E’ una di quelle realtà italiane che mi piacciono perché è la dimostrazione che si può fare squadra per promuovere il territorio e farlo anche bene. DaZero lo fa da 5 anni. I tre fondatori: Giuseppe Boccia, communication manager, Paolo De Simone responsabile produzione e sviluppo e Carmine Mainenti, amministratore, raccontano così la loro storia imprenditoriale: si sono resi conto che i prodotti della loro terra non erano adeguatamente valorizzati, hanno dunque dato vita a DaZero, con idea di proporre una pizza di tradizione napoletana, sia per impasto che per lavorazione, ma con materie prime cilentane di alta qualità, tra cui molti Presidi Slow Food.
Il 23 luglio 2014 a Vallo della Lucania, un piccolo paese del Cilento, è nata quindi la prima pizzeria, seguita da altre quattro: a Matera, Torino e due a Milano (in via dell’Orso e in via Luini), con quasi 700mila pizze sfornate.
Un successo fatto anche di numeri importanti: nel 2018 l’attività ha generato un fatturato di 3 milioni di euro, nel primo semestre del 2019 c’è stato un incremento del 60% e DaZero punta a superare i 5 milioni di euro entro fine anno, con una spesa di circa 900mila euro in prodotti del Cilento. Inoltre 45 dipendenti su 72 sono di provenienza cilentana (62%). E, altra nota rilevante, entro la fine del 2019 sono previste ulteriori 20 assunzioni.
Per festeggiare questo traguardo dal prossimo 23 luglio sarà introdotta nel menu una nuova pizza in edizione limitata: Primula Palinuri, che porta il nome del fiore simbolo del Parco Nazionale del Cilento, area protetta a sud della provincia di Salerno.
Gli ingredienti della pizza, che io ho assaggiato in anteprima, sono: mozzarella di bufala del caseificio “Polito” di Agropoli, pesto di rucola, pomodoro datterino giallo dell’azienda agricola “Finagricola” di Battipaglia, cacioricotta di capra del Cilento dell’agriturismo “I Moresani” di Casal Vellino, basilico e olio extravergine d’oliva “San Salvatore”, e ricordano i colori del fiore (giallo, bianco e verde).
Durante la presentazione alla stampa ho potuto assaggiare anche tre gustose pizze: la Marinara cilentana con pomodoro a filetti dell’azienda “Maida” di Capaccio, alici di menaica “Donatella Marino” di Pisciotta, olive, aglio, origano, basilico e olio evo “San Salvatore”; Tonno e ammaccate: fior di latte, filetto di tonno artigianale dell’azienda “Aura” di Palinuro, cipolla di Vatolla, olive ammaccate “Salella”, basilico e olio evo “San Salvatore” e infine L’Orto d’estate con mozzarella nella mortella dell’azienda “Ciccio di Buono”, fiori di zucca, ricotta di bufala del caseificio “Polito” di Agropoli, salsiccia piccante artigianale “La Ferrante” del salumificio “G.ioi” e olio evo “San Salvatore”.
E sempre per celebrare l’anniversario l’opificio Santomiele, tra i più rinomati d’Italia, ha creato in limited edition, il “Signorino”, croccante con mandorle, melassa di fichi bianchi del Cilento, miele e agrumi locali.
Non potevano mancare, per concludere in bellezza la degustazione di tutti questi prodotti tipici, un assaggio dei golosi cannoli cilentani.
Il tutto abbinato agli ottimi vini dell’azienda San Salvatore: Gioì, spumante metodo classico, brut rosé millesimato 2015, e Vetere 2018, IGP Paestum rosato, entrambi 100% Aglianico.
DaZero
Pizza e Territorio
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