Per gli amanti della birra, sempre alla ricerca di nuovi gusti e nuove esperienze, e desiderosi di sperimentare e scoprire qualche chicca sperduta nell’ormai vastissimo mondo dei birrai e birraioli, il Birrificio piemontese della Granda, con le sue nuove proposte si candida a soddisfare tutte queste esigenze, con un occhio di riguardo anche al design di bottiglie e lattine.
Nel 2009 Ivano Astesana, consulente informatico e prima ancora biologo, decide di tornare alla terra di origine e inizia a produrre birra artigianale, imbottigliando e disegnando personalmente le etichette, tre anni dopo, nel 2012, apre la birreria della Granda, e nello stesso anno decide di espandere la produzione e inizia a circondarsi di persone con la suas stessa passione. Nel 2016 arrivano i primi riconoscimenti, nel 2017 inizia l’esportazione in Belgio, Russia e Germania, e nel giugno 2020 arrivano le lattine.
Il 20 agosto 2020 sono state rese disponibili sul sito tutte le nuove birre di Granda, acquistabili singolarmente o in diversi box degustazione, da 12 lattine di “THE GIRL” o di “H4TG”, o da 12 o 24 lattine con entrambe le linee.
A metà settembre 2020 c’è stato il lancio della linea “OneShot” Limited Edition che sono un’unica cotta di stili di birra particolari che nasceranno da collaborazioni e usciranno periodicamente.
La prima di queste è la pastry stout “Pain au Chocolat”: una birra scura ricca e corposa, con ingrediente il pane di David Bedu, mastro fornaio francese di base a Firenze, e cacao non raffinato. Lattine prodotte a numero limitato (7500) da ordinare sul sito del Birrificio.
Con quattro diverse tipologie di prodotti, ognuno dei quali si caratterizza per l’utilizzo di ingredienti di alta qualità, diversa lavorazione, fermentazione, gusto, dal più classico al più aromatico, dalle rosse alle bionde fino alle nere, dalle ipa alle stout, dalle pale ale alle blanche, dalle blond alle belgian, fino alle speciali e alle miscelate con grappa o vino, e per finire con la destinazione dei bevitori, tutti potranno trovare la birra che fa per loro.
La linea di birra più facile e beverina è la “THE GIRL” commercializzata in lattine, decorate con immagini di donne. Tutte ad alta fermentazione e rifermentate, con gradazioni che vanno dai 4,7° della “Sweetch” adatta a qualsiasi momento, e della “Æro” con luppoli americani, dorata e fruttata, e con un gusto deciso e amaro, per passare ai 5° della “混沌 Kei•Os” fresca, fruttata e energica, e della “Kløe” inspirata dalle chiare prodotte a Colonia, simile alle lager, infine in crescendo con la “Flooke” a 6,5° di ispirazione belga e dal colore ambrato, per finire con una seconda birra sempre di ispirazione belga, la “Ghosst” che con i suoi 8° è la più alcolica.
Per gli appassionati troviamo la “H4TG (Hop 4 The Geeks)” anch’essa in lattine, decorate con immagini di illustratori professionisti che donano un tocco d’arte accattivante. “Reveille” una IPA poco maltata 6,7°, “Alter Native” un’altra IPA con aggiunta di pesche 6,7°, “Regeneration” IPA a base di una ricetta di birra scura 7°, “Looking Glass” West Coast IPA 7°, “No Mask” IPA ad alta gradazione 9° e per ultima la “Dangerous” Imperial Russian Stout in omaggi0 allo Zar di Russia 10°. Anche in questo caso fermentazione alta e rifermentazione.
La linea in bottiglia “VINTAGE” invece è composta da 13 birre, e anche in questo caso l’etichetta è tutta da guardare, prima di degustarne il contenuto. La meno alcolica con i suoi 4,3° è la “Lips” Italian gose, dorata e agrumata, poi abbiamo la “Passionale” Special Blanche giallo paglierino dal gusto speziato e morbido e una gradazione di 4,7°, come 4,7° è anche la “Essenziale” American Pale Ale Gluten Free, “Kloë” che troviamo anche in lattina, la “Missis Ipa” India Pale Ale, ambrata chiara balsamica con sentori di frutta gialla e 5,5°, con 6,5° troviamo la “Sirena” White IPA giallo paglierino, agrumata, fruttata e secca, e “L’Abbaziale” Dubbel d’Abbazia Belgian style. Continuando con la “Enfasi” 6,7°, birra brassata con scorze di limone, bacche di ginepro e mais “Pignoletto” autoctono della Valgrana (CN), la “Xtra IPA” India Pale Ale ambrata dal corpo medio e 7°. E per finire le ultime quattro, con gradazioni che vanno dagli 8° della “Spirituale” Belgian Strong Ale, ai 9° della “Alchemy” Italian Grape Ale, con mosto di uve aromatiche, e ai 10,5° della “LiveD” Quadrupel d’abbazia belga nera e caramellata, e per finire la “Johnny Fog” ultima edizione della Barley Wine invecchiata in barriques, che con la lenta fermentazione iniziale le fa raggiungere i 12,5° di gradazione alcolica.
Ultimissima novità è Hop(e) in the Spelt: inedita collaborazione tra Birrificio della Granda, Matthias Müller e Birrificio 4 Mori. Questa collaboration brew è arricchita dai saperi di ognuno dei partecipanti al progetto: Matthias Müller apporta il know – how sul farro e le sue competenze di birraio che ha sviluppato a livello internazionale; Fabio Serra di 4 Mori ha selezionato il farro dicocco locale sardo e contribuisce con la sua esperienza nella produzione di birre di grandissima bevibilità; e infine Ivano Astesana di Granda mette a disposizione la propria esperienza nelle Ale e in particolare nelle luppolature in Dry Hop.
Il Birrificio della Granda è la conferma della grande capacità, della passione e della professionalità di molti giovani e non, che con impegno e passione, contribuiscono a diffondere prodotti di qualità e di gusto Made in Italy.
Di recente il birrificio si è aggiudicato al Brussel Beer Challenge 2020, importante competizione di Bruxelles, due rilevanti riconoscimenti: una medaglia d’oro nella sezione Stout/Porter per la birra Dangerous, e d’argento per la sezione American Pale Ale con la birra Æro.
No Comments