Kaos organizzato alla Kuccàgna. Un kaos piacevole dove si può ordinare ciò che si vuole e nell’ordine che si vuole. Perché qui non ci sono le solite regole della sequenza: antipasto – primo – secondo.
Il restyling del ristorante quindi non ha coinvolto solo l’arredamento. Ma anche il modo di presentare i piatti nel menù.
L’arredamento è stato curato direttamente da Roberto e Marco Magnani, proprietari del locale, il primo responsabile della cucina, il secondo del servizio in sala.
l pavimenti sono in legno OSB, che sono poi i pannelli che chiudono i cantieri delle case in costruzione. Tre salette con le pareti dipinte di color tortora e color cemento. La prima più intima, con grandi vetrate che danno sull’entrata, ha il soffitto di alluminio, la seconda ha una nicchia riempita di ceppi e bottiglie con dentro luci a led, l’ultima ha il soffitto tappezzato di tappi di sughero. Anche le applique alle pareti sono formate da un rettangolo di legno con una lucetta a led.
I tavoli, recuperati dal vecchio ristorante, sono stati sgrezzati e apparecchiato con runner di lino che riprendono il colore delle pareti.
All’entrata del locale un grande bancone e un corner shop dove acquistare pasta, riso, olio, aceto, cioccolato, liquori, torrone di Alicante e sottolii vari, e una parete a scacchi realizzata con legni di recupero.
Da quando hanno riaperto sono stata due volte a cena a La Kuccàgna, la prima volta abbiamo provato il menù degli amici, un menù ad un prezzo contenuto, che cambia settimanalmente a seconda di ciò che offre il mercato in quel momento. In questo caso era tutto improntato sui funghi: zuppa di zucca e funghi, risotto ai porcini, guanciale dell’az.agr. Bettella al curry di frutta e finferli, gelato alla crema con salsa mou e noci. Solitamento consigliano un vino in abbinamento, sempre ad un prezzo low cost, ma dato che era il mio compleanno ho scelto lo Champagne Hubert Dauvergne Fine Fleur de Bouzy Grand Cru.
La seconda invece ho mangiato à la carte, abbiamo scelto un assaggio di tre antipasti pane ai cereali con composta di pere e pancetta selezione la Kuccàgna, salame di tre stagionature diverse con polenta di Storo e vitello tonnato scomposto su pane e cereali. Ottimi tutti e tre in particolar modo il vitello tonnato destrutturato per la sua originalità.
Come primo abbiamo preso zuppa di legumi, zucca e porcini con tagliolini di foiolo e gnocchi di patata con fagiano, porcini e mascarpone. Mentre li mangiavo ho trovato un pallino a dimostrazione che il fagiano proveniva da una battuta di caccia!
Siamo passati direttamente al dessert: sfogliatina con mele, amaretti, uvetta e crema chantilly e duo di temperatura con castagne e salsa di cachi.
Abbiamo pasteggiato con un Morellino di Scansano Bellamarsilia 2011 dell’azienda Poggioargentiera.
La carta dei vini comprende 300 etichette italiane e straniere e 50 distillati, con la presenza di parecchie etichette di fama internazionale e con prodotti meno conosciuti, ad un prezzo più accessibile ma sempre con un occhio di riguardo alla qualità.
Quindi alla Kuccàgna siete liberi di ordinare il kaos.
Se invece non vi piace il Kaos, ma amate l’ordine, potete sempre affidarvi a due menù degustazione: Ordine di Terra e Ordine di Mare. Composti da otto portate ciascuno.
Per l’estate un bel dehors con luci cromoterapiche nella vicina cascina ancora da ristrutturare, ma che prende il suo fascino con questi colori.
LA KUCCAGNA
Kaos Cooking Restaurant
Via Milano 14
26010i Dovera (Cr)
Tel. 0373 – 978457
Giorno di chiusura: aperto tutti i giorni a cena, a pranzo solo domenica
P.S. Nuova formula nella presentazione del menù, ma sempre ottima cucina, i fratelli Magnani non sbagliano un colpo.
Foto di Valentina Oprandi
No Comments