Terzo evento e seconda cena per me ad Expo Milano 2015. Questa volta il protagonista è stato il riso di Alessandria e Novara, sì perché il riso è chic, lo sapevate?
La serata si è svolta sulla terrazza all’ultimo piano del padiglione CibusèItalia e rientra nel programma di promozione del riso italiano, ideato e realizzato dall’Ente Nazionale Risi in occasione di Expo 2015, ed è stata organizzata dalle Camere di Commercio di Alessandria e Novara e dalla Provincia di Alessandria.
Le due province conservano da secoli la tradizione della coltura risicola, che per oltre 500 anni ha caratterizzato l’economia agricola del territorio a cui è associata l’espressione “terre d’acqua”, tipica di questa zona e collegata all’immagine del paesaggio della bassa novarese, conosciuta anche come “il mare a quadretti” per la caratteristica forma delle risaie.
Ma non solo riso, anche prodotti gastronomici e vini di alta qualità che ho potuto assaggiare durante l’aperitivo sulla terrazza esterna. A Novara per esempio si trovano vari tipi di salumi (il salam d’la duja, lafidighina, salame d’oca), passando per i formaggi più caratteristici come il Gorgonzola D.O.P. e arrivando alle note più zuccherate del miele e dei dolci (per esempio i biscottini di Novara, il Pane di San Gaudenzio e il Dolce della Cattedrale). Tra i vini i Doc a lungo invecchiamento come Boca, Fara e Sizzano; il Docg Ghemme,e tutti vini di gran corpo ottenuti dai vitigni tradizionali delle colline: Nebbiolo, Vespolina e Uva Rara, dai quali si ricavano anche i vini della più recente Doc“Colline Novaresi”.
I piatti tipici della provincia di Alessandria testimoniano invece un forte legame con la Liguria. Dal punto di vista enogastronomico ci sono infatti forti influenze liguri e mediterranee nei prodotti locali e nelle specialità culinarie del territorio, come, ad esempio, le focacce, tra cui la famosa focaccia novese, vicina per preparazione e degustazione alla focaccia genovese, la farinata, i pansotti, i corzetti, i ravioli al tocco e i dolci come i biscotti della salute di Ovada, molto simili ai biscotti del Lagaccio di Genova. Alessandria è famosa anche per la ricchezza della sua pasticceria composta da amaretti, baci di dama e krumiri. Tra i vini tipici della provincia alessandrina possiamo citare: l’Asti Spumante, il Barbera d’Asti, il Barbera del Monferrato, il Brachetto d’Acqui, il Grignolino,il Cortese dell’Alto Monferrato, il Dolcetto D’Acqui, il Dolcetto di Ovada.
La serata è stata condotta da Patrizio Roversi, sì proprio lui, il mitico conduttore televisivo mantovano di nascita, ma bolognese d’adozione, chi non ricorda la sua partecipazione a Lupo Solitario?
E il menu della cena non poteva che essere tutto dedicato riso. A cominciare dall’aperitivo, oltre ai salumi e ai formaggio del territorio citati prima, un finger food di riso Vialone Nano, uova e asparagi con formaggio Montebore. Poi un fresco antipasto. riso Artemide con verdure e gamberi. Il primo piatto è stato realizzato con uno show cooking dallo chef Piero Bertinotti del ristorante Pinocchio di Borgomanero (No): riso Carnaroli al gorgonzola, salsa ai peperoni rossi e noci caramellate.
Invece ad Andrea Ribaldone, chef del ristorante I due buoi di Alessandria è stata affidata la realizzazione del secondo: ossobuco, crema di riso Baldo alla milanese, interpretazione personale del tipico piatto meneghino. E alla fine il dolce: riso Roma, latte, liquirizia, fragole e limone.
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