Un altro degli appuntamenti da non perdere di gennaio è l’Anteprima Amarone 2010.
Nella suggestiva cornice del Palazzo della Gran Guardia di Verona, venerdì sera si sono aperte le danze con un aperitivo partito con degli sfiziosissimi finger food veronesi: cotechino con la Pearà, bocconcino di manzo lesso con la Pearà, polenta morbida con la soppressa veneta, polenta morbida con baccalà mantecato, mousse di zucchine su cialda croccante e cialda di Parmigiano con prosciutto crudo, abbinati a Rondinella spumantizzata.
Un piacevole sottofondo musicale di bossanova suonata e cantata da un quartetto di giovani, a cui ho fatto i complimenti perché adoro questo genere di musica, ha accompagnato la cena iniziata con sformatino di radicchio rosso con fonduta di Monteveronese, risotto Vialone nano con zucca e Amarone, guancialino di vitello brasato al vino con purea di sedano rapa
Da un’ampia scelta di etichette abbiamo scelto di assaggiare questi vini: Valpolicella Classico “Il Valpolicella” 2012 di Buglioni, Valpolicella Superiore Ripasso Torre del Falasco 2011 della Cantina Valpantena Verona, Valpolicella Ripasso “Il Valpolicella” 2011 di La Collina dei Ciliegi, Valpolicella Superiore Ripasso 2011 Zonin, Valpolicella Superiore Ripasso “Bosan” 2010 Cesari, Valpolcella Classico Superiore Ripasso 2010 Secondo Marco, Valpolicella Classico Superiore Ripasso “I Corsi 2009 Le Marognole. E poi gli Amaroni: “Postera” 2007 dell’azienda Manara, “Morar” 2006 di Valentina Cubi, “Le Guaite di Giulietta” 2005 dell’azienda Del Bosco Giulietta e l’Amarone Valpolicella Classico 2008 di Secondo Marco. Non potevamo non assaggiare di questa cantina anche il Recioto 2010. All’unanimità il nostro tavolo ha messo sul podio il Valpolicella Classico Superiore Ripasso 2010 dell’azienda Secondo Marco, bella anche l’etichetta con un asino, sì perché come la mattina seguente mi spiega il proprietario l’asino, per antonomasia, è un po’ tardo e quindi ha bisogno di un ripasso.
La mattina seguente durante il convegno sono state presentate le novità: innanzitutto la Docg, che debutterà ufficialmente sul mercato dopo i canonici tre anni di maturazione, ottenuta dopo tanti sforzi e lavoro da parte del presidente Christian Marchesini e di tutto il Consorzio.
E’ stato presentato anche il nuovo marchio, un logo classico e molto elegante, in carattere Bodoni. Un insieme che rappresenta tre lettere: c, t e v, come consorzio, Valpolicella, territorio e tradizione. Il nuovo logo, registrato a livello comunitario, verrà utilizzato nell’ambito della promozione, diffusione, conoscenza e valorizzazione dei vini Valpolicella e della loro tutela. La registrazione comunitaria protegge unitariamente il marchio in tutti i paesi dell’Unione Europea e godrà di piena protezione a partire già dall’anno in corso.
Infine Daniele Accordini, vicepresidente del Consorzio ha dichiarato: “L’annata 2010, nonostante l’andamento climatico non tra i più facili, si è rilevata da molto buona ad ottima con punte di eccellenza”. A questo punto, concluso il convegno, non ci è restato altro che degustare in anteprima l’Amarone.
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