Non ho frequentato corsi di sommelier o di assaggiatore di vino, ho solo, e credo non sia poco, avuto la fortuna, nella mia vita, di assaggiare dell’ottimo vino e spesso in compagnia di intenditori che mi hanno portato ad avere una cultura tutta personale sul vino.
Ma come dice, giustamente, il sommelier e cerimoniere di Palazzo Chigi Alessandro Scorsone, quello che conta è il nostro palato, il gusto è soggettivo, non esistono vini cattivi o cantine pessime, il vino ci piace o non ci piace.
Il vino nasce come alimento, ma anche come mezzo per la convivialità perché unisce le persone. Il suggerimento di Scorsone è: “comprate oggi il vino e bevetelo ieri, ma soprattutto bevetelo in compagnia.”
L’Amarone è un gran fenomeno di culto, soprattutto al nord Europa, in America e in Brasile, mercato in via di espansione.
I terroir di produzione dell’Amarone sono molto diversi tra di loro e danno un prodotto che varia a seconda di dove sono collocati i vigneti e con maturazione diversa dell’uva. In collina sono più morbidi e in pianura più strutturati.
Ecco gli Amaroni degustati alla cieca:
Il primo: fruttato, floreale, giovane, equilibrato, fresco, piacevolezza nella beva dell’azienda Speri di Pedemonte 2008 15°
Secondo: piacevolezza di bocca, sottobosco, note di speziatura e cioccolato. Alla bocca più strutturato. Azienda Corte Sant’Alda 2009 di Mezzane di Sotto 15,5° biologico
Terzo: sentori di liquirizia, cioccolato, al naso sembra già evoluto, alla beva molto gradevole, dell’azienda Morar di Fumane 2006 15,5°
Quarto: vino molto più evoluto, sentori speziati e di frutta rossa più matura, frutti sotto spirito, dell’azienda Nicolis di San Pietro in Cariano 2006 16°
Quinto: rotondo, espressione del territorio, più completo, dell’azienda Massimago di Mezzane di Sotto 2009 16,5°
Sesto: bio dinamico, molto speziato, molto gradevole alla beva, completo, dell’azienda Venturini di San Pietro in Cariano 2008 16,5°
Settimo: quasi assente di profumi, balsamico, tannini dolci, dell’azienda Buglioni di San Pietro in Cariano 2007 17°
Adoro le degustazioni di Alessandro Scorsone, ha un modo di spiegarti i vini semplice ed accessibile a tutti. Chapeau!
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