brindisi
Diario di una gourmet

A San Valentino si brinda italiano e si mangia francese

Si avvicina San Valentino e anche se lo sappiamo tutti che è una festa commerciale, fa comunque piacere ricevere un mazzo di fiori, dei cioccolatini o magari un gioiello e festeggiare con un cenetta tête-à-tête, anche nelle quattro mura di casa nostra. E può essere anche una valida scusa per aprire una bollicina. Se non avete ancora deciso quale scegliere, ecco una selezione di spumanti tutti italiani per l’aperitivo, da abbinare a tutto pasto oppure per il dopocena.

Partiamo dalla Franciacorta. Cabochon Fuoriserie N.024 è la punta di diamante dell’azienda vitivinicola Monterossa, 70% Chardonnay e 30% Pinot Nero, se invece preferite il rosé c’è Cabochon Fuoriserie Rosé N.06, 54% Chardonnay e 46% Pinot Noir. Da Tenute La Montina invece Quor Nature, Chardonnay  55% e Pinot Noir 45%, una curiosità: il nome è nato per un errore ortografico di nonno Fiore, che in una lettera alla moglie scrive: “Ho tanta voglia di abbracciarti…Te e i nostri amati figli, siete sempre nel mio Quor“; e l’elegante Millesimato Brut 2016, 30% Pinot Noir e 70% Chardonnay, inoltre le bottiglie si possono personalizzare con i nomi della coppia, una data o un messaggio dedicato. A due passi da qui l’azienda Villa Franciacorta propone il vellutato e sensuale Mon Satèn Franciacorta DOCG Millesimato 2018, Chardonnay in purezza; e Bokè Franciacorta Rosé DOCG Millesimato 2018 da uve 100% Pinot Noir.

Dalla Toscana invece la Tenuta del Buonamico propone Inedito Particolar Brut Nature, 100% Pinot Bianco, anche in versione rosé, Inedito Particolare Brut Rosé Natureblend di Sangiovese e Syrah di diverse annate, di cui una parte affinato in tonneaux per circa 8 mesi. Spingendosi più a sud, in Puglia, precisamente a San Severo, la città dove sono nate le bollicine, PisanBattèl, azienda che vanta un’esperienza ventennale nel settore della vinificazione e della spumantizzazione, propone Ancestre, 70% Bombino, vitigno autoctono pugliese, e 30% Moscato, realizzato con Metodo Ancestrale -il vino viene fatto rifermentare naturalmente in bottiglia, grazie al residuo zuccherino rimasto dopo il processo di vinificazione- dosaggio zero, senza l’aggiunta di zucchero. Interessante anche il Pas Dosé, Bombino in purezza e se vi piace il rosé, vi consiglio Pas Dosé Rosé 100% uva di Troia. 

Sempre qui,

Ritornando al nord, da Bosca, azienda piemontese di Canelli che dal 1831, che da ben sei generazioni produce vino, troviamo Mille Giorni Rosé della Linea Ispiro Metodo Classico e Cuvée Dolce – Linea Attraggo Metodo Charmat. In Veneto di Follador dal 1769, invece i Millesimati DOCG, nelle varietà Joani Extra Dry Millesimato e Kleofe Extra Brut Millesimato. Le uve, sapientemente selezionate, vengono sottoposte prima a criomacerazione, poi fatte fermentare in autoclave per un periodo fino a 90 giorni.

an Camillo Tenuta il Corno

E per coloro che invece non amano le bollicine, di Tenuta il Corno, azienda toscana di San Casciano il Val di Pesa, c’è l’interessante San Camillo IGT Toscana, da uva Sangiovese in purezza, un vino caratterizzato da una grande toscanità e che riscalda il cuore e l’anima.

Foie Gras Gourmet

Un abbinamento inedito e inusuale? Quello con il foie gras. Quelli di Foie Gras Gourmet sono ottimi ed anche etici perché realizzati da una cooperativa di artigiani che prestano estrema attenzione alla qualità del prodotto, rispettosi delle tradizioni e del loro territorio. Inoltre sono naturali, privi di conservanti, coloranti o altri additivi artificiali. Si possono comodamente acquistare online direttamente sul loro sito.

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