La Sicilia è una meta perfetta per un vacanza: un mix di mare, cultura, arte e sapori. Il periodo ideale per visitarla è sicuramente la tarda primavera e inizio e fine estate: quindi i mesi di aprile, maggio, giugno e settembre sono perfetti, ed essendo l’isola caratterizzata da un clima mite, anche in ottobre si possono trovare delle bellissime e calde giornate. Scopriamo quest’isola magica dove il filo conduttore sono i luoghi e i monumenti insigniti come Patrimonio dell’Umanità per l’Unesco e lo stile barocco.
Il modo migliore è arrivare in aereo e noleggiare un’automobile all’aeroporto, vi consiglio di rivolgervi a Discovercars. Potete effettuare la prenotazione della vettura direttamente online sul loro sito, scegliendo tra diversi modelli quella più adatta a voi e dove potete trovare anche tante speciali offerte comprese già di tutti i supplementi, le tasse e gli extra obbligatori, così da non avere sorprese al vostro arrivo all’ufficio di noleggio. E soprattutto decidere anche di ritirare l’auto in un aeroporto e restituirla in un altro.
Per dormire potete scegliere tra il resort a cinque stelle, il B&B o l’agriturismo. Sono tutte ottime soluzioni, dipende solo dal vostro budget.
Il tour inizia da Palermo, città arabo-normanna, il cui centro storico è stato dichiarato nel 2015 Patrimonio dell’Umanità Unesco, dove vi suggerisco di fermarvi almeno due giorni. Da visitare: Palazzo dei Normanni, la più antica residenza reale europea, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, con all’interno la Cappella Palatina, una basilica a tre navate famosa per i mosaici bizantini, La Cattedrale con la tomba di Santa Rosalia, patrona della città; la chiesa della Martorana, una delle chiese in stile bizantino più belle d’Italia, la piazza Pretoria con al centro l’omonima fontana o come la chiamano i palermitani la “fontana della vergogna”, per via delle statue nude; e poi il Duomo di Monreale e il castello della Zisa, il cui nome deriva dall’arabo e significa “la splendida”, circondato da un rigoglioso giardino e da splendide fontane. Non può mancare una visita ai tre mercati della città: Vucciria, Ballarò e Capo, un tripudio di colori, profumi e sapori, per immergersi nella vitalità e tipicità della città e per assaggiare gli street food palermitani: la meusa (panino con la milza), lo sfincione (focaccia con pomodoro e caciocavallo), le panelle (frittele di farina di ceci) e naturalmente senza dimenticare le arancine.
Da Palermo ci si sposta verso la punta estrema sud occidentale dell’isola, prima tappa il tempio greco di Segesta, splendido esempio di stile dorico con 36 colonne e perfettamente conservato. Si prosegue per Erice, delizioso borgo medioevale arroccato sulla montagna, da cui si gode una vista meravigliosa sul mare fino alle isole Egadi. Il paesino è caratterizzato da stradine fiorite e negozietti di artigianato. La giornata termina a Trapani, per la visita al tramonto delle Saline, tra mulini a vento e antichi edifici. E per gustare la versione trapanese con il pesce del cous-cous, piatto d’influenza araba.
Il quarto giorno si arriva ad Agrigento per la visita alla Valle dei Templi, Patrimonio dell’Umanità Unesco, con il Tempio della Concordia, il Tempio di Giunone, il Tempio di Castore e Polluce, le cui stupende quattro colonne sono il simbolo della città. Per poi continuare per Piazza Armerina, in provincia di Enna, dove visitare la Cattedrale, il Castello Aragonese e, l’edificio più famoso, Villa Romana detta “del Casale”, che conserva intatti i suoi splendici pavimenti a mosaico e dal 1997 è iscritta nella lista Unesco dei Patrimoni dell’Umanità.
Si prosegue direzione sud verso Ragusa Ibla, capitale del Barocco siciliano, con l’antico centro storico e sue bellissime chiese che, insieme ad altri comuni della Val di Noto, è stata eletta Patrimonio Unesco come “rappresentante il culmine e la fioritura finale dell’arte barocca in Europa”. Modica invece, oltre alle sue bellezze architettoniche sempre in stile barocco tra cui spicca la chiesa di S. Giorgio, è famosa anche per essere la città del cioccolato. Vi consiglio di andare all’Antica Dolceria Buonaiuto, che si trova proprio nella via principale della cittadina che, da sei generazioni produce cioccolato e dove potrete degustare le varie tipologie per poi decidere quale acquistare. Merita una capatina anche Noto, chiamata “giardino di pietra” perché in ogni angolo si possono ammirare capitelli, fregi barocchi, chiese e palazzi nobiliari, il più famoso è Palazzo Nicolaci di Villadorata, trionfo del barocco.
Dalla Val di Noto ci spostiamo a est, a Siracusa, definita da Cicerone la più grande e bella di tutte le città greche, dove visitare il Parco Archeologico della Neapolis, e passeggiare per le viuzze dell’isola di Ortigia, dove si trova il Duomo di Siracusa, la cattedrale della Natività di Maria Santissima.
Il sesto giorno si risale sulla costa orientale oltrepassando Catania, che terremo come ultima visita, attraversando la suggestiva Riviera dei Ciclopi, con Aci Castello, Aci Trezza, chiamata così per i faraglioni che la caratterizzano e che la leggenda vuole che siano i massi scagliati da Polifemo contro Ulisse. Si arriva a Taormina, che domina il mare dall’alto, e da cui si gode la vista dell’Etna. Località di un turismo d’élite internazionale, la cittadina è circondata da cipressi e fichi d’india. Da visitare il teatro Greco, dove d’estate si svolgono rappresentazioni teatrali, la seicentesca chiesa di S. Pancrazio e Palazzo Corvaja, il Duomo di S. Nicola e non può mancare una passeggiata in corso Umberto, che attraversa tutta Taormina da nord da Porta Messina a sud da Porta Catania, costellata da botteghe, negozi di souvenir, boutique e caffè famosi dove gustare la tipica granita siciliana accompagnata dalla brioche col tuppo.
L’’ultimo giorno del viaggio coast to coast nella Trinacria, lo dedichiamo a Catania, altro esempio di stile barocco. Da via dei Crociferi, denominata così per la presenza in soli duecento metri di ben quattro chiese, attraverso la Pescheria, coloratissimo e tipico mercato di pesce, si giunge alla Cattedrale di S. Agata, patrona della città, che si affaccia su piazza Duomo, dove al centro campeggia la famosa fontana dell’elefante, detto “O Liotru“, simbolo della città.
Ed è proprio dall’aeroporto di Catania, dopo aver restituito l’auto a noleggio al banco di Discovercars, che si parte per tornare a casa con la Sicilia nel cuore, in attesa di ritornarci presto.
Photo Credit copertina: Vucciria – Guttuso @turismo.comune.palermo.it
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