Il Marocco è la meta ideale per una fuga invernale, soprattutto se si hanno a disposizione solo due o tre giorni. Siete mai stati a Rabat e Casablanca? Ecco 5 + 5 motivi per visitare queste due città.
RABAT
Rabat, la capitale del Marocco, si raggiunge in un’ora di auto dall’aeroporto di Casablanca, ed è caratterizzata da un clima mite che la rende piacevole tutto l’anno, con 60 km di coste, con insenature rocciose e spiagge di sabbia fine. La città, situata sulla costa atlantica del Paese e sulla sponda sinistra del fiume Bou Regreg, è stata nominata Patrimonio Mondiale per l’Unesco nel 2012. A Rabat convivono la nuova città concepita e costruita sotto il protettorato francese dal 1912 agli anni ’30, comprese le aree reali e amministrative, insieme alle parti più antiche della città risalenti al XII secolo. Qui si concentrano diverse culture: araba, andalusa, berbera e anche europea.
1) CITTA’ DELLA LUCE e CAPITALE CULTURALE DEL REGNO e TANTO VERDE
Il nome Rabat deriva da ar-Ribāṭ, che in arabo significa fortezza, costruita per volontà del califfo Ya’qub al-Mansur, che la cinse di alte mura e con grandiose porte da cui si accedeva alla medina. La porta Bab El Had o Porte du Dimanche, prende il nome dal mercato settimanale che un tempo (XII secolo) si teneva nei suoi pressi. È l’unica porta del muro che svolge ancora il ruolo di passaggio, e consente l’accesso alla punta sud-occidentale della Medina. Bellissima l’Avenue de la Victoire, che si percorre arrivando da Casablanca, costeggiata da una lunga fila di alberi di ficus benjamina che la sera sono tutti illuminati da lampadine e con marciapiede e pista ciclabile. In avenue Annasr c’è il Jardin d’essais botanique, che si sviluppa su una superficie di 17 ettari, con 600 specie e più di 1000 varietà di piante, un luogo di pace in mezzo alla città.
2) TOUR HASSAN E IL MAUSOLEO DI MOHAMMED V
Un complesso storico e culturale a cui si accede da una porta con due guardie a cavallo, e che comprende la Tour Hassan, minareto alto 44 metri -doveva raggiugere gli 80 metri- di una moschea rimasta incompiuta, di cui sono rimaste 200 colonne, e il Mausoleo di Mohammed V, una struttura di 1500 mq. dall’architettura che mescola lo stile arabo con l’andaluso. Alla sua costruzione parteciparono 400 artigiani, e durò ben 10 anni di lavoro (dal 1961 al 1971).
3) LA MEDINA e la KASBAH DEGLI OUDAYAS
Medina è il nome con cui viene chiamato il centro storico delle città islamiche. In quella di Rabat troviamo botteghe che vendono frutta e verdura, spezie, dolci, ma anche di artigiani che lavorano il ferro, venditori di stoffe, pelletteria, pantofole e borse. Nella rue des Consuls invece si possono acquistare i gioielli d’argento e i famosi tappeti rbatis per i quali la città è famosa. La Kasbah degli Oudayas, in arabo Qaṣba al-Awdāyya, è una delle più belle del Marocco e risale al XII secolo. Vi si accede tramite la Bāb al-Wudāyya, una porta monumentale almohade, da cui si percorre la strada che conduce alla Jāmiʿ al-ʿAtīq, la moschea antica, attraverso case bianche e azzurre. Dalla terrazza della Plateforme du Semaphore, si può ammirare un panorama mozzafiato, che abbraccia l’Oceano Atlantico e la vicina città di Salé.
4) IL PALAZZO REALE
Dâr-al-Makhzen, è il nome del Palazzo Reale, anche se in realtà i reali non vivono lì, ma preferiscono una residenza più piccola appena fuori dalla capitale. Il grande complesso funge dunque da residenza ufficiale e amministrativa ed è formato dalla Moschea, dalla Guardia Reale marocchina, una biblioteca, il Collegio reale e un centro di allevamento e addestramento di cavalli.
5) ARTE ANTICA E MODERNA
Meritano una visita il Museo di storia e civiltà, che contiene la più grande collezione di reperti archeologici, e il Museo della Banca Al Maghrib che ospita una vasta collezione di monete antiche che riflette diversi secoli di storia del regno attraverso la storia delle valuta dall’antichità ai giorni nostri, ed anche una collezione di 800 opere d’arte di artisti marocchini. E infine il Museo Mohammed VI di Arte Moderna e Contemporanea, la prima istituzione museale del regno a dedicarsi interamente alle arti moderne e contemporanee che partono dal XX secolo ai giorni nostri.
CASABLANCA, LA CITTA’ BIANCA
Casablanca venne fondata nel 1575 dai portoghesi, che le diedero il nome di Casabranca, la città bianca. E’ la capitale economica del Marocco, ed è anche il porto principale del Paese con un grande traffico commerciale e marittimo. Contraddistinta da grandi viali alberati, da un’architettura Art Déco e da un suggestivo lungomare, è diventata famosa per il film Casablanca con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman e il mitico locale Rick’s Café.
1) LA MOSCHEA HASSAN II
La Moschea Hassan II è la più grande del Marocco e ha anche il minareto più alto, ben 210 metri come circa 60 piani, ed è unica perché costruita sull’acqua per volontà del Re Hassan II da cui ha preso il nome. E’ anche una delle due moschee del paese aperte ai non musulmani e può ospitare 25.000 fedeli all’interno mentre i cortili esterni ospitano fino altre 80.000 persone. Ci sono voluti 7 anni per costruirla – dal 1986 al 1993- con circa 6.000 artigiani, che hanno utilizzato i materiali più pregiati di tutto il Marocco – legno di cedro del Medio Atlante, marmo di Agadir– e hanno lavorato giorno e notte per completare l’edificio il 30 agosto 1993, la vigilia del compleanno del profeta Maometto.
2) L’ANTICA MEDINA
Situata tra i viali di Almohades e Sour Jdid, il mitico caffè moresco La Sqala e il leggendario Rick’s Café, alla medina si accede generalmente da Bab Marrakech, “la porta di Marrakech”. Costruita tra il 900 e il 1500, secondo gli antichi scritti è qui che sarebbe stata fondata l’Anfa. Al suo interno venditori ambulanti, e botteghe dove si trovano spezie, olive, datteri, tappeti, abiti tipici come i djellaba, ma anche articoli di pelletteria: borse, pantofole, e poi stoffe e tappeti.
3) PLACE MOHAMMED V
La Place Mohammed V, che oggi funge da centro amministrativo municipale, è circondata da edifici degli anni ’20, la maggior parte dei quali è influenzata dall’architettura ispano-musulmana e dall’Art Deco. La prefettura con il suo giardino tropicale e le opere d’arte del designer francese Louis Majorelle, è l’edificio più importante. Scenografica la fontana che si illumina la sera con i suoi spettacoli d’acqua.
4) VILLA DES ARTS
Ex dimora privata in stile anni ’30, la Villa des Arts de Casablanca è diventata uno spazio d’arte contemporanea che ospita nelle sue sale, mostre temporanee di artisti emergenti marocchini, ma anche internazionali. A capo di questo progetto c’è la Fondazione Al Mada, attiva nella promozione dell’arte e della cultura, agendo a favore dello sviluppo sociale sostenibile, e promuovendo un’istruzione di qualità in Marocco.
5) LA CORNICHE
La Corniche è il lungomare di Casablanca. I primi stabilimenti privati cominciarono a sorgere negli anni ’30, quando fu creato il Lido, una delle più grandi dell’Africa in quel periodo, con le sue tre vasche distinte: una vasca “popolare”, una vasca grande e una vasca riservata alle gare (nuoto, pallanuoto), oltre a scivoli e trampolini. La Corniche è lunga 6,6 km e va dalla spiaggia di Aïn Diab alla Moschea di Hassan II. E’ animato tutti i giorni della settimana: a partire dalla mattina presto da coloro che praticano jogging, ma durante tutto l’arco della giornata troverete qualcuno che fa sport, mentre le famiglie preferiscono il fine settimana per rilassarsi e organizzare picnic. Verso il tardi pomeriggio e la sera arrivano giovani e anche meno giovani per l’aperitivo, la cena in uno dei tanti locali del lungomare, per poi finire la serata in discoteca.
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