Viaggi

Vacanze slow? In Ticino

Se siete alla ricerca di una vacanza slow, il Ticino è la nuova meta per questo tipo di turismo. Terra di laghi tra cui quello di Lugano e il Maggiore, di cui un terzo è in territorio svizzero, è proprio l’acqua il fil rouge di questo itinerario che inizia dal Parco delle Gole della Breggiadichiarato area naturale protetta nel 1998 dal Governo e dal Parlamento dei Ticinese, ed iscritto anche nell’inventario federale dei siti e dei monumenti di importanza federale (IFP). Una vera oasi di pace e relax di 6,5 ettari che si trova nella parte inferiore della valle di Muggio, lungo il corso del fiume Breggia per circa 1 chilometro e mezzo con un ricco patrimonio geologico e paleontologico. L’area è caratterizzata da un ricca varietà di ambienti naturali diversi: acque correnti, cascate, rapide, stagni, rupi, pareti a picco, prati e boschi. E da una quarantina di specie vertebrate protette a livello federale: tre anfibi, 5 rettili, più di 30 uccelli e 3 mammiferi.

Mulino del Ghitello

Mulino del Ghitello

All’interno del parco si può visitare il Mulino del Ghitello, costruito nel 16° secolo con le funzioni di macina e frantoio, la Chiesa Rossa, fatta costruire dal vescovo di Como Bonifacio da Modena tra il 1343 e il 1345, teatro di un feroce massacro di circa un centinaio di persone avvenuto la notte di Natale in seguito alla faida tra le famiglie Rusca e Busioni e il Percorso del Cemento, sorto sull’ex cementificio Saceba, un ottimo esempio di riqualificazione, la storia del territorio attraverso la produzione del cemento. Inoltre sono presenti vari ponti tra cui quello del Farügin in legno, che sovrasta il Buzun dal diavul, una gola stretta e profonda, da cui si possono intravedere le cave di Biancone e le radiolariti rossastre, il Ponte dala Ciüsa, quello del Ghitello, da la bira e il ponte in pietra di Canaa.

Grotto del Mulino

il Grotto del Mulino

Si può terminare il giro fermandosi al Grotto del Mulino, dove mangiare i piatti tipici ticinesi. La parola grotto pare derivi dal termine latino “crypta” o da quello medioevale “crota”, provenienti entrambi dal greco “krypta”, cioè grotta. Il grotto nasce come luogo di conserva e maturazione per stoccare vini, formaggi e insaccati, ed è diventato nel corso degli anni un locale paragonabile ad una trattoria.

la scuola di SUP al lido di Locarno

Spostandosi al Lido di Locarno, si può provare l’esperienza SUP, acronimo di Stand Up Paddle Surfing, portato in Ticino dal trentaduenne Andrea Pirro. Si tratta di una disciplina originaria delle Hawaii, che consiste nel pagaiare tenendosi in equilibrio su una tavola da surf. Un’attività che è un vero toccasana per la mente, mi spiega Andrea, perché ha ritmi lenti e permette di immergersi nella natura e contemplare il panorama circostante, in questo caso gli angoli suggestivi del lago Maggiore. Andrea Pirro e il suo team danno lezioni private o di gruppo, dove è possibile provare diversi tipi di tavola: la classica allround, adatta ai principianti o la raceboard, per i più abili.

piscina interna di Termali Salini

la piscina interna di Termali Salini

Sempre a Locarno si trovano le Termali Salini & Spa, i più grandi bagni salini del Ticino, per rigenerarsi, rilassarsi e dimenticare il tempo, come dice il claim. Situati in una posizione unica direttamente a bordo lago, l’architettura interna con i suoi anfratti, le sue grotte e le sue cascate richiama le valli ticinesi, attraverso anche l’uso del granito e di tanto legno utlizzato per i lampadari, le poltrone e i divani realizzati da un artista locale. Oltre alle piscine interna ed esterna, collegate da un passaggio, e dotate di acqua riscaldata a 35° e 39° gradi, nel centro vi sono anche due tipologie di saune: quella suggestiva vista lago e quella delle candele, e il bagno turco alle erbe. Diversi i pacchetti benessere proposti per soddisfare le esigenze di tutti, compreso quello per i trattamenti di coppia in una romantica suite privata.

Il viaggio prosegue a Melide, un ridente paesino di 1800 abitanti, situato vicino al ponte diga che collega le due sponde del lago Ceresio, più noto come lago di Lugano. Il paese gode di un clima mite e di una posizione privilegiata: immersa nel magnifico scenario prealpino, si trova a soli 6 km da Lugano ed è facilmente raggiungibile sia da nord che da sud grazie all’autostrada e alla ferrovia. Per queste ragioni la località ha una decisa vocazione turistica e offre un’ampia gamma di possibilità per l’alloggio e il tempo libero. Quindi passeggiate sul lago, percorsi culturali, sagre e manifestazioni popolari e, soprattutto, la famosa Swissminiatur, un parco espositivo unico nel suo genere, fondato nel 1959 da Pierre Vuigner e Georges Wütrich, che propone un percorso didattico attraverso i più importanti monumenti storici e paesaggistici svizzeri, riprodotti in scala.

le cantine di Melide

le cantine di Melide

Ma c’è anche un’offerta diversa ed originale: la visita alle cantine del monte ArbostoraSituate lungo l’omonima via, rappresentano uno dei tratti più caratteristi di Melide e pare che esistessero già nel 1700. Quelle più grandi appartenevano a facoltose famiglie che le usavano per conservare i vini che commerciavano. Le cantine più piccole invece prevedevano un locale fresco e ventilato e una sala con camino al piano superiore. Mentre al pian terreno le botti di vino si mantenevano al meglio, i proprietari si riunivano la sera nel locale più alto, per cenare in compagnia di parenti e amici.

piatti ticinesi a base di pesce di lago

piatti tipici ticinesi a base di pesce di lago

Una di queste è di proprietà di Gabriella Monfredini Rigiani, che l’ha ristrutturata mantenendo le pareti originali in pietra a vista, l’ha arredata con un lungo tavolo di castagno, una stufa svedese e tanti accessori che richiamano la pesca, e l’ha aperta ai turisti che possono venire per cene, pranzi o aperitivi tutti a base di pesce di lago, cucinato seguendo le tradizioni ticinesi. Dai pregiati persico e luccioperca, al coregone, al salmerino, alla tinca, alla trota salmonata, fino all’agone e al boccalone (persico–trota). Il tutto abbinato ai vini ticinesi, come il beverino Rosato prodotto con uva fragola, oppure alle birre artigianali o semplicemente alla gazosa, che da queste parti è chiamata lo “champagne dei poveri”, ottime quelle al limone, al mandarino e anche al moscato.

Ma le sorprese non sono finite, Gaby, da locandiera si trasforma in pescatrice, portando in giro i turisti in barca sul lago, facendogli provare l’esperienza di pescare per poi, se lo desiderano, cucinare e mangiare ciò che hanno pescato. Dal produttore al consumatore e a cm.0, sempre all’insegna del turismo slow.

Per info: www.ticino.ch

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