Tolosa, come ho già scritto nella prima parte del mio articolo, è la città dei colori. Ma se pensavate che i colori fossero solo tre: il rosa, il viola e il pastel, vi sbagliate, perché io ne ho individuati altri.
Tolosa è anche verde: sono infatti ben 160 i parchi e giardini della città. Il più interessante è il Jardin Compans-Caffarelli, situato nell’omonimo quartiere, vicino ai vecchi bastioni della città. Creato nel 1980 su iniziativa del sindaco Pierre Baudis, nell’ex area dove un tempo sorgevano gli edifici delle caserme abbandonate dall’esercito, ospita il giardino giapponese, il giardino zen con padiglione del tè, il ponte rosso all’ombra di un ciliegio e un drago. E la sintesi di giardini esistenti in Giappone a Kyoto, costruiti tra il XIV e il XVI secolo. Un luogo che invita alla meditazione e al riposo.
Le Jardin des Plantes, situato in Allée Jules-Guesde, invece è il preferito da chi pratica il joggins, e anche dalle famiglie. E’ un giardino botanico di 7 ettari attraversato da un ruscello, con piante e fiori provenienti da tutto il mondo, ed è abitato da anatre, cigni, oche, e anche da un pony, con piccole cascate, fontane e panchine per riposarsi.
Un’oasi di pace nel centro della città è le Jardin Royal, primo giardino pubblico di Tolosa, realizzato da Louis de Mondran nel 1754 e trasformato in un giardino inglese nel diciannovesimo secolo. All’interno uno stagno con le anatre, esemplari di alberi come il ginkgo biloba, il mirtillo rosso, il cedro del Libano, panchine in fer forgé, e statue di personaggi famosi come Antoine de Saint-Exupéry.
Il Canal du Midi, lungo 241 km, e dal 1996 Patrimonio mondiale dell’Umanità per l’Unesco, collega Tolosa al mar Mediterraneo e con il canale della Garonna, che collega Tolosa a Bordeaux, costituisce il canal des deux mers (canale dei due mari), offrendo una via navigabile ininterrotta tra il Mediterraneo e l’Atlantico. Le sue sponde sono adatte per passeggiate a piedi, in bicicletta o per fare footing, oppure si può navigare su battelli dedicati, le bateaux toulousains, che si possono anche affittare per una vacanza-crociera fluviale.
La Garonne, il fiume che attraversa la città, d’estate diventa il clou della movida tolosana, di giorno con Toulouse plages per prendere il sole sulle rive del fiume attrezzate come una vera spiaggia, mentre la sera con le Guinguettes, localini di sapore bohémien, chiatte ancorate alla riva, dove ammirare il tramonto o godere dell’aria fresca bevendo un calice di vino accompagnato da tapas.
Avete presente il famoso romanzo di Stendhal, Le Rouge et le Noir? Questi colori, il rosso e il nero, che rappresentavano gli abiti indossati dai consoli del Capitole, sono stati ripresi dalla squadra di rugby locale, il Tolosa, che li ha utilizzati per la sua divisa. Il club, nato nel 1907, è il più titolato di Francia e anche di Europa in quanto detiene il record di 20 titoli nazionali, 4 Heineken Cup, oltre a 5 Coppe di Francia.
Di che colore è il cielo? Azzurro. Tolosa è anche azzurra.
Lo sapete che a Tolosa è nata l’Aeréopostale, la prima compagnia aerea francese fondata dal lungimirante Pierre-Georges Latécoère? Il primo volo infatti avvenne nel mese di dicembre del 1918, ed esattamente 100 anni dopo, a dicembre 2018, è stato inaugurato L’Envol des Pionniers, un grande hangar di 1000 mq che fa rivivere le avventure degli aviatori, con all’interno un museo con alcuni piccoli aerei, vari oggetti curiosi (per esempio una poltrona di vimini usata come sedile per i passeggeri) e reperti dei vari piloti (occhiali, stivali, cuffie ecc) e tanto, tanto altro.
A Tolosa ha sede l’Airbus, la società produttrice degli omonimi aeromobili, tra cui il Beluga, un enorme aereo bimotore in di trasportare carichi molto voluminosi. E la Cité de l’Espace, un parco a tema interattivo incentrato sull’astronomia e la conquista dello spazio, dove è possibile salire su una navicella Soyuz, scoprire la replica del missile Ariane 5 a grandezza naturale e visitare la riproduzione di una stazione spaziale, completa di tutte le attrezzature.
Tra gli aviatori più famosi: Antoine de Saint-Exupéry, il celebre autore dell’iconico Il Piccolo Principe. Se siete fortunati ed è libera, potete dormire nella camera n.32 dell’hotel Le Grand Balcon, dove lo scrittore alloggiava tra un volo e l’altro.
Tolosa è la più spagnola delle città francesi. Complice la sua posizione geografica, vicina alla Spagna, la città risente dell’influenza meridionale e caliente della penisola Iberica, che si ritrova nella cucina con piatti dai sapori speziati, nelle tapas proposte un po’ dappertutto, ma anche in due importanti eventi che si svolgono ogni anno: TangoPostale, dedicato agli appassionati di tango e il Festival del Flamenco. Due balli che non sono semplici balli, ma espressione pura di passione, e qual è il colore della passione? Ma il rosso ça va sans dire!
In tutta la città le tipiche targhe francesi in metallo bianco e nero, che indicano le strade, sono bilingue: scritte in francese e in occitano, ovvero la lingua d’oc, antica lingua provenzale diffusa in tutto il centro sud della Francia, In opposizione alla lingua d’oil parlata invece nel centro-nord. La lingua d’oc veniva utilizzata dai poeti trovatori (compositori e musicisti di poesia lirica occitana). Attualmente sono 500.000 le persone che parlano questa lingua che viene insegnata anche nelle scuole. Passeggiando per Tolosa, non potrete non notare le insegne in francese e in occitano, per esempio Rue Croix Baragnon diventa Carrièra de la Crotz Baranhon, e si legge Carrieiro.
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