Anche a Crema, la mia città, si produce Gin. Si chiama Lepard Gin e a idearlo ci ha pensato Francesco Scaramuzza, classe ’99, un ragazzo gentile, educato, un po’ d’altri tempi e rock, sì perché chi produce Gin e ha avuto un’idea come la sua, non può che esserlo. Chi meglio di lui dunque può parlare del Lepard Gin? Ecco le domande che gli ho rivolto.
Raccontaci di te e di come è nata l’idea di produrre Gin
Ho iniziato ad appassionarmi al mondo delle botaniche e spezie circa 7 anni fa. È stata una grande passione che mi ha portato qualche anno dopo, nel 2020 durante la pandemia, a sperimentare in ambito culinario e nelle bevande. Nel giro di un paio di anni, ho fatto centinaia di prove per affinare le ricette. Da qui nascono i miei tre Gin: Classico, Speziato e Ibisco, lanciati tutti e tre nel 2023. Classico è la versione più secca, con una spinta più tradizionale, caratterizzata dalla camomilla, l’artemisia e il limone. Speziato si distingue per la presenza del pepe di Sichuan e dai chiodi di garofano, ma anche per gli agrumi, tra cui arancia dolce, arancia amara e mandarino. Ibisco, invece, è la versione più amabile, meno secca e dal gusto floreale; i fiori di ibisco si sprigionano insieme ad un complesso mix di frutti di bosco, accompagnati dalla nota amaricante del rosmarino.
In cosa si differenzia il Gin Lepard dagli altri Gin sul mercato?
I nostri Gin si differenziano per il particolare metodo di produzione, che unisce sia la distillazione che l’infusione. La prima fase consiste nella distillazione di alcool derivato da cereali aromatizzato al ginepro, all’interno di un alambicco a bagnomaria in rame, uno degli alambicchi più pregiati. Una volta distillato, inizia la seconda fase: ogni botanica viene accuratamente selezionata e messa all’interno di cestelli posizionati all’interno del fusto di infusione. Alcune botaniche rimangono in infusione per tempi più brevi, altre per tempi ben più lunghi, tenendo sempre sotto controllo le temperature. Il risultato è un prodotto limpido, grazie alla distillazione e alla filtrazione, con sfumature di colore date naturalmente dall’infusione delle erbe e dalle spezie. Utilizziamo questo metodo appositamente per esprimere il meglio dalla combinazione dei due metodi produttivi, nobilitandone il contenuto sotto la sfera olfattiva, gustativa e visiva.
Parlaci del prestigioso premio che avete ricevuto recentemente
Nel corso dei primi due anni di attività abbiamo avuto due riconoscimenti internazionali molto importanti. Il primo è stato l’anno scorso, nel 2024, dove solo dopo 6 mesi di lancio il nostro Gin Classico è stato posizionato al primo posto tra i Vogue’s Must Have per il 2024. Un anno dopo, il 22 Aprile di quest’anno, abbiamo avuto il piacere di ricevere 93 punti su 100 alla London Spirits Competition, una prestigiosa competizione internazionale per il rating di vini e distillati che ha sede a Londra, meritando la medaglia d’argento. Sono molto orgoglioso dei risultati che stiamo ottenendo, soprattutto perché riconfermati anche a distanza di tempo.
Quali sono i progetti per il futuro?
Ogni giorno ci sono delle nuove sfide e delle nuove opportunità, la nostra attitudine è di coglierne il più possibile. Sicuramente punteremo ad un espansione sia su territorio nazionale che internazionale, grazie alle partnership che stiamo sviluppando. Inoltre, ci sono già diversi prodotti innovativi in cantiere, specialmente in ambito NO/LOW alcool. Siamo ancora in fase di sviluppo, ma i risultati sono ottimi, quindi credo che già nell’arco di un anno lanceremo una linea innovativa di prodotti analcolici sempre legati all’ecosistema di LEPARD® Gin.
No Comments