In una location d’eccezione pieds dans l’eau o sarebbe meglio dire pieds dans le lac, perché siamo in uno dei laghi più belli d’Italia, il lago di Como, si trova il ristorante AcquaDolce.
Arredamento moderno con tavoli ben distanziati uno dall’altro, sedie in rattan naturale e una bella veranda con grandi vetrate che si aprono completamente d’estate. Mise en place semplice e raffinata con tovaglie color avorio e tortora.
Ci danno il benvenuto con un Prosecco e ben quattro deliziosi amuse bouche: gazpacho di pomodoro con melone, anguria, cetriolo; pollo, patate e funghi, il Rocher al foie gras (da scartare proprio come il famoso cioccolatino!) e terrina di maiale.
Pane e grissini fatti in casa sono accompagnati da mousse di burro e olio evo Dop toscano del Chianti.
Chef del locale, da dicembre 2013, è il ventiquattrenne comasco Davide Calanchini, che, nonostante la giovane età, vanta un cv a 5 stelle con esperienze lavorative nei più prestigiosi ristoranti d’Europa come il Maze di Gordon Ramsay, Le Gavroche dello chef Michel Roux Jr, l’Apsleys dello chef Heinz Beck, il Noma di Copenaghen fino ad approdare in Italia all’Enoteca Pinchiorri.
Al ristorante AcquaDolce, Davide ha finalmente l’occasione di applicare tutto ciò che ha imparato in giro per il mondo, realizzando piatti raffinati, molto curati nella presentazione ed estremamente creativi. Con l’uso di erbe e fiori (sicuramente retaggio delle conoscenze apprese al noto ristorante danese) e l’accostamento di semplici ingredienti con materie prime
Iniziamo con tartare di gamberi rossi di Sicilia, sedano, riso soffiato e latte di burrata d’Andria leggermente affumicato (affumicatura aggiunta spruzzata da una boccetta come se fosse un profumo), e carpaccio di Fassona piemontese, piccole verdure in agrodolce e scaglie di formaggio lariano d’alpeggio. Poi capesante scozzesi, maiale e crema di melanzane ai fiori di sambuco.
Come primo piatto: risotto “Selezione Riseria Re Carlo” con scampi di Sicilia, burrata d’Andria e lime (piatto della tradizione) e paccheri al ragout di trota del nostro lago su crema di carote. A seguire baccalà in crosta di olive nere, cavolo rosso brasato al Porto e purea di sedano rapa.
Terminiamo con due originalissimi dessert. Una passeggiata nel bosco: lamponi ripieni allo yogurt e rosa, gelato al pino e infuso di miele e bacche di ginepro con una “terra” dai sentori di bosco, funghi e muschio e Dopo le 20:00, interpretazione del classico after eight con cioccolato fondente, cioccolato bianco, mousse alla menta e gelato al cioccolato bianco, il tutto all’interno di una sfera di cioccolato.
Il caffè è accompagnato dalla piccola pasticceria: macarons ripieni di cioccolato bianco con infuso di tè alla rosa, zuccherino al lime, Finanziera, tronchetti di cioccolato al latte con ganache alla menta, diamantino al cacao con coulis di frutti di bosco e fragola disidratata e tavoletta di cioccolato fondente. Un finale graditissimo.
Alcuni piatti del menu sono contraddistinti da due simboli che spiegano se è gluten-free o vegetariano. Oltre alla carta, si può scegliere tra il menu della tradizione, quello degustazione di 4 portate di pesce o carne, oppure percorso sensoriale ovvero un viaggio degustativo tra 9 portate a sorpresa, preparato dallo chef. Un altro piatto della tradizione è il fritto del lago (salmerino, persico, trota salmonata e non) e zucchine con salsa tartara.
La carta dei vini conta una cinquantina di proposte, noi abbiamo scelto Franciacorta Millesimato Rosé Le Marchesine.
A dirigere il locale, la molto professionale Simona Guffanti, che con due soci ha dato vita a questo ottimo ristorante. Vista mozzafiato, splendida location e cucina d’alta classe sono il mix di ingredienti per una cena romantica, un pranzo tra amici, una speciale ricorrenza o un matrimonio da favola.
AcquaDolce dispone anche di un attracco per barche e motoscafi. What else?
Via Regina 26
22010 Carate Urio (Co)
Tel. 031- 400260
P.S. uno chef fuoriclasse che farà sicuramente strada, bravo Davide!
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