Terme di Loipersdorf
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Terme di Loipersdorf

Immergersi nell’acqua calda di una piscina termale è una vera goduria, se poi fuori fa freddo, c’è la neve o la nebbia, il benessere aumenta ancora di più. Questo, insieme al fatto che non ero mai stata in Stiria, regione dell’Austria famosa per le sue acque termali e chiamata anche la Toscana austriaca per il clima mite e soleggiato, sono i motivi che mi hanno spinto a visitare le Terme di Loipersdorf.

Innanzitutto sono il centro termale più grande d’Europa, coprono infatti un’area di 36.000 m² con 35 diverse vasche e ambienti acquatici all’aperto e al coperto, 23 saune, 2 ristoranti, 5 hotel per un totale di 1200 letti, un centro conferenze, un campo da golf, un centro fitness, 600.000 ospiti all’anno.

Sono nate nel 1981, in seguito ad una campagna di ricerca petrolifera effettuata negli anni ’70, dalla quale venne in superficie acqua termale invece dell’oro nero. L’acqua è salso bicarbonata e sgorga ad una temperatura di 62° centigradi proveniente da 1100 metri di profondità. E favorisce la guarigione dei disturbi articolari e della colonna vertebrale, fibriomialgia, è efficace nei trattamenti post-operatori e post-traumatici, nei disturbi del sistema circolatorio periferico e negli stati di stress vegetativo.

Vicino alle terme c’è una collina con dei dolmen che pare abbiano poteri energetici, speriamo che portino dell ‘energia positiva anche a noi.

Mi ha accompagnata nel mio viaggio Alessandra, con la quale ho in comune la passione per questi luoghi di benessere. Alloggiamo all’Hotel Loipersdorf, unico hotel quattro stelle lusso, in una bella camera spaziosa arredata in legno chiaro, con salottino e balcone con vista sulla campagna stiriana, per arrivarci si percorre un lunghissimo corridoio che ricorda il film Shining.

Per aprire la porta ci consegnano un braccialetto che assomiglia più ad un orologio Swatch, che serve anche per pagare tutte le consumazioni extra e per passare attraverso alcuni tornelli che si trovano nei corridoi delle terme.

Due piccole pecche, nonostante l’hotel sia di nuova costruzione, in bagno manca il bidet, e in televisione su 46 canali disponibili, 42 sono di lingua tedesca, due russa e due inglesi che alla si rileva essere uno solo…Neanche un canale italiano, almeno per restare aggiornati sulle notizie. In compenso c’è acqua minerale di cortesia e bollitore per tè e caffè. Ad ogni modo noi siamo qua per provare le terme e quindi possiamo anche farne a meno per un paio di giorni.

Dopo un aperitivo di benvenuto, con il vino Uhudler, un rosato che richiama ill Fragolino, segue una buona cena a buffet al ristorante dell’hotel e poi a nanna. La mattina seguente dopo la colazione sempre a buffet nello stesso ristorante, andiamo a cambiarci perché, in costume, accappatoio e ciabattine dobbiamo trovarci nella hall per iniziare la visita delle terme. Io e Alessandra arriviamo in ritardo, non è da me lo so, ma è successo…Sono già partiti tutti e noi cerchiamo di raggiungerli, ma i cartelli sono tutti in tedesco e ci perdiamo in quel dedalo di corridoi. Un’altra piccola pecca, se vogliono aprire al mercato italiano devono perlomeno mettere delle scritte in inglese.

Ad ogni modo, dopo il giro di visita all’intera struttura, guidato da Wolfgang Wieser, affascinante e cordiale CEO delle Terme di Loipersdorf, il gruppo si divide ed io Alessandra ci rilassiamo nella grande piscina laguna nelle Terme da Vivere ci spostiamo all’aperto e ci godiamo l’acqua termale a 36°. All’una pranzo al Marktrestaurant con una deliziosa crema di zucca, petti di pollo e mousse al cioccolato. Nel pomeriggio Grotta Salina con stalattiti di sale di 250 milioni di anni fa del massiccio dell’Himalaya e Alphasfera, una stanza con dei lettini che si muovono seguendo il nostro respiro e dovrebbero rilassarci, maciò  non succede perché le persone che condividono con noi questa esperienza cominciano a ridere e disturbano il nostro relax…

La sera cena Thermenheuriger Wagner, una tipica trattoria stiriana vicina all’hotel, dove assaggiamo piatti tradizionali del luogo, mi rimangono in mente delle buonissime Wiener Schnitzel, insalata con grossi fagioli neri (ne porterò a casa un sacchetto), affettati, formaggi, crauti e dolci squisiti.

Il giorno dopo escursione gastronomica in due aziende della zona il Mulino Berghofer e il prosciuttificio Vulcano di cui parlerò in un post a parte.

Ritornate in hotel, trascorriamo il resto della giornata nel Mio Schaffelbad” (il catino che in passato si usava per lavare il bucato ma anche per fare il bagno) è la versione elegante e raffinata di quel catino, questa è la zona Vip per chi cerca il massimo della distensione e del relax, e per questo è vietato l’ingresso a bambini e ragazzi d’età inferiore ai 16 anni (meraviglia!). In una superficie di 8.500 mq, distribuiti su quattro piani, si trovano piscine, saune, zone relax e anche una biblioteca. Mentre Alessandra ha solo l’imbarazzo della scelta per rilassarsi in una nelle 14 saune, io intraprendo un personale tour termale, immergendomi in alcune delle 14 piscine con acqua alla temperatura di 36°.

Mi dispiace abbandonare l’acqua calda, ma dobbiamo prepararci per la cena che si svolge allo Schmankerleck, il rsitorante tipico stiriano situato all’interno de “Il Mio Schaffelbad”, dove degustiamo un altro ottimo menù composto da piatti accattivanti, molto curati anche nella presentazione.

Il giorno dopo rientriamo in Italia, ci aspettano di nuovo 750 km di strada, la distanza che separa Milano dalle Terme di Loipersdorf, ma li rifaremmo più che volentieri per ritornare qui in Stiria un’altra volta.

 

 

 

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