Lunedì scorso ho partecipato a Vinitaly al #ValcalepioBloggerTasting, progetto nato nel 2014 per promuovere non solo il vino, ma anche il territorio, i prodotti e la cucina.
Ha introdotto la degustazione la giornalista Silvia Tropea Montagnosi, che da anni si occupa attivamente della promozione e della tutela di tutte le eccellenze locali, anche se non riconosciute come Dop o Igt.
Abbiamo iniziato con il Branzi della Casera Monaci, formaggio tra i più antichi e tipici delle Orobie, prende il nome dall’omonimo paese dell’Alta Valle Brembana ed è utilizzato anche per preparare la polenta taragna. Il Branzi a pasta morbida, dal colore giallo paglierino con occhiatura leggera, si presenta con una crosta liscia, morbida e sottile di colore giallastro.
Il secondo formaggio degustato è stata una vera novità, presentata per la prima volta proprio a Vinitaly il giorno precedente: il formaggio 1753 Nero della Nona, prodotto da Attilio Perego, milanese trapiantato per amore in Val di Scalve che ha recuperato casualmente durante i lavori di ristrutturazione della baita di famiglia, la ricetta.
Nel muro del camino ha trovato incise nella pietra alcune lettere e duna data 1753. «Rimuovendo questa pietra – ci ha spiegato Perego – abbiamo trovato un piccolo spazio, in cui era custodita una scatola di metallo, contenente una matita, corde e spaghi e un piccolo quaderno di un ignoto pastore». Il quaderno è rimasto da parte e solo qualche anno fa, Perego l’ha ripreso in mano e ha deciso di realizzare l’antica ricetta, producendo questo formaggio con crosta nera ricoperta di spezie che con la stagionatura penetrano nella pasta e la rendono aromatica e particolarmente saporita.
Abbiamo assaggiato i due formaggi con la Garibalda, un buonissimo pane fornito dall’associazione Aspan di Bergamo e realizzato utilizzando semola rimacinata di grano duro, farina integrale, farina gialla e farina di grano saraceno e abbinato a Elisir Moscato Giallo della Bergamasca Igt dell’azienda agricola La Rovere, un passito estremamente profumato, dal fusto morbido, ma persistente.
Questo stuzzicante aperitivo ha introdotto i gustosi piatti preparati da Diego Pavesi chef e patron dell’albergo e ristorante Della Torre di Trescore Balneario (Bg) che ci ha preparato i casoncelli alle pere piröle, pancetta croccante, formai de mut 2012, conditi con burro di montagna ed erba salvia abbinato a Incrocio Manzoni 6.0.13, prodotto dalla Cantina Bergamasca, incrocio di Pinot bianco e Riesling Renano.
Il percorso gustativo è proseguito con un altro piatto gustoso: bocconcini di coniglio di cascina stufati nel Valcalepio Rosso Doc dell’azienda Il Calepino e abbinati allo stesso.
Ed è terminato con la nuova polenta e ösei, un dolce ispirato alla sua prima maestra in cucina, la cuoca Maria Bani in Coppini, grande chef del Ristorante Pergola, un tempo presente a Borgo Canale in Bergamo Alta e meta prediletta del grande enologo e gastronomo Luigi Veronelli, a cui è dedicato il Padiglione Lombardia. Questa innovativa versione del tipico dolce bergamasco è stata accompagnata da Serafino Moscato di Scanzo Docg dell’azienda Il Cipresso, produttrice anche di pralines ripiene di di cioccolato fondente, di Moscato o di Grappa di Moscato.
E’ stata davvero una bella esperienza che spero di ripetere l’anno prossimo. Grazie a Sara Cantoni e al Consorzio Tutela Valcalepio!
No Comments