“…nessuno è Savuto, Savuto è solo il Britto!…” “…il vino va bevuto là dove nasce…” così scriveva Mario Soldati nel 1975 nel suo celebre libro “Vino al Vino alla ricerca dei vini genuini” edito da Mondadori, e aggiungeva “visita al dott. Vittorio Colacino, nel villaggio di Marzi, Savuto di quattro annate diverse dal ‘71 al ‘74”.
Sì perché Mario Soldati, giornalista e scrittore, nel suo viaggio attraverso la Penisola alla ricerca delle eccellenze italiane, si era fermato a Marzi, piccolo borgo in provincia di Cosenza, a 500 mt sul livello del mare, dove un medico condotto, oltre a curare i malati, si dilettava a coltivare un antico vitigno con il quale produceva un vino chiamato Britto. Sono trascorsi tanti anni, adesso il testimone è passato ai figli Mauro e Maria Teresa che, con la stessa passione e amore del padre, conducono l’azienda Colacino Wines.
La punta di diamante della produzione è proprio il Britto Savuto Superiore DOC, ottenuto da un blend di Arvino, Greco Nero, Nerello Cappuccio e Magliocco Canino, tutti vitigni autoctoni che rappresentano perfettamente il territorio calabrese. Britto, che in dialetto significa bruciato, è il nome del vigneto allevato ad alberello, che fa parte dei 21 ettari vitati dell’azienda, quasi tutti terrazzati, esposti a sud e che godono di un’ottima escursione termica. Il vino è caratterizzato da un luminoso color rosso rubino con sfumature granata, al naso si percepiscono prima di tutto aromi di frutta rossa matura, spezie e poi tabacco, liquirizia e pepe nero. Il sorso è pieno e avvolgente, con un gradevole finale di legno dovuto ai sei mesi di barrique. Si accompagna a piatti importanti con carne alla brace, arrosti, tagliate e sughi di selvaggina.
Gli altri rossi dell’azienda sono: Vigna Colle Barabba Savuto DOC, vinificato sempre da uve Arvino, Greco Nero, Nerello Cappuccio e Magliocco Canino, ma senza passaggio in barrique, rosso intenso con nuance violacee, morbido con sentori di frutta fresca rossa e con note speziate mediterranee finali. Si abbina a primi piatti, carni bianche e anche a pesce alla griglia e gamberi ai ferri. E Amanzio Calabria IGT, rosso fresco e fruttato, con una leggera nota amara finale, caratteristica tipica dell’uva Magliocco Canino in purezza da cui è ricavato.
Colacino Wines produce anche vini bianchi e un rosato: Quarto Calabria IGT, bianco leggermente aromatico, morbido e fresco, 60% Pecorello e 40% Malvasia, un vino che oltre ad accompagnarsi con piatti di pesce e crostacei, formaggi di media stagionatura e carni bianche, si apprezza anche fuori dei pasti come aperitivo.
E la selezione Sì Savuto DOC bianco, rosato e rosso. Il primo ha delicati sentori di frutta tropicale, fresco e leggermente salino, si sposa con piatti di pasta e gamberetti; il rosato profuma di fiori freschi come rosa e ginestra ma anche di spezie, con un’elegante acidità e una persistenza aromatica ed è contraddistinto da una grande versatilità, per cui si può abbinare a tutto pasto anche con piatti della tradizione calabrese, sia a salumi e formaggi, primi e zuppe di pesce. Infine il rosso, ben equilibrato e concentrato con un finale persistente che sa di ciliegia, amarena e liquirizia, ideale con carni rosse e bianche, con il pecorino Crotonese stagionato in grotta e con salumi a base di maiale nero di Calabria.
La denominazione Savuto DOC è molto giovane, è nata infatti nel 1975 e prende il nome dal fiume Savuto che delimita il confine tra la provincia di Cosenza e quella di Catanzaro, sulle colline sopra la costa occidentale calabrese. Comprende circa una ventina di comuni lungo il fiume omonimo che sorge nell’altopiano della Sila e scorre per 48 km attraverso le colline prima di sboccare nel Golfo di Sant’Eufemia. dopo
No Comments