Maurizia Gentili
Arte

Maurizia Gentili: la Vinarella

Dipingere con il mosto del vino è una tecnica particolare, ma con la linfa della frutta e della verdura ancora di più. E’ questa la specialità che caratterizza un’artista piacentina: Maurizia Gentili.

Maurizia Gentili, è ormai conosciuta da tutti come la “Vinarella”, per la tecnica personalissima che utilizza per realizzare le sue particolari opere: i “Vinarelli”, delle acqueforti su carta di Fabriano dipinte con i pigmenti del vino. Il principio è semplice: alcuni componenti del vino, in particolare il rosso, con tannino ed antociani asciugandosi trasfondono il colore e ossidandosi si fissano sul supporto cartaceo. Le variazioni cromatiche vengono ottenute mediante giochi di strati e velature, di fluidità o densità, e naturalmente di tipo di vino: dal rosso, al rosato, al passito, per passare da un color vinaccia cupo ad un bronzo dorato. Spesso arricchisce il tutto con l’uso di foglia d’oro e pastelli.

L’artista piacentina Maurizia Gentili, da anni abitante a Carpaneto Piacentino, ha frequentato l’Istituto d’arte F.Gazzola, approfondendo poi le tecniche dell’incisione e della costruzione e decorazione terracotte, sotto la guida di vari esperti del settore. Dopo aver aggiunto per le sue stesure, anche l’uso di pigmenti ricavati dal vino rosso, recentemente si è cimentata nella sperimentazione dell’uso di linfe vegetali; come un’alchimista estrae dai prodotti della campagna piacentina (zucchine, cipolle rosse, asparagi, zucca, sedano, carote, peperoni rossi e gialli, basilico, radicchio, cavolo verza rosso, erbe aromatiche, spezie, foglie e gambi di carciofo, uva nera, sambuco, mirtillo, more, melograno) i colori che servono, applicando un trattamento speciale per far sì che si conservino nel tempo. L’esperimento è pienamente riuscito e si è concretizzato con una serie di disegni rappresentanti le valli piacentine e vari soggetti botanici, esposti a Cernobbio (Co), dietro richiesta della Coldiretti, per il convegno nazionale tenutosi nel 2010.

Maurizia, amante della natura, e sempre alla ricerca di nuove tecniche di espressione ha pensato di aggiungere alla sua particolarissima tavolozza di colori naturali ed ecologici, anche il pomodoro, “l’oro rosso” della pianura piacentina in una mostra nel paese di Borgonovo Val Tidone. Nel mese di aprile 2011 ha esposto a Verona al Vinitaly, presso lo stand del Consorzio Vini Piacentini.

A giugno presso lo spazio espositivo “Brigida” a Levanto. Mentre nel mese di settembre sono state esposte presso il centro di Lettura della Biblioteca e al caffè Italia di Rivergaro: nello spazio espositivo del comune di Castelvetro Modenese e nel Chiostro di S.Francesco a S.Giovanni in Persiceto (Bo). Ad ottobre è stata allestita una mostra a Bologna, presso Start-Fondazione Marino Golinelli-Laboratorio di Culture Creative.

Il suo sogno è di aver tempo di girare nei boschi e nei campi per raccogliere erbe e fiori spontanei e disegnare elementi botanici dipingendoli poi con la loro stessa linfa. Per ora si limita ad usare il suo orto-giardino come fonte naturale di colori ed ha trasformato la stanza del torchio, dove esegue i suoi lavori di incisione, in un variopinto insieme di vasetti pieni di concentrati di pigmento di vini diversi e linfe vegetali. A questo si aggiunge anche il sogno di passare dalla carta alla tela per realizzare le sue creazioni.

Nel suo curriculum espositivo troviamo, oltre all’Italia, Austria, Olanda, Gran Bretagna, Irlanda e Stati Uniti anche il Giappone, dove è tornata di recente, ottenendo lusinghieri successi di pubblico e critica.Vinarelloomaggio alle donne del vinotira ventosu e giù per lo scivolo

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