Sabato io e Daniele Orlandi, amico e collega, abbiamo ripreso il trenino da Treviglio per recarci a Verona, all’Anteprima Amarone 2008. Quest’anno in una location d’eccezione: il Palazzo della Gran Guardia.
Alle undici è iniziato il convegno moderato da Davide Paolini. Ha preso subito la parola Emilio Pedron, presidente del Consorzio per la Tutela dei vini della Valpolicella, il quale ha parlato dell’andamento dell’Amarone 2008 e dei tre capisaldi che hanno fatto grande questo vino: filiera, vigneto e appassimento. L’Amarone è prodotto al 100% con uva corvina, un’uva che si trova solo in provincia di Verona, quindi un vino con una forte influenza autoctona ed è considerato il più moderno tra i rossi italiani. Poi è stata volta del professor Eugenio Pomarici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II che ha presentato un’indagine promossa dal Consorzio di Tutela a supporto della competitività del sistema vitivinicolo della Valpolicella, illustrando punti di forza e idee per migliorare nel mercato internazionale. Infine l’ultimo intervento è toccato a Daniele Accordini, enologo e vice presidente del Consorzio di Tutela dei Vini della Valpolicella, che ha presentato l’annata 2008 dell’Amarone. Questa annata ha espresso con forza il suo legame con il territorio d’origine. L’andamento climatico dell’annata ha infatti interagito con le condizioni pedologiche dei sei terroir della doc Valpilicella caratterizzando il vino prodotto: austero nelle vallate più occidentali della Valpolicella Classica, ossia S.Ambrogio, S.Pietro in Cariano e Fumane, opulento nella vallata di Negrar, ricco quello di Cazzano, Mezzane e Val d’Illasi. La finezza contraddistingue l’Amarone di Marano, mentre l’eleganza quello della Valpantena.
“Un vino di moda, ma al di sopra delle mode” così l’ha definito Antonello Maietta, presidente nazionale dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier) ed è anche uno dei vini prediletti di Obama, infatti è servito spesso nelle cene alla Casa Bianca. Il consumatore tipo dell’Amarone Valpolicella, da una ricerca di Francesco Bonfio dell’associazione Vinarius, è principalmente straniero e uomo tra i 35/50 anni, in Italia invece il profilo dell’appassionato del Grande Rosso si declina al femminile.
Terminata la conferenza stampa è seguito un buffet di prodotti tipici veronesi, salumi, formaggi, mostarde di frutta e ortaggi, gelatine di di vino dell’azienda Corrado Benedetti. E dolci della Pasticceria Perbellini: Offella d’oro, Sbrisolada, Sfoiade al burro, Pearini, Pandoro, Panettone e la Millefoglie Strachin, un dolce particolarissimo. Dopo aver assaggiato tutte queste bontà io e Daniele ci siamo seduti in una saletta riservata con servizio sommelier, dove abbinato degustato ben 12 tipi di Amarone 2008 tra i 72 presenti. Peccato non ci fosse nessuno a spiegarceli, da neofiti ci siamo dovuti affidare solo al nostro olfatto, al gusto e alla vista. ma devo dire che è stato comunque piacevole ed interessante eseguire questa degustazione “solitaria” scoprendo le varie differenze tra un vino e l’altro.
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