Di notte mi sveglio continuamente perché, nonostante abbia messo la sveglia all’iPhone, temo di non sentirla e di non svegliarmi (cosa che tra l’altro non mi è mai capitata!). Quindi alla fine mi alzo alle 6.30, faccio la doccia, mi vesto e alle sette vado a far colazione.
Mi sparo l’ultima omelette con ham, mushroom and cheese, niente onion e pepper per paura di non digerire, anche questo fondamentalmente senza motivo perché gli altri giorni non ho mai avuto problemi a digerirla e quindi lo faccio solo per una sorta di precauzione.
Lo Star Clipper è attraccato al Pireo. Devo lasciare definitamente la mia cabina, la 106. Sul ponte del Tropical bar Martin sbrigo tutte le formalità per sbarcare. Saluto Carole, Roger e Nicola, allegro e scherzoso come sempre e gli altri passeggeri che ho conosciuto durante la mia crociera.
Scendo per l’ultima volta la scaletta, nella stazione portuale ritiro il mio bagaglio e salgo sul pullman, dove mi attendono Margaret e Molly, per l’escursione Atene e Acropoli e in seguito il trasferimento all’aeroporto. Ci accompagna Natascia, una greca che, in inglese, ci fa da “cicerone”.
Trovo Atene brutta, case fatiscenti, tanti negozi e appartamenti vuoti con cartelli in greco appesi fuori, dove immagino che ci sia scritto “vendesi” o “affittasi”. Noto anche tanti locali a luci rosse, tipo lap-dance o cose di questo tipo. Ci fermiamo a visitare il Museo dell’Acropoli, in generale però vedo che siamo tutti stanchi, e alla prima occasione ci fermiamo a sedere su panchine o altro.
Ritorniamo sul pullman, una breve sosta allo stadio dove si è svolta l’inaugurazione dei giochi olimpici, scatto una foto alla statua di Melina Mercouri, attrice e benefattrice greca, che mi ricorda il mitico film Topkapi e poi proseguiamo per l’aeroporto.
Baci e abbracci con Margaret e Molly e ci separiamo ognuna per il suo check-in. Mi metto in coda a quello del mio volo. Finalmente è il mio turno. L’hostess di terra mi dice che la mia valigia supera di 5 kg il peso consentito per i bagagli in stiva. Non mi stupisco più tanto, perché già all’andata la mia Samsonite pesava 23 kg ed ora quindi pesa 2 kg in più cioè 25. Mi comunica che devo pagare 14 euro per ogni kg in più, le chiedo se è proprio necessario, lei va a consultarsi con una collega, poi ritorna e mi risponde che va bene così e non devo pagare nulla. Potere di Isabella o semplice fortuna? Non me lo chiedo due volte e mi allontano dal banco. Mentre giro per l’aerostazione ritrovo le due texane e decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa insieme. Poi di nuovo saluti e baci e stavolta è l’ora del mio volo quindi mi dirigo al gate d’imbarco.
Il volo atterra a Malpensa in perfetto orario. Sono emozionata: fra poco finalmente rivedo monamour! Mi faccio aiutare da un ragazzo che, gentilmente, prende la mia valigia dal nastro rotante ed esco. Lo cerco con lo sguardo e finalmente lo intravedo. Baci e abbracci, mi dice subito che sono abbronzatissima ed io, ancora con la testa sul veliero, inizio a raccontargli la mia avventura, ma questa voi la conoscete già…
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