Dal 28 aprile al 1° maggio, la Passeggiata Lungo Passirio si trasforma in un tripudio di colori e profumi con il Merano Flower Festival. Per quattro giorni la città celebra la bellezza attraverso la festa dei fiori e delle piante. Ma è anche l’occasione per un’approfondimento culturale nel campo del giardinaggio, della natura e dell’ambiente. Quest anno la kermesse, per la prima volta, si estenderà anche la sera fino alle 22.30 con suggestivi allestimenti luminosi, mentre sulla terrazza del Kurhaus, nelle sua atmosfera Liberty, si potrà trascorrere una serata all’aperto tra drink e fingerfood a tema, con il sottofondo di chill & lounge music. La manifestazione dunque mantiene intatto il suo spirito ma si evolve, diventando sempre più un momento di confronto sulle tendenze del giardinaggio ma proponendo anche nuove occasioni di convivialità e aggregazione, come le colazioni e il brunch.
La giornata del Merano Flower Festival inizia con un petit déjeuner des fleurs. In un ambiente esclusivo, in piccoli padiglioni tra lo splendore floreale, verrà servita una colazione per due nella varietà di sapori dei frutti di bosco, del pane e delle specialità di qualità selezionate dal Gallo Rosso dell’Alto Adige. La colazione può essere prenotata il 29, 30 aprile e 1° maggio dalle 9 alle 11 del mattino. Pre-registrazione su info@merano.eu. I sapori del territorio, immersi tra le piante e i fiori, osservando gli espositori che li innaffiano e farsi un’idea di ciò che rende questo festival così attraente, si potranno gustare anche al Brunch che si svolgerà il 30 aprile dalle ore 10, sempre sulla terrazza del Kurhaus. La Limonaia sarà il palcoscenico di un ricco programma di numerose conferenze, workshop e letture, con la partecipazione di autori, insieme a esperti luminari e specialisti del mondo delle piante.
E last but not least, “Esperidia”, la mostra degli agrumi più settentrionali d’Italia. Un’esposizione dai colori energizzanti, che raggruppa una grande varietà di agrumi, tra cui frutti rari e curiosi provenienti dal Lago Maggiore, dove vennero introdotti nel XVI secolo dalla famiglia Borromeo. In un documento del 1603 si legge: ‘‘Seguitando la ripa dove si piega il Lago, si trova una terra detta Canero, assai bella e vistosa, posta alla ripa del lago, in una piacevole e vaga pianura, la quale è tutta piena d’arbori fruttiferi e massime di cedri, naranzi e limoni…”. Il particolare microclima mediterraneo ha permesso la loro coltivazione in piena terra, a poca distanza dalla parete est del Monte Rosa.
Per ulteriori informazioni www.merano.eu
Photo Credits copertina Merano Flower Festival @KarlheinzSollbauer
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