Una tradizione che dura da 50 anni e che guarda al futuro quella di Villa Parens.
La Maison, di proprietà della stessa famiglia dal 1967, è stata fondata da Angelo Vittorio Puiatti, che ha contribuito a cambiare la storia del vino in Friuli e anche di quello bianco in Italia. Un merito ancora oggi riconosciuto e seguito.
Elisabetta e Giovanni Puiatti portano avanti questa filosofia fatta di conquiste, primati ed innovazioni. Nel 2014 cambiano il nome all’azienda da Puiatti a Villa Parens, che in latino significa “genitori”, “avi”, ed è proprio dedicato a quei genitori che accompagnano i figli anche quando non ci sono.
E istituiscono il “Puiatti Concept”, eleggendolo ad autentico sinonimo di natura, eleganza e semplicità, attraverso la Filosofia della Purezza, dell’Essenziale ed Incontaminato.
Nel Codice Puiatti ci sono delle regole ben precise: nessuna macerazione sulle bucce, e nessuna fermentazione mallolattica per i bianchi, per ottenere vini meno corposi e più eleganti e per una maggiore freschezza e longevità; non vengono fatti riposare sui lieviti per profumi più fini e delicati; per nessun vino viene utilizzato il legno, quindi né botti, né barrique, per rispettare l’identità varietale e territoriale e per un’evoluzione e una maturazione naturali ed autentiche; niente residui zuccherini per vini secchi e ber bere in modo sano ed equilibrato e facilitare gli abbinamenti senza alterare i sapori.
Inoltre non producono vini orange (vini prodotti da uve bianche attraverso la macerazione prolungata) in quanto, secondo loro, non esprimono tipicità, e infine, vanno controcorrente, rispetto al trend che sta prendendo sempre più piede, non aderendo al bio perché ritengono che la natura non lo sia e le regole sono scritte dall’uomo e la scienza fa la differenza.
Da questa filosofia nascono i loro otto vini: i Cru Ruttars, dal nome della collina dove nascono le uve Ribolla Gialla che meglio esprime al meglio i valori del territorio, Sauvignon, il classico tra gli aromatici; Chardonnay, un omaggio al padre Angelo Vittorio, fu proprio lui infatti ad accorgersi per primo di questo vitigno in Italia. E Pinot Noir, il re dei rossi, o come viene chiamato dalla famiglia Puiatti il “bianco colorato” elegante e raffinato nella sua semplicità.
Metodo Classico: l’espressione massima della tecnica e dell’enologia declinato in Blanc de Blancs, extra brut di Chardonnay e Ribolla Gialla, un blend nuovo, originale, friulano, per un piacere classico; Blanc de Noirs, Pinot Nero vinificato in bianco e Rosè de Noirs sempre Pinot Nero, ma vinificato in rosa, entrambi dosage zero millesimato.
E Ivangelo Riserva, Pinot Nero vinificato in bianco, tributo Ivan Petric e Angelo Vittorio Pujatti, rispettivamente nonno e padre di Elisabetta e Giovanni.
I miei preferiti? Naturalmente i metodi classici e la Ribolla Gialla.
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