Uno schiticchio* a Milano presso Taglio, ha fatto da cornice alla presentazione di Natura in Tasca, raccolta di prodotti di artigiani siciliani selezionati da Fabrizia Lanza, ambasciatrice della tipicità siciliana.
La presentazione è stata introdotta dal documentario “Amuri – the sacred flavors of Sicily“, nato da un’idea sempre di Fabrizia, che si propone di riscoprire liturgie ed usi gastronomici legati alle ricorrenze religiose in Sicilia. Perché il cibo non è soltanto nutrimento, ma espressione antropologica di saperi e sapori tramandati di generazione in generazione e custoditi come segreti e riti devoti di famiglia.
Natura in Tasca è la massima espressione di questa filosofia. Un’attenta selezione dei migliori prodotti gastronomici provenienti esclusivamente dal territorio siciliano, un progetto nato nel 2012 da un’idea della famiglia Tasca d’Almerita, che coinvolge 30 produttori, altrettanti territori e oltre 100 referenze. Un sistema per valorizzare i piccoli, spesso piccolissimi, artigiani che inizialmente erano selezionati tra territori limitrofi alle Tenute Tasca d’Almerita e che oggi raccontano la Sicilia per intero.
Le cassette di Natura in Tasca raccontano più di trenta territori diversi, dalla montagna al mare, passando per storie che si tramandano da generazioni. Con l’Aperitivo siciliano potrete preparare in casa il pane nero di Castelvetrano da condire con origano delle Madonie bio, capperi di Salina presidio Slow Food e un pizzico di mandorle tostate. Ancora c’è la Pasta all’anciova, ricetta tradizionale del palermitano, che concentra in sé tutta l’essenza della Sicilia attraverso la combinazione tra filetti di acciughe, profumato aglio rosso di Nubia bio e l’estratto di pomodoro siccagno di Valledolmo. Dulcis in fundo, una cassetta dedicata esclusivamente ai dolci siciliani: sfince con miele di Mandarino di Ciaculli da Ape Nera Sicula, Mustazzoli panteschi con semola per cous cous e mandorle tostate, crostata di pesche bianche di Leonforte con marmellata di limone di Pantelleria.
Interessanti le confezioni per preparare un menù completo per le festività natalizie. Pranzo di Natale che contiene gli aromi necessari per preparare il tacchino arabo ripieno di pistacchio di Bronte e mandorle tostate; la semola rimacinata di grano duro per impastare i tradizionali ravioli amari panteschi e i filetti di acciughe per dare il giusto tocco finale all’insalata di tarocco e finocchio bianco. Per chi ama mettere le “mani in pasta”, non può mancare un grembiule da cucina, realizzato dalla sartoria sociale Al Reves con stoffe riciclate.
Mentre la confezione Brindisi di Capodanno propone il riso arborio di Leonforte per il particolare Risotto al Rosso del Conte, la semola di Perciasacchi BIO per il Filetto in crosta di Tumminia, il peperoncino di Fitalia per accompagnare il Baccalà fritto con bagnetto piccante, i capperi di Salina presidio Slow Food per la curiosa caponata di carciofi spinelli che può essere servita nel piatto da portata realizzato dalla famiglia Piscitello, artigiani della ceramica di Santo Stefano di Camastra dal 1870. Per festeggiare il nuovo anno, la cassetta contiene anche una Magnum di Almerita Brut.
E per la Befana arriva una calza realizzata sempre dalla Sartoria Sociale con stoffe riutilizzate, piena di dolci leccornie siciliane: il cioccolato di Modica, i Torroncini di Caltanissetta, i Cuddrireddra di Delia Presidio Slow Food.
In edizione limitata invece la cassetta Amuri per la Sicilia che contiene gli ingredienti per rivivere le tradizioni proiettate nel video. #amuriperlasicilia è anche un contest fotografico: dal 17 novembre al 13 dicembre 2015 gli utenti potranno pubblicare sulla nostra pagina Facebook o sugli altri social una foto o un video (max 15 secondi) che racconta il proprio #amuriperlasicilia. Potranno vincere una giornata a Regaleali nella scuola di cucina di Fabrizia Lanza e i lavori saranno selezionati dalla fotografa Shobha. Battaglia. Insomma ce n’è per tutti i gusti.
Ho avuto un assaggio di una parte di questi prodotti con lo sciticchio* citato all’inizio, ispirato proprio al documentario “Amuri – the sacred flavors of Sicily” ed iniziato con Cataratto, il nome non è molto allettante, ma il vino prodotto in Sicilia dall’omonimo uvaggio autoctono è ottimo. Viene accompagnato da crostoni di pane nero di Castelvetrano con pomodoro confit di Valledolmo, paté di capperi e finocchietto di Pantelleria, pasta d’acciughe, uovo sodo e olio nuovo. Poi arancine di S.Lucia con riso Arborio di Leonforte e scaccia ragusana con salsa di pomodoro siccagno di Valledolmo. A seguire una buonissima minestra di ceci di Villalba e maiale con aromi delle Madonie Bio abbinata al Nero d’Avola Lamuri. Infine i dolci: cubaita con mandorle di Buacina e sficce al miele di mandarino da Ape Nera Sicula con Diamante d’Almerita, da uve Moscato e Traminer, chiamato così perché prodotto nel 1994 per le nozze di diamante del conte Giuseppe.
*mangiata di cose sfiziose tra amici
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