Viola come il mosto. Viola come…Viola Enoteca di Giorgio De Angelis e la moglie Rosa Sapio, entrambi con un passato lavorativo in grandi aziende, che hanno deciso di dare una svolta alla loro vita rilevando, quattro anni e mezzo fa, questo locale in zona Navigli.
I ruoli sono ben distinti: Giorgio in sala e Rosa in cucina. Una passione trasformatasi in lavoro, complice una super attrezzata cucina Electrolux, dove realizzare piatti che seguono il trascorrere delle stagioni e che compongono un menù che cambia quattro volte l’anno con alcune saltuarie variazioni.
Come scritto nell’insegna fuori dal locale: vineria con piccola cucina che, oltre ad offrire i taglieri di affettati e formaggi tipici da enoteca, peraltro ottimi, provenienti da Presidi Slow Food, propone anche una discreta carta di piatti con scelte per tutti i gusti, persino per i vegetariani.
La mia cena è partita con un aperitivo Franciacorta Brut Vezzoli 2011 e un piatto di stuzzichini vari.
Poi tre assaggi dei loro antipasti: insalata di riso nero, con pere, radicchio, scaglia di grana e noci, bruschetta boscaiola con gorgonzola e noci e miele d’acacia e petto d’oca affumicato presidio Slow Food con maionese all’arancia abbinato a un bicchiere di Champagne Marguerite Guyot Rosé.
Seguiti da due sfiziosi primi piatti : chitarrine al Chianti e speck dell’alto Adige e risotto Carnaroli ai funghi con petali di Castelmagno, che si sposano molto bene con Bolgheri rosso Ferrari Iris e figli 2011 e Chiavennasca di Balgera di Chiuro 1999. Come secondo costoletta d’agnello con riduzione all’uva fragola e lardo di Colonnata e filetto di maialino giovane al Pinot nero con mele renette e barbabietole accompagnati da Amarone La Dama 2008.
Rosa mi fa assaggiare un “bonus”, uno dei piatti molto graditi da coloro che non sono vegetariani, ma non amano particolarmente la carne: sformatino di zucca e carote con julienne di verdure e crema di Roquefort.
Infine conclude con un trittico di dolci: crostata di pere e cioccolato fondente e frolla frullata, torta soffice di zucca e carote con granella su mandorle e cheesecake ai frutti di bosco, dessert che compare tutto l’anno nel menù, cambia solo la frutta perché viene usata quella di stagione. Un calice di Malvasia puntinata Ultimo di Le Rose Vendemmia tardiva li accompagna.
Da Viola Enoteca, il vino viene proposto con una nuova e particolare formula ideata da Carlo Schettino della Wines Drops, una rete di vendita in cui le bottiglie provenienti da piccoli produttori vengono date in conto vendita a ristoranti, wine-bar, enoteche, e pagate solo se vendute al cliente, così da non avere in cantina una giacenza di bottiglie invendute.
La carta dei vini conta 130 etichette di cui ben 28 proposte al bicchiere, che non sono assolutamente poche e, soprattutto, così facendo, non si crea quell’ansia di dover finire a tutti i costi la bottiglia ordinata e si può variare tipo di vino a seconda della portata scelta. Proprio come ho fatto io.
Termino la mia cena con un buon caffè Chicco d’Oro, realizzato con una particolare miscela proveniente dall’Uganda.
Rosa e il marito Giorgio organizzano particolari serate a tema legate al mondo dell’arte e della cultura, oltre alla proposta del vino del mese o della settimana abbinato ad un menù degustazione
Gradevole l’arredamento con tanti richiami al colore viola e un bellissimo quadro che rispecchia lo spirito conviviale del locale. Vanta anche un piccolo, ma grazioso dehors dove pranzare nella stagione estiva.
Via Pavia 6/2
20136 Milano
Tel. 02 – 89421529
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena, la domenica solo a cena.
Parcheggio convenzionato (Meda Car) in via Meda 11, a pochi passi dall’Enoteca
P.S. Da Viola Enoteca si può venire anche per un aperitivo o un dopocena.
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