Il Satèn è stato il protagonista della XIX edizione della degustazione in verticale organizzata dall’azienda Villa Franciacorta.
L’appuntamento annuale tanto atteso e ambito da giornalisti, appassionati ed esperti del settore è stato condotto da due sommelier d’eccezione: Nicola Bonera, miglior Sommelier d’Italia nel 2010 e Dennis Metz, miglior Sommelier in carica e vincitore dell’ultimo Premio Franciacorta.
In degustazione dieci annate, tra il 1996 e il 2009, quest ultimo presentato in anteprima per l’occasione.
Il Satèn nasce nel 1995, ed è uno dei prodotti simbolo della maison franciacortina, che da sempre segue una filosofia aziendale nel rispetto della natura e della tradizione, infatti Villa Franciacorta utilizza esclusivamente le proprie uve provenienti dai 37 ettari di proprietà al fine di garantire passaggio per passaggio l’intera filiera produttiva. Il Satèn è chiamato così perché ricorda la morbidezza del satin, tessuto setoso e vellutato.
E rappresenta circa un quarto della produzione dell’azienda Villa Franciacorta, che ne produce ogni anno circa 250.000 bottiglie.
Corrado Cugnasco ed Ermes Vianelli, rispettivamente enologo e direttore della produzione, hanno illustrato il percorso evolutivo che ha caratterizzato le diverse vendemmie negli anni di riferimento. Mentre i conduttori delle degustazione in verticale, Nicola Bonera e Dennis Metz hanno richiamato l’attenzione degli ospiti presenti sulle due caratteristiche principali che fanno del Satèn Villa l’esemplare di spicco del panorama franciacortino: la freschezza del frutto nelle annate più recenti e la rotondità e corposità del gusto in quelle invecchiate.
Ogni annata degustata ha espresso al meglio le caratteristiche e le peculiarità delle diverse vendemmie. Ed è ciò che l’azienda Villa si prefigge ogni anno con i propri millesimi: contraddistinguere l’annata e valorizzare il terroir.
I vini che hanno ottenuto le migliori preferenze sono stati il 2004 con 91,9 punti, il 1996 con 90,6 e il 2001 con 89,8 punti.
La verticale si è conclusa con una gradevole sorpresa: la degustazione alla cieca di un ultimo vino: Satèn Selezione 2001, con una sboccatura di 7 anni e 12 di vita. Alessandro Bianchi, patron di Villa Franciacorta ha affermato: “Sono molto orgoglioso della possibilità di fare la filiera completa, usando solo uve di nostra produzione, senza comprarle da altri, a discapito anche delle condizione climatiche delle annate. Come nel 1999, che per colpa di una forte grandinata non abbiamo potuto accontentare i nostri clienti.”
E’ seguito un aperitivo nel antico granaio, con diverse sfiziosità: focaccia farcita con porri, gamberi in carrozza, tempura di verdure, capesante alla schiuma di cioccolata bianca, tramezzini al salmone, tartare di manzo al profumo di limone, tortina rustica e la carbonara che non c’è accompagnati da Magnum Franciacorta Extra Blu Extra Brut Millesimato 2007. E poi un light lunch: gnocchetti di ricotta di capra al burro, timo e speck abbinato a Franciacorta Cuvette Brut Millesimato 2006, il cubotto di manzo in trasparenza con patate sabbiose e carote glassate con Franciacorta Selezione Brut 2004 e piccola torta di rose al profumo d’arancia con zabaione al rosé naturalmente abbinato Franciacorta Rosé Demi-sec.
Quale sarà il vino protagonista della degustazione in verticale del prossimo anno? Ne riparleremo nel 2014!
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