Ebbene sì, non mi vergogno a dirlo, purtroppo, non avevo mai assaggiato la cucina di Gualtiero Marchesi. Ma l’attesa è valsa sicuramente la pena, perché ho avuto l’occasione di pranzare al Marchesino insieme a lui: il Maestro.
Il ristorante è situato in piazza della Scala, a Milano, proprio di fianco al famoso teatro. L’arredamento, curato da Ettore Mocchetti, è elegante ed essenziale, con pareti color grigio-tortora come le tovaglie, pavimenti di rovere nero, dove spicca il rosso delle sedie in velluto in stile anni ’30. Ad una parete sono appese le foto di famiglia,tutti musicisti, a cominciare dalla moglie Antonietta, pianista, con una madre soprano e una nonna insegnante di musica, le figlie Simona che suona l’arpa e Paola il violino e i cinque nipoti che invece si dedicano a piano, violoncello, violino e flauto. Nella sala è esposta anche un’opera della figlia Paola dedicata al Teatro alla Scala. E c’è anche il famoso torchio, per realizzare l’anatra, un oggetto appartenuto alla compagnia di navigazione Cosulich.
Il Marchesino è aperto sin dalle 8 del mattino come caffetteria, si può quindi venire anche per fare colazione o per un aperitivo o per il tè del pomeriggio. Alle 12 apre il ristorante. Il menù viene presentato con un iPad, dove si possono vedere anche le foto dei piatti. Io e Donatella, l’amica che mi ha accompagnato, ci siamo affidate a Marchesi per la scelta delle pietanze.
Abbiamo iniziato con un amuse-bouche: sfere di riso allo zafferano impanato con farina di polenta e fritto. Come antipasto Carn’ e’ pesce, ovvero due carpacci uno di pesce e l’altro di carne, serviti con tre salsine: pomodoro leggermente piccante, salsa verde e maionese con senape in grani. Da mangiare con delle pinze, si avete letto bene proprie delle pinze! Poi ci ha proposto il risotto allo zafferano …anche al salto, piatto tipico milanese. Infine ben tre assaggi di dolci: millefoglie di ovis mollis, mousse al mascarpone e frutti rossi; la Marchesina, la Sacher di Gualtiero Marchesi con cioccolata e scorze d’arancia candita e infine tre gusti per un dolce: cioccolato, caffè e crème brûlé all’interno.
Finiamo il pranzo con la piccola pasticceria e un buon caffè. Le tazzine, i piatti, i sottopiatti, le posate e i bicchieri sono stati tutti ideati da lui, ci spiega Gualtiero.
E’ stata una vera emozione pranzare con il Maestro, colui che ha dato una svolta alla storia della nostra cucina, che ha saputo dare nuova vita ad antiche ricette, che quando crea un piatto crea un’opera d’arte.
“La semplicità è il lusso” ci ha detto Marchesi, proprio come i suoi piatti che nella loro semplicità sono dei capolavori e ha aggiunto: “Quando il cuoco si vuole esibire finisce per sbagliare.” Anche questo quanto è vero…
Piazza della Scala 2
Milano
Tel. 02 – 72094338
http://www.gualtieromarchesi.it/it/il-marchesino.html
P.S. Che bello averlo conosciuto, aver pranzato e chiacchierato con lui, come dice una pubblicità: “non ha prezzo”!
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