A chi non piacciono i formaggi? C’è un posticino a Roma che vale la pena di essere visitato ed è veramente il paradiso di coloro che amano mangiarli. Si chiama Beppe e i suoi formaggi e si trova al Ghetto ebraico.
Una bottega di proprietà del pastore piemontese Beppe Giovale, che propone una vasta selezione di formaggi rigorosamente a latte crudo di produzione familiare, ma anche formaggi imperdibili di piccoli produttori italiani e francesi, salumi di artigiani che lavorano in modo etico e responsabile e un’attenta enoteca con vini naturali. Tutti i prodotti si possono acquistare e portare a casa o gustare sul posto ai tavoli posti all’interno e alcuni anche all’esterno del negozio.
“Discendo da una famiglia di casari, i Giovale, che producono, stagionano e affinano formaggi da latte di capra, mucca e pecora. Una famiglia di pastori da circa 400 anni, con animali al pascolo nella Valle di Susa e Val Sangone.” spiega Beppe. “A Roma con Beppe e i suoi formaggi 12 anni fa ho voluto portare tutta la nostra produzione e una bella selezione di piccoli produttori che come noi amano il lavoro artigianale e genuino”.
L’avventura dei Giovale nel mondo dei formaggi ha origini antichissime, risale infatti al 1621, anche se è nel 1891 con Eligio Giovale che inizia a svilupparsi una produzione che va oltre l’approvvigionamento personale. Ed è sempre nello stesso luogo, in Val di Susa che la famiglia Giovale continua a produrre formaggi con il latte dei loro animali che pascolano liberi in campo aperto. Nella con i figli Maria Teresa, Giuseppe e Alessandro, insieme ai nipoti Alain e Chantal, sono la progenie che conserva scrupolosamente i segreti di Eligio e che riesce a creare le fragranze di allora inalterate nel tempo.
I formaggi dei Giovale sono un prodotto d’eccellenza unico, di diverse tipologie: a pasta cruda, duri e semi duri, cremosi, teneri, erborinati, stagionati in alpeggio e in cantina e con diverse varietà di affinamento. Giusto per citarne alcuni: la Giallina, un formaggio vaccino a latte crudo a pasta dura e cotta, il Burro di Alpeggio di pura panna per centrifuga, il Barà che prende il nome proprio dalla razza Barà Pustertaler, il Sangonetto di pecora a crosta lavata e i Caprini a crosta fiorita. “È solo con latte buono che riusciamo a fare buoni formaggi” sostiene sempre Beppe “E i nostri animali sono animali felici che pascolano e vivono liberi fra i fiori di montagna”. Ed ha perfettamente ragione.
Dopo un assaggio di Giallina come aperitivo, accompagnata da Champagne Grand Cru Georges Vesselle, ci hanno preparato un tagliere con i seguenti formaggi: Piramide di pecora asciugata al carbone vegetale, Pecorino fresco, Ricotta di pecora affumicata, Barà vacca a crosta lavata, Blue Di Capra e confettura di pere. E anche un tagliere di affettati con prosciutto cotto leggermente affumicato, prosciutto crudo di Parma 24 mesi, speck, finocchiona e filetto. Abbiamo proseguito con Esprit Garibaldien Bianco 2021, blend di uve Grillo, Catarratto e Zibibbo, una cuvée speciale prodotta da Nino Barraco per Beppe e i suoi formaggi che si abbina alla perfezione con i loro prodotti.
Beppe e i suoi formaggi
Via Santa Maria del Pianto 9A
Roma
Tel. 06 68192210
P.S. Un bar à fromage di tutto rispetto da far invidia ai francesi! Parola mia!
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