Fondata nel 1905 da Cesare Gustavo Faravelli, a Santa Maria della Versa (Pv), la cantina La Versa contava all’origine 22 soci, uniti per produrre vino di qualità che rappresentasse la sua zona d’origine. Una filosofia alla quale l’azienda è rimasta sempre fedele, in particolar modo nella produzione dello spumante Metodo Classico, nata nel 1941 e cavallo di battaglia de La Versa.
Ora la cantina La Versa, diventata un nome di punta dell’Oltrepò Pavese, rappresenta con i suoi 750 soci, una delle cantine sociali più importanti del territorio italiano in fatto di spumanti a base di Pinot nero.
Nel 2003 la linea di imbottigliamento è stata rinnovata, completamente automatizzata grazie a moderne tecnologie e ad una capacità produttiva fino a 10mila bottiglie/l’ora per i vini fermi e 7mila bottiglie/l’ora per gli spumanti.
Le uve arrivano da un’area di circa 1300 ettari, grande quasi come l’intera valle che circonda la cantina.
Attualmente vengono prodotti 100mila quintali di uva doc, 70 mila dei quali sono di Pinot nero. Tutto questo grande quantitativo permette di ottenere tre milioni di bottiglie l’anno: due milioni tra spumanti Metodo Classico (400mila) e Metodo Charmat (1,4 milioni) e uno di vini fermi e frizzanti. Oltre alla produzione di vino, in distilleria si realizzano anche 200mila bottiglie di grappa, tra le quali primeggia la stravecchia di moscato, molto gradita al pubblico femminile per i sentori di miele ed erbe.
Nel 1989 nasce Testarossa, vino spumante di uve Pinot nero e chardonnay, proposto anche nella versione rosé Cruasé, 100% Pinot nero. Nel 2005, in occasione dei festeggiamenti per il centeneraio dell’azienda, è nato il Testarossa Principio Talento Brut, caratterizzato da una bottiglia in edizione limitata, interamente decorata a mano, con uve 100% Pinot nero e prodotto secondo il Metodo Classico.
Lo scorso dicembre l’azienda ha commercializzato l’annata 2006, questo vino è diventato il cavallo di battaglia della cantina La Versa per la sua struttura, l’elevata acidità, eleganza e complessità.
Pochi sanno che questo vino è prodotto dall’azienda dell’Oltrepò Pavese e, nelle degustazioni alla cieca, quando lo scoprono rimangono piacevolmente sorpresi.
Per il futuro hanno in programma di allestire all’interno dell’azienda un piccolo museo con bottiglie storiche e antichi macchinari per la produzione del vino.
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