapa decorticati e patata mantecata al lime. Un crumble di rabarbaro e panna di mandorle ha chiuso la cena. In abbinamento al menu, Alessandro Recupero responsabile Food & Beverage dell’Hotel Brunelleschi ha scelto i vini dell’azienda agricola Antinori: Bramito del Cervo Igt 2015 Tenuta Castello Della Sala 100% Chardonnay Scalabrone Doc 2015; Tenuta Guado al Tasso 40% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot, 30% Syrah Fichimori Igt 2015; Tormaresca 90% Negroamaro 10% Syran Aleatico Tenuta Aldobrandesca 100% Aleatico. Ottimo matrimonio tra i piatti vegani e i vini dell’azienda toscana.
Sabato 25 giugno l’evento si ripeterà, ma i protagonisti dello show cooking saranno i ”secondi” degli chef, che si sfideranno realizzando la stessa ricetta.
Del bellissimo Hotel Brunelleschi invece vi parlerò in un post a parte.
Insomma, per fare una parafrasi un cooking show val bene un viaggio!
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